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Divinatio in Quintum Caecilium, §§ 1-11 - Facoltà di Lettere e Filosofia

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2007-2008 Il processo <strong>di</strong> Verre. Traduzioni 19<br />

hoc: prolettico dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>itiva <strong>Caecilium</strong>...acturum (esse), lett. “dovete ritenere certo questo, che<br />

Cecilio...”<br />

de quo...fuerit...futura sit: relativa con valore causale, che motiva la constatazione oggettiva<br />

espressa dalla relativa con l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cativo qui...laborat.<br />

ut turpissime <strong>di</strong>scedat: proposizione concessiva<br />

de suis veteribus ornamentis: gli ornamenta sono l’op<strong>in</strong>io e la fama, che Cecilio non ha.<br />

72. Per quanto mi riguarda <strong>in</strong>vece, il popolo romano tiene <strong>in</strong> ostaggio molte cose a cui tengo, e per<br />

riuscire a conservarle <strong>in</strong>tatte, a <strong>di</strong>fenderle, a consolidarle, e anche a riconquistarle, dovrò lottare<br />

con ogni mezzo. Tiene la carica a cui ho posto la mia can<strong>di</strong>datura, tiene le speranze che mi<br />

propongo <strong>di</strong> realizzare, tiene una reputazione che mi sono conquistata con molto sudore, fatica e<br />

veglie; sicché, se <strong>in</strong> questa causa darò prova del mio impegno e della mia <strong>di</strong>ligenza, potrò<br />

conservarmi grazie al popolo romano <strong>in</strong>tatte e salve tutte le cose che ho detto; per poco <strong>in</strong>vece che<br />

io <strong>in</strong>ciampi o sbagli, perderò <strong>in</strong> una volta sola tutte quelle cose che ho messo <strong>in</strong>sieme ad una ad<br />

una, <strong>in</strong> un lungo periodo <strong>di</strong> tempo.<br />

a nobis...: lett. “da parte mia il popolo romano ha molti ostaggi”<br />

quos ut possimus= et ut eos possimus, sub. f<strong>in</strong>ale<br />

ut... ret<strong>in</strong>ere possīmus; ut...perdamus: sub. consecutive prive <strong>di</strong> antecedente.<br />

si probaverimus: sub. ipotetica al cong. perfetto (come si...offensum titubatumque sit, passivi<br />

impersonali), che esprime anteriorità rispetto a possimus e perdamus. Lett.: “sicché, qualora abbia<br />

dato prova del mio <strong>in</strong>gegno..., posso conservare; ... qualora <strong>in</strong>vece abbia <strong>in</strong>ciampato o sbagliato,<br />

perdo”<br />

73. Sta perciò a voi, giu<strong>di</strong>ci, scegliere colui che ritenete che meglio sia <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> far fronte<br />

all’importanza della causa e del processo con la sua onestà, la sua <strong>di</strong>ligenza, il suo giu<strong>di</strong>zio, la sua<br />

autorevolezza. Se voi anteporrete Qu<strong>in</strong>to Cecilio a me, io non mi riterrò sm<strong>in</strong>uito nel mio prestigio;<br />

state attenti voi che il popolo romano non abbia a ritenere che un’accusa così onorevole, così<br />

seria, così accurata non è piaciuta a voi e non piace alla vostra classe.<br />

quem existimetis: rel. consecutiva<br />

si anteposueritis (fut. anteriore), ...non arbitrabor: per. ipotetico dell’oggettività; la contrapposizione<br />

vos / ego, con la collocazione ad apertura <strong>di</strong> proposizione dei pronomi personali nella protasi e<br />

nell’apodosi, mira a <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere nettamente la responsabilità dei giu<strong>di</strong>ci e la posizione dell’oratore,<br />

che nessun danno potrà ricevere da una loro scelta sbagliata.<br />

populus Romanus: nella stessa collocazione <strong>in</strong>iziale enfatica <strong>di</strong> vos e <strong>di</strong> ego; la sua menzione è il<br />

mezzo più forte <strong>di</strong> pressione sui giu<strong>di</strong>ci senatori, che temono la riforma giu<strong>di</strong>ziaria. Costr.:<br />

providete (pr<strong>in</strong>cipale) ne populus Romanus arbitretur (completiva volitiva con funzione <strong>di</strong> oggetto)<br />

tam honestam...accusationem neque vobis placuisse (sub. <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itiva oggettiva) neque ord<strong>in</strong>i vestro<br />

placere (sub. <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itiva oggettiva correlata alla precedente). La prima <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itiva, con il verbo al<br />

perfetto, si riferisce al caso s<strong>in</strong>golo (la scelta fra Cicerone e Cecilio); la seconda, con il verbo al<br />

presente, alla situazione generale (i senatori non apprezzano le accuse onorevoli, serie, accurate).

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