Il Rinascimento e la nascita della scienza moderna - 1
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personalità, avranno scarsa influenza sulle azioni e su tutta <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> persona<br />
interessata.<br />
Se analizziamo le dottrine religiose e politiche con riferimento al loro significato<br />
psicologico, dobbiamo distinguere due problemi. Possiamo studiare <strong>la</strong> struttura del<br />
carattere dell'individuo che crea una nuova dottrina, e cercare di comprendere quali<br />
tratti del<strong>la</strong> sua personalità spieghino <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re direzione del suo pensiero. In<br />
concreto ciò significa, ad esempio, che dobbiamo analizzare <strong>la</strong> struttura del<br />
carattere di Lutero o Calvino per scoprire quali tendenze del<strong>la</strong> loro personalità li<br />
abbiano fatti arrivare a certe conclusioni, e li abbiano spinti a formu<strong>la</strong>re certe<br />
dottrine. L'altro problema è lo studio dei moventi psicologici, non del creatore di<br />
una dottrina, ma del gruppo sociale a cui <strong>la</strong> dottrina fa appello. L'influenza di una<br />
dottrina o di un'idea dipende dal<strong>la</strong> misura in cui fa appello alle esigenze psichiche<br />
presenti nel<strong>la</strong> struttura del carattere di coloro a cui si rivolge. Solo se l'idea<br />
risponde a potenti esigenze psicologiche di certi gruppi sociali, diventerà una<br />
potente forza storica.<br />
Questi due problemi, <strong>la</strong> psicologia del capo e quel<strong>la</strong> dei seguaci, sono naturalmente<br />
strettamente intrecciati. Se le stesse idee li attirano, <strong>la</strong> loro struttura di carattere<br />
deve essere simile sotto molti importanti riguardi. A parte certi fattori, come<br />
l'eccezionale disposizione del capo al pensiero e all'azione, <strong>la</strong> struttura del carattere<br />
di questo rispecchierà di solito in forma più estrema e netta <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re struttura<br />
del<strong>la</strong> personalità di coloro a cui le sue dottrine si rivolgono; egli può arrivare ad<br />
una formu<strong>la</strong>zione più chiara e più esplicita di certe idee alle quali i suoi seguaci<br />
sono già psicologicamente preparati.<br />
Nel<strong>la</strong> nostra analisi del significato psicologico delle dottrine del protestantesimo e<br />
del calvinismo non esaminiamo le personalità di Lutero e Calvino, ma <strong>la</strong> situazione<br />
psicologica delle c<strong>la</strong>ssi sociali a cui le loro idee si indirizzavano. Voglio solo<br />
ricordare rapidamente, prima di passare all'esame del<strong>la</strong> teologia di Lutero, che<br />
questi, come uomo, era un tipico rappresentante del «carattere autoritario» di cui<br />
diremo più avanti. Essendo stato allevato da un padre eccezionalmente severo, e<br />
avendo conosciuto da bambino ben poco amore e sicurezza, <strong>la</strong> sua personalità era<br />
<strong>la</strong>cerata da una costante ambivalenza verso l'autorità; <strong>la</strong> odiava e le si ribel<strong>la</strong>va, ma<br />
al tempo stesso l'ammirava e tendeva a sottomettervisi. Durante tutta <strong>la</strong> sua vita ci<br />
fu sempre un'autorità a cui si opponeva e un'altra che invece ammirava: nel<strong>la</strong><br />
gioventù il padre e i suoi superiori nel monastero, successivamente il Papa e i<br />
principi. Era pervaso da un sentimento violento del<strong>la</strong> solitudine, dell'impotenza e<br />
del<strong>la</strong> malvagità, e al tempo stesso dal<strong>la</strong> passione di dominare. Era torturato da<br />
dubbi come può esserlo soltanto un carattere autoritario, ed era costantemente al<strong>la</strong><br />
ricerca di qualcosa che potesse dargli sicurezza interiore e liberarlo da questa<br />
tortura dell'incertezza.<br />
Odiava gli altri, specialmente il «volgo», odiava se stesso, odiava <strong>la</strong> vita; e da tutto<br />
questo odio nasceva un desiderio violento e disperato d'esser amato. Tutto il suo<br />
essere era pervaso dal<strong>la</strong> paura, dal dubbio, dall'iso<strong>la</strong>mento interiore, e su questa<br />
base personale egli era destinato a diventare il pa<strong>la</strong>dino di gruppi sociali che<br />
psicologicamente si trovavano in una posizione molto simile al<strong>la</strong> sua.<br />
Un'altra considerazione sul metodo dell'analisi che seguirà cade opportuna. Ogni<br />
analisi psicologica dei pensieri di un individuo o di un'ideologia mira al<strong>la</strong><br />
comprensione delle radici psicologiche da cui scaturiscono questi pensieri o queste<br />
idee.<br />
La prima condizione per un'analisi di questo genere è di comprendere pienamente il<br />
contesto logico di un'idea, e quello che il suo autore consapevolmente vuole dire.<br />
Tuttavia, noi sappiamo che spesso un individuo, anche se è soggettivamente<br />
sincero, può esser spinto inconsciamente da un movente diverso da quello da cui si<br />
ritiene spinto; che può usare un concetto che implica logicamente un certo<br />
significato e che per lui, inconsciamente, significa qualcosa di diverso da questo<br />
significato «ufficiale». Inoltre, sappiamo che può tentare di armonizzare certe<br />
contraddizioni del suo sentimento per mezzo di una costruzione ideologica, o che<br />
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