Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
estringono. Capita che mio fratello, che viveva nella casa con mio<br />
papà, e che per motivi di lavoro era spesso via da casa, ci propone<br />
di venire a viverci insieme, così avremmo assicurato al papà, che<br />
ormai ha 88 anni e comincia ad avere qualche problema di salute,<br />
una compagnia e un’assistenza per gli anni che gli rimangono da<br />
vivere.<br />
Certo c’era da tener conto che la maggior accoglienza l’avrebbe<br />
dovuta fare lui con noi, perché da un giorno con l’altro si sarebbe<br />
trovato in casa sua una tribù di cinque persone, e i nostri figli non<br />
sono mai stati tipi “tranquilli”.<br />
È stata più dura di quello che potevamo immaginarci. Per lui<br />
soprattutto la presenza dei bambini era spesso motivo di disturbo,<br />
abituato com’era a stare ormai spesso da solo.<br />
I nostri figli Gabriele 9 anni, Daniela 7 ed Elisa 4 erano molto<br />
vivaci e questa cosa non era molto gradita da lui, ma piano piano<br />
e con molta pazienza, ha apprezzato la compagnia che gli facevano.<br />
Per noi è stato un duplice dono, non solo una casa più grande,<br />
ma soprattutto cominciare a imparare cosa significa davvero accogliere<br />
e prendersi cura, fuori dalla poesia.<br />
Sono stati anni di preziosa educazione per tutti all’accoglienza<br />
reciproca, con tutto quello che comporta di perdono e di pazienza.<br />
Particolarmente in questi tre anni ci sono stati vicini alcuni amici.<br />
Non posso non riconoscere come la Presenza del Signore in questa<br />
circostanza sia stata chiara, amorevole, misericordiosa per tutta la<br />
mia famiglia e quindi un segno limpido anche della vocazione<br />
della nostra famiglia. Se oggi tutti siamo più capaci di accoglienza<br />
è proprio per l’esperienza di questi tre anni con mio papà, che<br />
oltre ad essere un uomo taciturno e riservato, ma non scontroso,<br />
aveva però una fede semplice e certa, che l’ha accompagnato fino<br />
alla fine.<br />
La vocazione è proprio una “chiamata” nel senso letterale del<br />
termine.<br />
Giovanna, che non aveva mai smesso di interpellarci occasionalmente<br />
per qualche accoglienza, poco dopo la morte del papà ci<br />
capita di incontrarla e diventa proprio la voce precisa, nei dettagli,<br />
di questa chiamata. Le parole che vi riporto possono non essere<br />
52