Verdure in tavola - B2B24 - Il Sole 24 Ore

testo di Luigi Ferro
CONSUMI + SUL TERRITORIO
Italiani ai primi posti in Europa
per consumo pro capite
Un po’ meno frutta (-1,9%) in genera-
le, ma se si guarda ai prodotti ortofrutticoli di stagione si vede che gli
italiani hanno razionalizzato i loro acquisti adeguandoli al calendario.
Secondo le rilevazioni di Coldiretti su dati Ismea-Gfk-Eurisko relativi
ai primi nove mesi del 2012 gli acquisti di frutta e verdura di stagione
sono aumentati del 50%. E sempre più spesso si tratta di acquisti senza
intermediari (+23%) fatti direttamente dal produttore. Sono alcuni
degli effetti della crisi che comprende anche un deciso aumento del
40% dell’acquisto di prodotti locali. Segnali che indicano come gli
italiani abbiano messo in atto delle strategie per fare fronte al peggioramento
della crisi. Sulle tavole della Penisola è aumentata la presenza
di pasta e gnocchi (+1,1% per cento), uova (+0,4%), mentre diminuiscono
pesce fresco (-3,4%), vino (-3%) e carne (-0,4%). A fronte di
un potere di acquisto delle famiglie in calo del 4,1% sono state ridotte
anche le quantità dello 0,6%.
Quantità consigliate
La diminuzione degli acquisti non dovrebbe però farci perdere il secondo
posto nella classi ca europea del consumo medio giornaliero di
frutta e verdura. Secondo l’European food information council con
452 grammi siamo dietro ai polacchi che arrivano a 577 grammi al
giorno. La quantità italiana è comunque superiore alle raccomandazione
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che invita a consumare
almeno 400 grammi di vegetali al giorno. Secondo la classi ca,
la media europea di consumo di verdure giornaliero è di 220 grammi
(inclusi legumi), mentre la frutta si ferma a 166 grammi ogni giorno.
Dietro l’Italia c’è la Germania con 442 grammi, seguita da Austria
(431) e Ungheria con 371. Chiude Chiude l’Islanda con 196 grammi.
+50%
il consumo di frutta e verdura
di stagione (Ismea, Gfk, Eurisko)
+40%
le vendite di prodotti locali
nei primi nove mesi del 2012
(fonte Ismea, Gfk, Eurisko)
per via della crisi
FEBBRAIO-MARZO-2013
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QUALITALY