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Raccolta Sentenze

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ACCERTAMENTO FISCALE SUL CONTO CORRENTE DELL'AMMINISTRATORE<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. V, SENTENZA N. 25473 DEL 20 OTTOBRE 2008<br />

In tema di IVA, ed al fine di superare la presunzione posta a carico del contribuente dal D.P.R. 26 ottobre<br />

1972, n. 633, art. 51, comma 2, n. 2, (in virtù della quale le movimentazioni di denaro risultanti dai dati<br />

acquisiti dall'ufficio si presumono costituire conseguenza di operazioni imponibili), non è sufficiente che il<br />

contribuente, nell'esercizio della propria professione, dimostri genericamente di aver fatto affluire sul proprio<br />

c/c bancario somme affidategli da terzi in amministrazione, ma è necessario che egli fornisca la prova<br />

analitica di ogni singola movimentazione del conto, diversamente la rispettiva movimentazione, in assenza di<br />

altra idonea giustificazione, è configurabile quale corrispettivo non dichiarato. Pertanto non basta che il<br />

contribuente adduca la qualità di amministratore di condominio ma è necessario fornisca la prova specifica.<br />

POTERI DELL'AMMINISTRATORE, ACCERTAMENTO DELLA INVALIDITÀ DELLA DELIBERA<br />

ASSEMBLEARE<br />

CORTE DI CASSAZIONE , SEZ. II, SENTENZA N.25502 DEL 20 OTTOBRE 2009<br />

L'amministratore del condominio è l'unico esclusivo legittimato passivo in ordine alla domanda del<br />

condomino volta all'accertamento della invalidità della delibera assembleare senza la necessità di una<br />

specifica autorizzazione assembleare - trattandosi di controversia rientrante nella sue normali attribuzioni - e<br />

senza necessità di procedere all'integrazione del contraddittorio nei confronti degli altri condomini i quali,<br />

peraltro, restano sempre legittimati ad intervenire in proprio o a proporre impugnazione.<br />

NON È ILLEGITTIMO IL RIFIUTO DELL'AMMINISTRATORE DI INSERIRE NELL'ORDINE DEL GIORNO<br />

GLI ARGOMENTI RICHIESTI DA ALCUNI CONDOMINI<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II, SENTENZA N. 26336 DEL 31 OTTOBRE 2008<br />

In tema di poteri dei condomini con riguardo all'assemblea condominiale, non vi è alcuna disposizione di<br />

legge che obblighi l'amministratore ad inserire all'ordine del giorno gli argomenti proposti da singoli<br />

condomini; poiché il codice civile prevede, all'art. 66 disp. att., che due condomini che rappresentino un<br />

sesto del valore dell'edificio, possono chiedere all'amministratore la convocazione di una assemblea<br />

straordinaria, ovvero possono provvedervi direttamente in caso di mancato adempimento alla richiesta, deve<br />

ritenersi che alle medesime condizioni possa anche essere richiesto in modo vincolante all'amministratore di<br />

inserire argomenti all'ordine del giorno di una assemblea già convocata. Al di fuori di dette condizioni, non<br />

sussiste un diritto del singolo condomino ad imporre la trattazione di questioni in sede assembleare, ferma<br />

restando la tutela giurisdizionale del condomino nelle ipotesi di disfunzioni dell'organo amministrativo o<br />

decisionale del condominio".<br />

IL SINGOLO CONDOMINO NON PUÒ ATTRARRE IL BENE COMUNE NELL'ORBITA DELLA PROPRIA<br />

DISPONIBILITÀ ESCLUSIVA<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. 2 CIVILE, SENTENZA N. 26737 DEL 06 NOVEMBRE 2008<br />

Il pari utilizzo delle parti comuni deve essere sempre garantito in condominio. L'articolo 1102 cod. civ. vieta<br />

al singolo partecipante di attrarre la cosa comune nell'orbita della propria disponibilità esclusiva mediante un<br />

uso particolare e l'occupazione totale e stabile e di sottrarlo in tal modo alle possibilità attuali e future di<br />

godimento degli altri contitolari, estendendosi il diritto di ciascuno nei limiti della quota su tutta la cosa.<br />

IL RIFACIMENTO DELLA CENTRALE TERMICA COSTITUISCE ATTO DI STRAORDINARIA<br />

MANUTENZIONE<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II, SENTENZA N. 27287 DEL 14 NOVEMBRE 2008<br />

L’avvenuta sostituzione della caldaia per vetustà e lo spostamento della centrale per adeguarla alle nuove<br />

normative antincendio costituiscono atto di straordinaria manutenzione, in quanto diretto semplicemente a<br />

ripristinare la funzionalità dell’impianto e non a creare una modificazione sostanziale o funzionale della cosa<br />

comune.<br />

IL COMPENSO DELL'AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO NON È ASSOGGETTABILE AD IVA<br />

QUALORA L'ATTIVITÀ SIA ESPLETATA SENZA L'IMPIEGO DI MEZZI ORGANIZZATI<br />

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. V, SENTENZA N. 28186 DEL 26 NOVEMBRE 2008<br />

"Il compenso dell'amministratore di condominio non è assoggettabile ad IVA, ai sensi del D.P.R. 26 ottobre<br />

1977, n. 633, art. 5, comma 2, soltanto se l'attività venga espletata senza l'impiego di mezzi organizzati,<br />

rientrando tale attività, altrimenti, tra le prestazioni di servizi espletate nell'esercizio di arti e professioni (da<br />

ultimo, Cass. 12916/07). L'accertamento riguardo all'esistenza o meno di mezzi organizzati è evidentemente

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