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il paesaggio “archeologico” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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Direzione Regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> <strong>Culturali</strong> e Paesaggistici del Piemonte<br />

PIEMONTE<br />

Paesaggio e archeologia post medieva<strong>le</strong> in Piemonte<br />

L<strong>il</strong>iana Pittarello<br />

Il tema proposto quest’anno <strong>per</strong> la X Borsa mediterranea del turismo<br />

archeologico “Il <strong>paesaggio</strong> ‘archeologico’. Resti e contesti: prospettive<br />

di condivisione su tutela e valorizzazione” è stimolante ed attua<strong>le</strong>,<br />

strettamente connesso agli importanti compiti che <strong>le</strong> Direzioni<br />

regionali <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> <strong>Culturali</strong> e Paesaggistici si trovano ad affrontare a<br />

seguito della ratifica ed esecuzione della Convenzione Europea sul<br />

<strong>paesaggio</strong>, fatta a Firenze <strong>il</strong> 20 ottobre 2000 (L. 9 gennaio 2006, n.14)<br />

e <strong>le</strong> “Disposizioni correttive ed integrative al D.L. 22 gennaio 2004,<br />

n.42, in relazione al <strong>paesaggio</strong>” (D.L. 24 marzo 2006, n.157).<br />

La prima individuazione degli ambiti paesaggistici proposta dalla<br />

Regione Piemonte nell’ambito dei lavori preparatori <strong>per</strong> <strong>il</strong> Piano<br />

Paesaggistico evidenzia la presenza di settori territoriali omogenei in<br />

dipendenza da una forte matrice geomorfologica. In Piemonte sono<br />

quindi ambiti di <strong>paesaggio</strong> <strong>le</strong> vallate alpine e prealpine, oppure i territori<br />

strutturati su di una rete di insediamenti rurali come si registra in<br />

collina e in parte della pianura, oppure <strong>le</strong> aree urbane distribuite<br />

lungo la fascia pedemontana o pedecollinare.<br />

Questo processo di individuazione e di riconoscimento, una volta<br />

comp<strong>le</strong>tato <strong>per</strong> gli aspetti caratterizzanti e qualificanti, concorrerà<br />

alla definizione degli aspetti di maggior r<strong>il</strong>ievo connotanti <strong>il</strong> territorio<br />

e <strong>le</strong> sue “caratteristiche di valore”.<br />

Il fattore identitario, molto radicato nel<strong>le</strong> popolazioni, è strettamente<br />

<strong>le</strong>gato ai beni culturali, ad iniziare dai beni archeologici, compresa<br />

l’archeologia post medieva<strong>le</strong> ed industria<strong>le</strong>. Una regione che ha<br />

conosciuto a varie riprese fenomeni di spopolamento massicci come<br />

<strong>il</strong> Piemonte conserva un patrimonio di resti materiali sui quali non è<br />

mai stato fatto un ragionamento comp<strong>le</strong>ssivo. La migliore conoscenza<br />

di questo patrimonio sta <strong>per</strong>mettendo ora di valorizzare in modo<br />

nuovo aree che sono rimaste intatte nei loro valori culturali e paesaggistici.<br />

Direzione Regiona<strong>le</strong> <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> <strong>Culturali</strong><br />

e Paesaggistici del Piemonte<br />

Direttore Regiona<strong>le</strong><br />

L<strong>il</strong>iana Pittarello<br />

Coordinamento <strong>per</strong> la comunicazione<br />

Emanuela Zanda<br />

Piazza San Giovanni, 2<br />

10122 Torino<br />

Tel. 011 5220/457<br />

Fax 011 5220/433<br />

dr-pie.comunicazione@beniculturali.it<br />

dr-pie.stampa@beniculturali.it<br />

www.piemonte.beniculturali.it<br />

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