12.06.2013 Views

QUaliTÀ - Pavoniani

QUaliTÀ - Pavoniani

QUaliTÀ - Pavoniani

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

1) Se volessimo definire con una sola parola Lodovico Pavoni,<br />

penso che dovremmo dire che è “educatore”.<br />

* Dell’educatore ha la stoffa, educatore si sente 36 , come educatore<br />

coerente è ammirato e ricordato 37 , nel vivere «fino alla fine»,<br />

questa sua scelta di vita ispirata dall’Alto c’è il segreto della sua<br />

santità 38 .<br />

Non si è accontentato di stendere un progetto educativo, ma lo<br />

ha realizzato a san Barnaba. Di questo è cosciente, per cui, prevedendo<br />

che la sua Congregazione si sarebbe sviluppata, chiede che<br />

gli Istituti che sorgeranno «dovranno tutti essere sistemati sulle<br />

36 Frequentemente dirà di sentirsi il “responsabile” dei suoi giovani. Ad esempio:<br />

scrive al Guccini il 20 dicembre 1845: «Metti il tuo cuore in pace; i tuoi cari figliuoli sono<br />

a me pure carissimi, e della loro innocenza ne sono io responsabile prima d’ogn’altro».<br />

C’è poi una circostanza provvidenziale: la carenza educativa nell’officina di don<br />

Barchi, per cui Pavoni ritira i suoi giovani e inizia la “sua” tipografia.<br />

37 Possiamo aggiungere che il suo essere educatore fu vissuto dal Pavoni con la massima<br />

coerenza.<br />

Riporto tre fatti che mi sembrano significativi. Nel 1842 scrive al Card. Mai: «L’I.<br />

R° Governo... continua a stimolarmi d’implorare che [l’Istituto di S. Barnaba] sia dichiarato<br />

Istituto pubblico» (RU II 227). Già il 20 ottobre 1833 aveva chiesto all’Imperatore<br />

che la chiesa di S. Barnaba «venisse definitivamente dichiarata Chiesa di questo pio Istituto»<br />

(RU II 57). La risposta venne il 12 luglio dell’anno seguente: «L’I. R. Governo...<br />

si riserva di prendere in considerazione la domanda... quando... l’Istituto... venga definitivamente...<br />

riconosciuto come pubblico» (RU II 60). Il Pavoni preferì rinunciare alla chiesa<br />

e alle sovvenzioni governative, pur di garantirsi la libertà nelle scelte educative, che<br />

avrebbe potuto essere compromessa se l’Istituto fosse diventato pubblico.<br />

Giuseppe Losio ricorda che «essendogli state offerte [al Pavoni] delle beneficiate in<br />

teatro per sovvenire alle ristrettezze del suo Istituto, egli sempre le rifiutò, non volendo<br />

ricorrere a una forma di beneficenza che egli condannava» (LPV 318r).<br />

È facile immaginare la necessità che Pavoni avesse di bravi operai nelle sue officine,<br />

anche perché dovevano insegnare il mestiere ai ragazzi. Ma anche in questo caso, va rispettata<br />

la gerarchia dei valori: «Se si avessero ad ammettere Maestri mercenarj» si insista<br />

sulle loro «qualità segnatamente morali, non lasciandosi abbagliare dalla sola abilità<br />

nel lavoro ancorchè straordinaria» (CP 20).<br />

Le scelte del Pavoni sono sempre subordinate ai valori, non al vantaggio.<br />

38 Seguendo san Tommaso, la teologia spirituale afferma che la santità consiste “primo<br />

et essentialiter” nella carità. Al riguardo, c’è una bella riflessione dello Zambelli, inserita<br />

in un contesto che presenta il Pavoni educatore: «Siffatta carità così piena e sovrabbondante,<br />

così inalterabile, così imperturbata nelle contrarietà e negli ostacoli, così<br />

piena di patimenti e di sacrifizi, comprende in sè l’esercizio d’ogni virtù e costituisce la<br />

santità più raccomandata ai cristiani, perché n’è principio l’amor di Dio, dal quale solamente<br />

le vengono quegli eccitamenti sì vivi, que’ motivi sì puri, e quelle forze e quella<br />

perseveranza instancabile che qualificarono tutta la vita del nostro Pavoni» (LPV 800v).<br />

In queste poche righe mi pare che venga tracciato l’alto profilo della santità di Lodovico<br />

Pavoni, che la Chiesa ha riconosciuto essere stata da lui praticata in grado eroico.<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!