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L'aquila d'Europa - La Libera Compagnia Padana

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Adda: fiume,<br />

campo di battaglia, confine<br />

Ci sono luoghi che nel corso dei secoli sono<br />

stati teatro di molti eventi storici e che ancora<br />

oggi, dopo tanto tempo, mantengono il<br />

loro fascino intatto, se non addirittura accresciuto<br />

proprio dal peso di quelle memorie di cui<br />

sono stati testimoni. Uno di questi siti è il fiume<br />

Adda, per secoli barriera di confine tra territori<br />

occupati da popolazioni diverse: separava gli Insubri<br />

dai Cenomani ai tempi dei Celti, l’Austria<br />

dalla Neustria ai tempi dei Longobardi, i posse-<br />

dimenti di Milano da quelli della Serenissima<br />

dopo il 1427 e fino al 1797.<br />

È logico dunque che l’Adda fosse scena<br />

di numerosissimi scontri militari<br />

e teatro di sanguinose battaglie sin<br />

quasi dalla Preistoria dei popoli padani<br />

fino a vicende più attuali.<br />

Se scorriamo gli annali della storia,<br />

troviamo il primo scontro importante<br />

lungo le sponde del fiume nel 222<br />

a.C., episodio della lunga guerra che<br />

vide opposti i Celti padani ai Romani<br />

invasori e che terminò con la conquista<br />

e la sottomissione della Gallia Cisalpina<br />

da parte di Roma all’inizio del<br />

secolo seguente. Nel 222 le legioni<br />

comandate da C. Flaminio e P. Furio<br />

riuscirono a sconfiggere i Galli Insubri,<br />

facendo circa 16.000 prigionieri e<br />

8000 morti in battaglia.<br />

Proprio in questi giorni (per la precisione<br />

l’11 agosto) cade la ricorrenza<br />

di un altro episodio bellico importante<br />

sul fiume, che nel 490 vide opposti<br />

gli Ostrogoti di Teodorico agli Eruli<br />

comandati da Odoacre. Gli Ostrogoti<br />

erano stati mandati in Italia dall’imperatore<br />

d’Oriente Zenone nella speranza<br />

di contrastare Odoacre, che nel<br />

476 aveva deposto l’ultimo imperatore<br />

romano - il giovanetto Romolo Augustolo<br />

- e, pur avendo inviato allo<br />

stesso Zenone le insegne dell’Impero<br />

riconoscendone la superiorità, di fat-<br />

di Elena Percivaldi<br />

to esercitava i pieni poteri in Occidente. Teodorico<br />

aveva già sconfitto Odoacre l’anno prima<br />

sul fiume Isonzo; avrebbe potuto dirigersi verso<br />

Ravenna, dove Odoacre aveva stabilito la capitale<br />

del suo regno, ma preferì lanciarsi verso l’Adda:<br />

aveva infatti intuito che gli Eruli stavano tentando<br />

di ricostruire il loro esercito grazie all’apporto<br />

di rinforzi germanici. L’improvviso attacco<br />

di Teodorico - alleatosi coi Visigoti - sbaragliò<br />

Odoacre che, sconfitto con gravi perdite, si trin-<br />

Una miniatura che rappresenta l’imperatore Federico<br />

Barbarossa, protagonista di una battaglia nei pressi di<br />

Cassano d’Adda<br />

Anno Vl, N. 31 - Settembre-Ottobre 2000 Quaderni Padani - 49

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