L'aquila d'Europa - La Libera Compagnia Padana
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dena, di Mantova, Trento e Tirolo, e sulla bandiera<br />
“ducale” dell’Insubria. <strong>La</strong> sua presenza è<br />
diffusissima nell’araldica cittadina e delle famiglie<br />
nobiliari.<br />
Simbolismo dell’aquila bicipite<br />
Spesso si trova l’aquila raffigurata con due teste.<br />
Secondo Biedermann, alla sua diffusione<br />
potrebbe aver contribuito, oltre alle evidenti<br />
motivazioni simboliche, anche la tendenza alla<br />
simmetria che da sempre caratterizza l’araldica<br />
europea.( 6 ) In ogni caso, la sua prima rappresentazione<br />
conosciuta in occidente è quella sulla<br />
Colonna Traiana,<br />
nello scudo di un<br />
soldato. Qualche<br />
studioso ha ipotizzato<br />
che sia stato Costantino,<br />
per esprimere<br />
il senso delle<br />
due parti del suo impero,<br />
il primo ad<br />
adottare l’aquila a<br />
due teste, l’una volta<br />
a Oriente e l’altra a<br />
Occidente. Questa<br />
possibilità è sostenuta<br />
dal Ruscelli, citato<br />
dal Cairo: “È perché<br />
tra i romani si vede<br />
tale insegna (l’aquila<br />
“normale”, nda) così<br />
da Cesare come da<br />
Pompeo Magno supremi<br />
imperatori, li<br />
quali furono divisi<br />
d’animi, e combatteron<br />
fra loro con tanta<br />
rovina della loro<br />
patria, per questo si<br />
può forse credere che i nostri cristianissimi imperatori<br />
portan per insegna l’aquila a due teste,<br />
volendo per avventura mostrare che le due<br />
aquile erano già unite in una sola, né debbono<br />
in quella esser mai animi, né operazioni di divisione<br />
nell’imperio e nella religion cristiana.<br />
(…) Più tosto è fatto per mostrare l’unione, che<br />
pretendono e speran di fare di due imperi, ora<br />
divisi, cioè del Levante e del Ponente. (…) Forse<br />
con le due teste abbiam voluto mostrar la<br />
cura, e la protezione delle cose umane e delle<br />
divine, o qualche altro tal generoso e santo<br />
pensiero”. ( 7 ) Le due teste sarebbero cioè la rappresentazione<br />
dell’Oriente e dell’Occidente<br />
Stemma del Regno lombardo-veneto.<br />
(verso cui sono rispettivamente girate) e anche<br />
l’unione del potere politico con quello spirituale,<br />
sottolineata dal fatto che l’aquila (sia nella<br />
sua versione occidentale che in quella orientale)<br />
tiene in una zampa lo scettro e la spada, e<br />
nell’altra il globo imperiale.( 8 ) Secondo il Cairo,<br />
il simbolo dell’aquila bicipite sarebbe stato poi<br />
ripreso da Carlo Martello all’inizio dell’ottavo<br />
secolo, oppure – secondo altre fonti – da Carlo<br />
Magno, anche se quasi tutta l’iconografia araldica<br />
del tempo gli attribuisce un’aquila “normale”<br />
monocefala ghibellina, voltata cioè verso sinistra.<br />
I guelfi (e anche la Lega Lombarda, per<br />
distinguersi dalle<br />
forze imperiali) impiegavano<br />
invece<br />
quella voltata verso<br />
destra: questa particolarità<br />
può fornire<br />
un’altra spiegazione<br />
del simbolismo bicefalo,<br />
inteso anche<br />
come il superamento<br />
della divisione<br />
delle due fazioni. Si<br />
tornerebbe in ogni<br />
caso al segno della<br />
compresenza del potere<br />
imperiale (ghibellino)<br />
con quello<br />
spirituale papale<br />
(guelfo).<br />
Come segno araldico<br />
degli imperatori, essa<br />
figura sulle bandiere<br />
tedesche fin<br />
dal 1312 e nei sigilli<br />
di Carlo IV (1347),<br />
acquisisce impiego<br />
“ufficiale” sotto Sigismondo<br />
come simbolo esclusivo della potestà<br />
imperiale nel 1433, o addirittura nel 1401, nel<br />
periodo della sua reggenza. ( 9 ) Forse in quella<br />
occasione le era stato attribuito anche il significato<br />
aggiuntivo di unione dell’Austria e della<br />
Germania, che è stato più tardi ripreso dall’As-<br />
( 6 ) Enciclopedia dei simboli (Garzanti: Milano, 1991), pag.<br />
42.<br />
( 7 ) Giovanni Cairo, op. cit., pagg. 23-24.<br />
( 8 ) Il Globo imperiale è una sfera facente sormontata da una<br />
crocetta significante il dominio del cristianesimo sul mondo.<br />
( 9 ) Whitney Smith, Le bandiere, storia e simboli (Mondadori:<br />
Milano, 1975), pag. 116.<br />
Anno Vl, N. 31 - Settembre-Ottobre 2000 Quaderni Padani - 23