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QUaliTÀ - Pavoniani

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Riferisco un solo caso che mi pare emblematico per comprendere<br />

quali fossero i criteri che orientavano il Pavoni nelle sue scelte<br />

e nei rapporti con i suoi concitadini. Il 27 dicembre 1838 l’I. R.<br />

Delegato governativo Fermo Terzi chiede al Pavoni di accettare<br />

nelle sue officine gli “Orfani della Misericordia”. Ecco la risposta:<br />

«Il sottoscritto, senza esitare 13 … di buon grado si offre disposto ad<br />

accogliere quei giovani di detto pio Luogo che … fossero applicabili<br />

alle arti qui in corso … e ciò senza pretesa alcuna di compenso,<br />

essendo per sistema dell’Istituto affatto [del tutto] gratuito anche<br />

l’educazione dei figli esteri [non interni] che a circostanziata e limitata<br />

misura si ammettono per la coltura nelle arti» 14 .<br />

Questo è lo “stile” del Pavoni.<br />

Questo “stile” ha meritato anche dei riconoscimenti ufficiali. Ne<br />

cito tre: due da Brescia e uno da Vienna.<br />

1) Come rispose Brescia?<br />

* A lungo andare, anche l’Amministrazione comunale si rese<br />

conto del valore civico che si doveva attribuire alla persona e<br />

all’opera del Pavoni. Infatti, il 21 agosto 1841, in seduta straordinaria,<br />

delibera «per acclamazione» (era un’eccezione rispetto alla<br />

prassi ordinaria) di lasciare «gratuitam. te al benemerito Sig. r Can.<br />

co Pavoni» «la parte di ex Convento di S. Barnaba di proprietà del<br />

Municipio». È il primo riconoscimento “ufficiale”, che giunge<br />

quando ormai da vent’anni è pienamente in attività l’Istituto Pavoni.<br />

Sono interessanti le motivazioni di questo riconoscimento<br />

forse tardivo ma significativo: «Per l’idea di coltivare un’istituzione<br />

di tanto profitto alla Città, vedendosi ivi raccolti non pochi Orfani<br />

abbandonati, fanciulli traviati condotti al retto sentiero, di rendersi<br />

a se stessi e ai propri Cittadini giovevoli». Viene anche riconosciuto<br />

che l’Istituto di san Barnaba è di «notorio e sempre crescente utile<br />

e gloria del nostro Paese 15 ».<br />

13 Il carattere corsivo, non presente nell’originale, è usato per sottolineare con quali<br />

sentimenti il Pavoni accetta la proposta. Uguale criterio verrà usato abitualmente nelle<br />

citazioni riportate; qualora il corsivo (o sottolineatura) fosse presente nell’originale, verrà<br />

detto.<br />

14 Raccolta ufficiale di documenti e memorie d’archivio [citata RU] II 291.<br />

15 Lo Zambelli afferma: «Fu accolta come gloria cittadina la fama in che venne il suo<br />

nome [del Pavoni]» (LPV 802 v).<br />

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