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Scienze dell'Interazione anno 2012 n.1-2 - Scuola di ...

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STUDI, RICERCHE E DIBATTITI Alessandro Salvini<br />

appare come un <strong>di</strong>sturbo legato al comportamento, piuttosto che alla<br />

condotta alimentare, come mai?”<br />

2.3 Come è andata a finire<br />

Alle domande del giornalista ho risposto in modo <strong>di</strong>verso dagli altri<br />

consulenti, e dalle attese dalla <strong>di</strong>rezione della Rivista, già affezionata<br />

all’idea <strong>di</strong> poter annunciare la novità, ovvero che in ogni donna (o uomo)<br />

culturista ci possa essere, nelle sue motivazioni e personalità, una malattia<br />

chiamata vigoressia. Scoperta peraltro ritenuta atten<strong>di</strong>bile in quanto<br />

sostenuta da autori nordamericani e come tale “ipse <strong>di</strong>xit”: ovvero<br />

in<strong>di</strong>scutibilmente certa e vera. Insomma, un problema <strong>di</strong> ‘salute’ mentale da<br />

curare e da prevenire. Forse anche per colpa mia e per la sua onestà<br />

intellettuale, il dott. Giorgetti scriverà un nuovo articolo. Il cui contenuto<br />

<strong>di</strong>vergendo dalle in<strong>di</strong>cazioni avute e attese, non sarà approvato dalla<br />

<strong>di</strong>rezione della Rivista, che rinuncerà a trattare il problema della vigoressia.<br />

D’altra parte una posizione critica non sarebbe stata nello stile della Rivista.<br />

Tuttavia la rinuncia da parte della <strong>di</strong>rezione a pubblicare l’articolo scritto dal<br />

giornalista, ha evitato il rischio del ‘provocato allarme’. Centinaia <strong>di</strong> lettori e<br />

<strong>di</strong> lettrici della Rivista potr<strong>anno</strong> continuare ad andare in palestra e farsi i<br />

muscoli in santa pace, senza per questo essere considerati e sentirsi dei<br />

potenziali <strong>di</strong>sturbati <strong>di</strong> mente.<br />

2.4 Annotazioni retroattive<br />

Avrei anche voluto offrire al nostro giornalista qualche argomento in più per<br />

giustificare le mie perplessità: nient’altro che una <strong>anno</strong>tazione tecnica per<br />

non lasciare alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> vigoressia un campo incontrastato, privo <strong>di</strong> altri<br />

punti <strong>di</strong> vista e saperi. Per esempio avrei potuto <strong>di</strong>re “Gentile dott. Giorgetti,<br />

per risponderle è necessario soffermarsi su alcuni processi psicologici<br />

relativi alla ‘cura dell’aspetto <strong>di</strong> sé’. A questo proposito mi sono occupato in<br />

passato proprio delle afflizioni che le persone si creano attraverso quello<br />

che sono, che si sentono e che vorrebbero essere, e ho approfon<strong>di</strong>to i<br />

problemi legati alle cosiddette ‘rappresentazioni <strong>di</strong> sé’, costitutive del senso<br />

d’identità personale problematico. Le rappresentazioni <strong>di</strong> sè sono un<br />

variegato corredo <strong>di</strong> autopercezioni, <strong>di</strong> immagini e <strong>di</strong> autovalutazioni<br />

socialmente e culturalmente situate, talvolta resistenti al cambiamento, ma<br />

anche mo<strong>di</strong>ficabili dal tempo e dalle scelte delle persone. Tanto per<br />

intenderci si tratta <strong>di</strong> una varietà <strong>di</strong> autovalutazioni e <strong>di</strong> autopercezioni,<br />

collegate con il senso d’identità autobiografica non separabile dalle attese<br />

degli altri. Attraverso vari criteri socialmente trasmessi e in<strong>di</strong>vidualmente<br />

con<strong>di</strong>visi, una parte importante <strong>di</strong> questo processo interattivo confluisce<br />

nella autovalutazione della propria immagine corporea e nell’aspetto<br />

pubblico <strong>di</strong> sé. Per altri versi si tratta <strong>di</strong> dare una risposta anche alla<br />

domanda “chi sono io?”. Da cui scaturisce una sorta <strong>di</strong> fisiologica ansia<br />

ontologica alla ricerca <strong>di</strong> conferme e <strong>di</strong> riconoscimenti interpersonali, in cui<br />

si usano i co<strong>di</strong>ci e i criteri valutativi del gruppo sociale <strong>di</strong> riferimento; con i<br />

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