L'aquila d'Europa - La Libera Compagnia Padana
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Confini storici ed etnolinguistici di “Romagna e Montefeltro”<br />
ni amministrative e di culto, una sorta di riforma<br />
regionalistica del territorio della Chiesa. Chiamò<br />
Marche e Umbria pressappoco gli attuali corrispondenti<br />
territori regionali e Marittima-Campagna<br />
la parte dell’attuale <strong>La</strong>zio allora pontificia.<br />
Rimasero scoperte a nord le Legazioni di Bologna,<br />
Ferrara, Ravenna e Forlì e, con un’indubbia<br />
forzatura che però premiava il riferimento storico<br />
più consolidato, venne loro imposto il nome di<br />
Romagna. Nel 1858, poi, la Legazione di Romagna<br />
fu trasformata in Legazione delle Romagne<br />
con una durata di pochi mesi, in quanto i plebisciti<br />
del 1859 portarono i territori in questione in<br />
seno al successivo Regno d’Italia.<br />
Nel 1923 infine, per volere di Benito Mussolini,<br />
alla Romagna si aggiunsero i territori della<br />
Romagna toscana, che a lungo erano stati sotto<br />
il controllo politico e amministrativo toscano.<br />
Tali circostanze non hanno però mai attenuato<br />
il senso d’appartenenza, il comune sentimento,<br />
della popolazione romagnola. Questo rimane, in<br />
assoluto, il segno più caratterizzante di ogni co-<br />
munità saldamente omogenea. Resta, tuttavia,<br />
fuori di dubbio che il termine Romagne, impiegato<br />
anche per fare riferimento a quelle porzioni<br />
che per secoli sono state assoggettate dai confinanti,<br />
ha generato in seguito qualche confusione,<br />
e ha fornito pretesto, a diversi disinformati,<br />
di riferirsi impropriamente al territorio romagnolo,<br />
anche negandolo. E’, in ogni caso, innegabile<br />
che Bologna e Ferrara sono sempre state<br />
realtà del tutto diverse e distinte dalla Romagna,<br />
e che Bologna, anche all’epoca delle Legazioni,<br />
non ha mai esercitato delle funzioni egemoni e<br />
sostitutive, rispetto al potere centrale, nei confronti<br />
delle romagnole. Sul piano dell’organizzazione<br />
ecclesiastica, in aggiunta, la Chiesa ravennate<br />
e romagnola ha sempre goduto di una certa<br />
autonomia, con la denominazione di Flaminia,<br />
certamente come conseguenza dell’antico Esarcato.<br />
Nonostante questa palese e profonda identità<br />
oggi la Romagna si trova a dover condividere la<br />
regione con l’Emilia.<br />
Anno Vl, N. 31 - Settembre-Ottobre 2000 Quaderni Padani - 53