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Raccolta Sentenze

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PAGAMENTO DELLE SPESE CONDOMINIALI, VALORE DELLA CONTROVERSIA<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II ORD., SENTENZA N. 23559 DEL 13 NOVEMBRE 2007<br />

Nei giudizi di impugnativa di delibera assembleare, con riferimento all'azione avente ad oggetto il pagamento<br />

delle spese condominiali secondo approvazione dell'assemblea del condominio, il valore della controversia<br />

va determinato in relazione alla parte della relativa delibera impugnata, e non alla quota di spettanza del<br />

condomino che l'ha impugnata, atteso che l'oggetto del contendere coinvolge i rapporti di tutti i condomini<br />

interessati alla ripartizione, e, quindi, l'interezza di tale importo.<br />

LASTRICO SOLARE IN CONDOMINIO. INFILTRAZIONI. DANNI. OBBLIGO RISARCITORIO<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. III, SENTENZA N. 26239 DEL 13 DICEMBRE 2007<br />

In tema di condominio di edifici la terrazza a livello, anche se di proprietà o di uso esclusivo di un singolo<br />

condomino, assolve alla stessa funzione di copertura del lastrico solare posto alla sommità dell'edificio nei<br />

confronti degli appartamenti sottostanti. Ne consegue che anche se appartiene in proprietà o se è attribuito<br />

in uso esclusivo ad uno dei condomini, all'obbligo di provvedere alla sua riparazione o alla sua ricostruzione<br />

sono tenuti tutti i condomini, in concorso con il proprietario o con il titolare del diritto di uso esclusivo. Tale<br />

criterio di riparto vale però solo per la pavimentazione e, in genere, la struttura che regge la terrazza. Non<br />

trova invece applicazione per ciò che si riferisce ai parapetti, ai muretti o alle ringhiere che sono<br />

funzionalmente destinati a rendere più sicuro agevole l'uso della terrazza e che devono pertanto essere<br />

mantenuti a cura e a spese del proprietario. Pertanto, dei danni cagionati all'appartamento sottostante per le<br />

infiltrazioni d'acqua provenienti dal lastrico, deteriorato per difetto di manutenzione, rispondono tutti gli<br />

obbligati inadempienti alla funzione di conservazione, secondo le proporzioni stabilite dal cit. art. 1126, vale<br />

a dire, i condomini ai quali il lastrico serve da copertura, in proporzione dei due terzi, ed il titolare della<br />

proprietà o dell'uso esclusivo, in ragione delle altre utilità, nella misura del terzo residuo<br />

QUALORA UN BENE, PER LE SUE CARATTERISTICHE STRUTTURALI, SERVA AL GODIMENTO DI<br />

TUTTE LE PARTI SINGOLE DELL'EDIFICIO, ESSO SI PRESUME CONDOMINIALE<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE II CIVILE, SENTENZA N. 27145 DEL 21 DICEMBRE 2007<br />

Nel condominio di edifici, affinché possa operare, ai sensi dell'articolo 1117 c.c., il c.d. diritto di condominio,<br />

e' necessario che sussista una relazione di accessorietà fra i beni, gli impianti o i servizi comuni e l'edificio in<br />

comunione, nonché un collegamento funzionale fra i primi e le unità immobiliari di proprietà esclusiva.<br />

Pertanto, qualora, per le sue caratteristiche strutturali, un bene serva al godimento di tutte le parti singole<br />

dell'edificio e sia ad esse funzionalmente collegato, si presume - indipendentemente dal fatto che la cosa<br />

sia, o possa essere, utilizzata da tutti i condomini, o soltanto da alcuni di essi, e dalla entità del collegamento<br />

e della possibile utilizzazione concreta - la contitolarità necessaria di tutti i condomini sul bene.<br />

LADRI SI INTRODUCONO NELL'APPARTAMENTO GRAZIE ALL'IMPALCATURA? RISPONDE L'ENTE<br />

COMMITTENTE<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N. 4591/ 2008<br />

La Corte di Cassazione con la pronuncia in esame ha riconosciuto la responsabilità ex art. 2051 c.c. di un<br />

ente comunale per i danni subiti dalla proprietaria di un appartamento in conseguenza di un furto ivi<br />

avvenuto ad opera di ladri che si vi erano introdotti "attraverso un'impalcatura posta su strada comunale, per<br />

lavori edilizi" eseguiti sulla facciata di un edificio comunale contiguo. Gli ermellini nell'accogliere le doglianze<br />

della proprietaria dell'immobile hanno precisato, tra le altre cose, che "in tema di appalto di opere pubbliche,<br />

gli specifici poteri di autorizzazione, controllo, ed ingerenza della p.a. nella esecuzione dei lavori con facoltà<br />

a mezzo del direttore, di disporre varianti e di sospendere i lavori stessi, ove potenzialmente dannosi per i<br />

terzi, escludono ogni esenzione da responsabilità per l'ente committente".<br />

CANE CHE ABBAIA DI NOTTE? METTETEGLI LA SORDINA<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N. 7856/2008<br />

La Corte di Cassazione ha riconosciuto che i cani in appartamento possono<br />

abbaiare ma i proprietari debbono adottare delle cautele anche per prevenire le<br />

cause di eccitazione notturna dei loro amici. La Corte ha così intimato a una<br />

giovane coppia proprietaria di un cane di fare tutto il possibile per "prevenire le<br />

possibili cause di agitazione ed eccitazione dell'animale, soprattutto nelle ore<br />

notturne". La Corte ha rilevato peraltro che risulta impossibile "coartare la natura<br />

dell'animale al punto da impedirgli del tutto di abbaiare", ma la prevenzione resta<br />

comunque un dovere. Singolare il fatto che la Corte pur riconoscendo che i<br />

proprietari del cane non avevano rispettato il regolamento condominiale, non li<br />

ha condannati al risarcimento dei danni.

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