Divinatio in Quintum Caecilium, §§ 1-11 - Facoltà di Lettere e Filosofia
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2007-2008 Il processo <strong>di</strong> Verre. Traduzioni 25<br />
socii fidelissimi... cives Romani ... hom<strong>in</strong>es nocentissimi ...honestissimi: allusione alle colpe<br />
commesse nell’amm<strong>in</strong>istrazione della giustizia penale, trattate nel qu<strong>in</strong>to lbro dell’a.s.<br />
portus munitissimi...amissae et per<strong>di</strong>tae: la frase riguarda le competenze militari del governatore e<br />
allude, con notevole amplificazione retorica, alla sconfitta subita da Verre ad opera dei pirati, che<br />
<strong>di</strong>strussero parte della flotta ed entrarono nel porto <strong>di</strong> Siracusa. E’ un altro tema ampiamente<br />
trattato nel qu<strong>in</strong>to libro dell’a.s.<br />
14. Fu ancor sempre codesto governatore a depredare e spogliare completamente monumenti<br />
molto antichi, <strong>in</strong> parte quelli che re assai ricchi vollero fossero <strong>di</strong> ornamento alle città, <strong>in</strong> parte<br />
quelli che i nostri generali vittoriosi o concedettero <strong>in</strong> dono o restituirono alle città siciliane. E fece<br />
questo non solo con le statue e gli ornamenti pubblici, ma depredò anche tutti i santuari<br />
consacrati da culti molto venerabili, e <strong>in</strong>somma non lasciò ai Siciliani nessun <strong>di</strong>o, la cui statua gli<br />
sembrasse <strong>di</strong> fattura un po’più raff<strong>in</strong>ata o antica. Quanto poi alle violenze carnali e alle azioni<br />
<strong>in</strong>famanti, il pudore mi trattiene dal menzionare le sue nefande sfrenatezze; e nel medesimo<br />
tempo menzionandole non voglio accrescere la sventura <strong>di</strong> quelle persone alle quali non fu<br />
consentito <strong>di</strong> preservare <strong>in</strong>tatti dall’impudenza <strong>di</strong> costui i propri figli e le proprie mogli.<br />
monumenta antiquissima...: l’oratore allude ai furti <strong>di</strong> opere d’arte, oggetto del quarto libro dell’a.s.<br />
regum ...imperatorum: propriamente genitivi <strong>di</strong> possesso; i reges sono i sovrani greci locali<br />
dell’epoca precedente la conquista romana; gli imperatores i generali romani, alcuni dei quali o<br />
lasciarono (dederunt) alle città conquistate le opere d’arte, che avrebbero avuto il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> razziare<br />
come bott<strong>in</strong>o <strong>di</strong> guerra, o anche, dopo la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> Cartag<strong>in</strong>e, riportarono <strong>in</strong> Sicilia<br />
(red<strong>di</strong>derunt) quelle sottratte dai Cartag<strong>in</strong>esi.<br />
deum nullum: naturalmente l’oratore si riferisce alle statue, ma con questa efficace metonimia<br />
rappresenta i Siciliani privati pers<strong>in</strong>o dei loro dèi.<br />
qui ...videretur. rel. consecutiva<br />
paulo magis... factus: il participio è determ<strong>in</strong>ato, con variatio, da un avverbio (adfabre<br />
“artisticamente”) e da un abl. strumentale (antiquo artificio, “con perizia antica”).<br />
<strong>in</strong> stupris et flagitiis: la rassegna si chiude con un accenno ai vizi privati <strong>di</strong> Verre (che non<br />
costituiscono l’oggetto <strong>di</strong> una sezione specifica dell’a.s.), <strong>in</strong> particolare forse alle numerose amanti<br />
che <strong>in</strong> Sicilia Verre si sceglieva spesso fra le mogli dei personaggi più <strong>in</strong> vista dell’isola, anche se la<br />
più amata fu Terzia, una semplice mima.<br />
commemorare...deterreor: costrutto meno frequente, ma attestato anche con altri verba<br />
impe<strong>di</strong>en<strong>di</strong>, <strong>in</strong> luogo <strong>di</strong> ne (o quom<strong>in</strong>us) commemorem.<br />
15. Ma queste colpe, mi si obietterà, furono commesse da costui <strong>in</strong> modo che non <strong>di</strong>ventassero <strong>di</strong><br />
dom<strong>in</strong>io pubblico. Io credo che non ci sia un solo uomo che, all’u<strong>di</strong>re il suo nome, non possa<br />
menzionarne azioni scellerate, sicché devo temere che si pensi che io tralascio molti reati piuttosto<br />
che ne <strong>in</strong>venti qualcuno contro costui. Mi sembra <strong>in</strong>fatti che questa folla che si è radunata per<br />
ascoltare volesse non conoscere la causa da me, ma riconoscere <strong>in</strong>sieme a me ciò che già sa.<br />
at enim: <strong>in</strong>troduce una possibile obiezione (rilevata nella trad. con l’<strong>in</strong>serzione <strong>di</strong> “mi si obietterà”),<br />
cui come <strong>di</strong> consueto segue subito la risposta. Come risulta dalla risposta, il senso dell’obiezione è<br />
all’<strong>in</strong>circa questo: è logico supporre che Verre abbia cercato <strong>di</strong> tener celate le colpe che<br />
commetteva; ci si può qu<strong>in</strong><strong>di</strong> chiedere come l’oratore le possa conoscere, ed è lecito sospettare che<br />
stia <strong>in</strong>ventando o per lo meno esagerando.<br />
haec: probabilmente il pronome riepiloga tutte le colpe elencate sopra (richiamate<br />
complessivamente con l’espressione che segue facta nefaria), anche se il riferimento<br />
specificamente alle ultime (stupra et flagitia) sembrerebbe più appropriato ad una immag<strong>in</strong>ata<br />
preoccupazione <strong>di</strong> segretezza da parte <strong>di</strong> Verre.<br />
nem<strong>in</strong>em: il pronome riprende hom<strong>in</strong>em, dando maggior forza alla negazione <strong>di</strong> nullum<br />
qui... au<strong>di</strong>erit: relativa parentetica, con valore limitativo<br />
qu<strong>in</strong> (= qui non) ...possit: sub. relativa consecutiva