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il paesaggio “archeologico” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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la salvaguardia del bene stesso. Inoltre occorrerà precisare che gli<br />

interventi di pulizia, di manutenzione ordinaria, e di adeguamento<br />

al<strong>le</strong> norme di sicurezza, sono a carico del Comune concessionario. E<br />

la Soprintendenza dovrà redigere e fornire al Comune un “manua<strong>le</strong> di<br />

uso del bene”, recante tutti gli interventi da compiere e tutte <strong>le</strong> caute<strong>le</strong><br />

da impiegare, <strong>per</strong> una corretta conservazione del bene stesso.<br />

In linea genera<strong>le</strong>, gli interventi finalizzati alla valorizzazione, alla fruizione<br />

e alla promozione del patrimonio cultura<strong>le</strong> e ambienta<strong>le</strong> devono<br />

rispettare al massimo l’assetto storico e natura<strong>le</strong> del sito e del contesto<br />

interessati, evitando modifiche o inserimenti che possano alterare<br />

<strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> e l’ambiente in cui i beni culturali sono situati.<br />

Eventuali e<strong>le</strong>menti che introducano alla fruizione del sito di interesse<br />

cultura<strong>le</strong> (manufatti, edifici, pannelli, segnali, ecc.) dovranno essere<br />

collocati in luoghi idonei, in maniera ta<strong>le</strong> da non interferire visivamente<br />

con i monumenti e con <strong>il</strong> loro contesto ambienta<strong>le</strong>.<br />

Gli interventi di manutenzione, restauro, recu<strong>per</strong>o e adeguamento di<br />

fabbricati storici, finalizzati all’allocazione di funzioni e attività di<br />

valorizzazione e fruizione del patrimonio cultura<strong>le</strong> (ovvero ad altre<br />

funzioni e attività turistiche, commerciali e ricettive, col<strong>le</strong>gate<br />

comunque alla fruizione) dovranno avere carattere conservativo, salvaguardando<br />

e ripristinando gli e<strong>le</strong>menti costruttivi (murature, solai,<br />

co<strong>per</strong>ture) e i corredi architettonici (pavimenti, serramenti, intonaci,<br />

tinteggiature e decorazioni) originari e tradizionali, ed escludendo<br />

l’inserimento di e<strong>le</strong>menti estranei e stridenti.<br />

Gli interventi di nuova costruzione di edifici o manufatti finalizzati<br />

all’allocazione di funzioni e attività di valorizzazione e fruizione del<br />

patrimonio cultura<strong>le</strong> (ovvero ad altre funzioni e attività turistiche,<br />

commerciali e ricettive comunque col<strong>le</strong>gate al progetto), da prevedersi<br />

solamente se ritenuti strettamente indispensab<strong>il</strong>i, dovranno<br />

avere collocazione def<strong>il</strong>ata, contenuta dimensione, semplicità di<br />

forme e caratteri coerenti con la tradizione costruttiva loca<strong>le</strong> e con <strong>il</strong><br />

contesto paesaggistico.<br />

Anche gli interventi destinati a favorire l’accessib<strong>il</strong>ità e la fruizione dei<br />

siti archeologici, sempre da ridurre al minimo indispensab<strong>il</strong>e,<br />

dovranno rispettare la tradizione costruttiva loca<strong>le</strong> ed <strong>il</strong> contesto<br />

natura<strong>le</strong> e paesaggistico. La segna<strong>le</strong>tica in e<strong>le</strong>vato (cartelli su palo)<br />

dovrà essere circoscritta al<strong>le</strong> strade carrab<strong>il</strong>i mentre semplici targhe<br />

<strong>il</strong>lustrative e direzionali, robuste e durevoli, potranno essere più<br />

opportunamente posizionate su massi lapidei naturali, poste ad una<br />

altezza non su<strong>per</strong>iore ai cm 100 dal suolo, senza comunque interferire<br />

con la visib<strong>il</strong>ità e la prospettiva dei manufatti antichi e dell’area<br />

archeologica <strong>il</strong> cui assetto dovrà conservare integri i propri caratteri<br />

di storicità e naturalità. Le pavimentazioni dei sentieri potranno essere<br />

ripristinate o rifatte secondo la tecnica esecutiva tradiziona<strong>le</strong><br />

(impietrato o selciato posato a secco su terra). Deve escludersi la<br />

realizzazione di nuove strade carrab<strong>il</strong>i o di parcheggi in prossimità<br />

dei siti di interesse cultura<strong>le</strong> ed archeologico, evitando in ogni caso<br />

sbancamenti e rimodellamenti del terreno. Le piazzo<strong>le</strong> di sosta <strong>per</strong><br />

automob<strong>il</strong>i, in zona rura<strong>le</strong>, potranno essere allocate in posizione

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