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Appunti delle lezioni di istituzioni di matematica attuariale per le ...

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Per affrontare il prob<strong>le</strong>ma in modo metodologicamente più corretto, si consideri la prestazione<br />

rivalutabi<strong>le</strong> Yt = Y0 Φ(0, t) 1A, pagabi<strong>le</strong> in t nel caso si verifichi l’evento A (vita<br />

dell’assicurato in t o sua morte in (t − 1, t]). Se si accetta, come al solito, l’in<strong>di</strong>pendenza fra<br />

gli eventi <strong>le</strong>gati alla vita dell’assicurato e gli eventi dei mercati finanziari, che determinano i<br />

ren<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> gestione e quin<strong>di</strong> Φ(0, t), il valore della prestazione può essere scomposto <strong>per</strong><br />

linearità:<br />

V (0, Yt) = Y0 V 0, Φ(0, t) prob II (A) ,<br />

dove prob II è la probabilità del II or<strong>di</strong>ne, opportunamente fissata. Il calcolo del valore della<br />

prestazione si riduce quin<strong>di</strong> al calcolo del valore del fattore <strong>di</strong> rivalutazione. Poiché si tratta<br />

<strong>di</strong> una grandezza che <strong>di</strong>pende unicamente da grandezze <strong>di</strong> mercato, è metodologicamente corretto<br />

valutarla come se fosse il payoff <strong>di</strong> un contratto puramente finanziario, “<strong>di</strong>menticando”<br />

il contratto assicurativo da cui proviene. Questa logica <strong>di</strong> valutazione fornisce quello che va<br />

sotto il nome <strong>di</strong> valore mark-to-market (valore <strong>di</strong> mercato) o anche riserva stocastica o fair<br />

value della prestazione.<br />

Il calcolo del valore <strong>di</strong> mercato del fattore <strong>di</strong> rivalutazione deve essere effetuato tenendo<br />

conto <strong>del<strong>le</strong></strong> caratteristiche della gestione separata. Per la presenza <strong>del<strong>le</strong></strong> opzioni implicite è, sia<br />

in teoria che in pratica, analogo al calcolo del valore <strong>di</strong> un contratto derivato “comp<strong>le</strong>sso”.<br />

L’unico caso in cui il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> calcolo è semplice è quello degenere <strong>di</strong> prestazione<br />

(o premio) non rivalutabi<strong>le</strong>. Se infatti la prestazione pagabi<strong>le</strong> in t è non rivalutabi<strong>le</strong>, si ha<br />

Φ(0, t) = 1 e quin<strong>di</strong> V 0, Φ(0, t) è il valore mercato <strong>di</strong> un titolo a cedola nulla unitario con<br />

scadenza in t, cioè il fattore <strong>di</strong> sconto in vigore sul mercato alla data <strong>di</strong> valutazioni <strong>per</strong> la<br />

scadenza t. Un caso un po’ meno bana<strong>le</strong> è proposto nell’appen<strong>di</strong>ce A.2.<br />

Se si calcola il valore <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> prestazioni, si ottiene la riserva stocastica<br />

prestazioni<br />

V (0, Y ) = <br />

V (0, Yt) ,<br />

t>0<br />

che naturalmente può essere scomposta nella riserva stocastica prestazioni vita e prestazioni<br />

morte. Allo stesso modo si calcola la riserva stocastica premi<br />

V (0, X) = <br />

V (0, Xt) ,<br />

t>0<br />

trascurando il premio pagabi<strong>le</strong> alla stipula, considerato già pagato. La riserva stocastica si<br />

ottiene come al solito <strong>per</strong> <strong>di</strong>fferenza.<br />

Il confronto con la riserva <strong>di</strong> bilancio<br />

V (0, Y − X) = V (0, Y ) − V (0, X) .<br />

0V +<br />

x − V (0, Y − X)<br />

esprime la misura mark-to-market del valore degli utili della polizza, il valore intrinseco<br />

stocastico. La riserva <strong>di</strong> bilancio è infatti il valore degli attivi in mano all’assicuratore a<br />

co<strong>per</strong>tura della polizza, mentre la riserva stocastica misura il valore effettivo del contratto,<br />

“immerso” nel mercato che ne determina la rivalutazione. La <strong>di</strong>fferenza esprime (in senso<br />

algebrico) la misura della sovraco<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> valore ed è il valore al tempo zero degli utili (in<br />

senso algebrico) che l’assicuratore potrà “staccare” dal contratto durante la sua vita.<br />

Il valore <strong>di</strong> mercato <strong>del<strong>le</strong></strong> opzioni implicite nella rivalutazione può essere evidenziato utilizzando<br />

<strong>le</strong> scomposizioni del tasso <strong>di</strong> rivalutazione viste nel paragrafo 6.3, che inducono analoghe<br />

scomposizioni delfattore <strong>di</strong> rivalutazione. La scomposizione put del fattore <strong>di</strong> rivalutazione è<br />

Φ(0, t) = Φ base (0, t) + Φ put (0, t) ,<br />

c○ C. Pacati 2005, <strong>Appunti</strong> IMAAV, sezione 6 (v. 26/12/2005) pag. 54

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