L'aquila d'Europa - La Libera Compagnia Padana
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Biblioteca<br />
<strong>Padana</strong><br />
Vallassini), dove in un colpo<br />
d’occhio potranno instruirsi<br />
delle loro vicende dalla prima<br />
origine fino ai nostri tempi» e<br />
ci introduce alla Valle in modo<br />
semplice e immediato sin dal<br />
Proemio del suo testo. Infatti -<br />
recita l’autore -, «<strong>La</strong> vasta pianura<br />
del Milanese che dalla<br />
parte del Nord sollevasi insensibilmente<br />
in amene colline<br />
che portano il nome generale<br />
di Monte di Brianza, s’alza finalmente<br />
in alte montagne le<br />
quali formano un triangolo, e<br />
penisola intracchiusa fra i due<br />
rami del <strong>La</strong>rio che terminano<br />
uno a Como, l’altro a Lecco.<br />
Frammezzo a questa lingua di<br />
terra, nel cui apice sta Bellaggio<br />
ed Asso nella base, corre<br />
dal Sud al Nord una popolosa<br />
Valle chiamata Assina dal Borgo<br />
di Asso che n’è il principal<br />
paese e capo di dieci terre, oltre<br />
ai molti Cassinaggi ed Alpi<br />
in essa dispersi». Asso, «reso<br />
ameno da vari e grandiosi edifici<br />
di seta e tintorie, e da una<br />
cascata di un fiume che si rovescia<br />
da un’alta rupe a piombo<br />
nella sottoposta vasca», con «le<br />
tre Torri che s’ergono nel sito<br />
più eminente del Borgo, il letto<br />
del fiume, il ponte, le case civili<br />
frammezzo alle rustiche, le due<br />
terre di Pagnano e Fraino a lui<br />
sovrastanti, l’elevate e visibili<br />
pianure di Gemù e di Caglio e<br />
le terre che si scorgono in lontananza,<br />
avvivano il fondo e<br />
fanno il chiaroscuro d’un ben<br />
intenso quadro di prospettiva»;<br />
la Valbrona e Visino a levante;<br />
<strong>La</strong>snigo, Barni e Magreglio<br />
confinante a settentrione con<br />
Civenna, allora Feudo Imperiale<br />
dei PP. Cistercensi; Sormano,<br />
Rezzago e Caglio a Ponente<br />
sono le terre che compongono<br />
quest’operosa Valle, «uno dei<br />
più doviziosi Distretti di Lombardia».<br />
Il manoscritto del prevosto<br />
Mazza - che è composto da due<br />
volumi - riassume, quindi, le<br />
memorie storiche, religiose e<br />
politiche della Vallassina dalle<br />
“origini” fino al XVIII° secolo.<br />
Opera che pur con i<br />
suoi limiti, è una fonte di<br />
notizie imprescindibile -<br />
accanto agli archivi parrocchiali<br />
- per la conoscenza<br />
della storia, della<br />
cultura e delle tradizioni<br />
della Valle e che ci rimanda<br />
il sapore di un mondo<br />
che la profonda trasformazione<br />
sociale e culturale<br />
seguita agli eventi della<br />
Rivoluzione Francese ha,<br />
poi, irrimediabilmente<br />
cancellato. Benché l’opera<br />
non fosse mai stata data<br />
alle stampe prima del<br />
1984 fu, inoltre, fonte di<br />
riferimento per gli studi<br />
di numerosi storici lom-<br />
bardi e comaschi. Basti ricordare<br />
Ignazio e Cesare Cantù.<br />
Quest’ultimo in particolare ha<br />
utilizzato - forse per primo - il<br />
manoscritto, come egli stesso<br />
racconta, nella Storia di Como<br />
e sua Provincia.<br />
Le Memorie storiche della Vallassina<br />
sono articolate in un<br />
Proemio, che tratta di notizie<br />
topografiche e interessanti<br />
considerazioni sopra i primi<br />
abitanti e le più antiche vicende<br />
della Vallassina; una Parte<br />
prima, intitolata Sulla religione,<br />
nella quale l’autore tratta<br />
delle origini della religione cattolica<br />
in Vallassina, delle pievi<br />
e dei vicariati. Di particolare rilievo<br />
è, inoltre, una descrizione<br />
delle chiese della Vallassina (le<br />
più antiche, alcune preesistenti<br />
alle attuali) con i disegni e le<br />
relative misure. Vi è pure una<br />
rassegna degli antichi monasteri<br />
e delle confraternite.<br />
Il primo volume del manoscritto<br />
si conclude con l’accenno a<br />
una serie di personaggi venerabili,<br />
nati o vissuti nella Valle.<br />
Il secondo volume - la Parte seconda<br />
- tratta, invece, Delle cose<br />
memorabili di Vallassina dal<br />
punto di vista storico, politico<br />
ed economico. Dopo aver tracciato<br />
un quadro della storia generale<br />
della Valle dai suoi tempi<br />
più antichi fino al presente<br />
(1766), il manoscritto prosegue<br />
con un capitolo sulla Signoria<br />
e Feudo di Vallassina e sui numerosi<br />
castelli o torri della Valle<br />
per poi passare a trattare dello<br />
Statuto Municipale e di altre<br />
leggi con cui la Valle si resse<br />
per circa sei secoli. L’autore descrive<br />
a lungo i privilegi e le<br />
esenzioni godute dalla Vallassina<br />
fino al 1765. Segue, poi, un<br />
interessante capitolo sulla popolazione<br />
antica e moderna<br />
della Valle e sul talento dei Vallassinesi<br />
e loro industria. Ed<br />
56 - Quaderni Padani Anno Vl, N. 31 - Settembre-Ottobre 2000