il paesaggio “archeologico” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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tura più antica finora attestata nel territorio è quella Ozieri (neolitico<br />
recente-inizi eneolitico: circa 3800-2900 avanti Cristo) documentata da<br />
domus de janas, menhirs, da ceramiche decorate e da strumenti litici. Il<br />
<strong>per</strong>iodo nuragico è quello meglio documentato. La maggior parte dei<br />
nuraghi si trova ubicata su alture rocciose, a guardia dei campi e dei<br />
pascoli e, soprattutto, del<strong>le</strong> vie di comunicazione lungo i corsi d’acqua.<br />
Strutture e re<strong>per</strong>ti documentano insediamenti nella piana ad Est di<br />
Sinnai che restituisce anche molti pozzi. I numerosi re<strong>per</strong>ti litici: asce<br />
scanalate, teste di mazza, macine, macinelli e pestelli, riportati in su<strong>per</strong>ficie<br />
dal<strong>le</strong> arature, documentano attività agrico<strong>le</strong>. Recentissima la sco<strong>per</strong>ta<br />
di un pozzo nell’entroterra di Solanas chiamato Mitza Cropetta, la<br />
cui architettura rientra nei canoni dei templi a pozzo nuragici. Si sono<br />
inoltre censite diverse tombe di giganti, rinvenute isolate o più frequentemente<br />
in gruppo di due, tutte costruite con blocchi disposti a f<strong>il</strong>ari,<br />
secondo una tipologia tipica della Sardegna Meridiona<strong>le</strong>. L’età storica è<br />
rappresentata da aree di insediamento e di necropoli, mentre mancano,<br />
<strong>per</strong> ora, rinvenimenti di monumenti.