il paesaggio “archeologico” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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A Pantel<strong>le</strong>ria, nella Cala Gadir, è stato installato un altro sistema di te<strong>le</strong>controllo<br />
sul <strong>per</strong>corso archeologico: <strong>le</strong> te<strong>le</strong>camere mob<strong>il</strong>i mandano <strong>le</strong><br />
immagini ad un sito Internet dedicato, ed un più vasto pubblico,<br />
comodamente seduto davanti al proprio PC, può effettuare la visita virtua<strong>le</strong><br />
24 ore su 24. Altri itinerari subacquei sono stati realizzati lungo<br />
<strong>le</strong> coste della Sic<strong>il</strong>ia e nel<strong>le</strong> iso<strong>le</strong> minori, e del<strong>le</strong> apposite guide plastificate<br />
sono state realizzate <strong>per</strong> guidare i subacquei sui siti. L’attività<br />
cultura<strong>le</strong> della Soprintendenza prevede la partecipazione al<strong>le</strong> più<br />
importanti esposizioni nazionali ed internazionali nei settori dell’archeologia<br />
e del<strong>le</strong> attività subacquee, e l’organizzazione di conferenze,<br />
seminari e workshops. Due importanti conferenze, organizzate<br />
a Pa<strong>le</strong>rmo e Siracusa nel 2001 e nel 2003, hanno contribuito al<br />
dibattito sulla Convenzione UNESCO <strong>per</strong> la Protezione del<br />
Patrimonio cultura<strong>le</strong> sottomarino del Mediterraneo, firmata a Parigi nel<br />
novembre 2001. Nel quadro della protezione del patrimonio cultura<strong>le</strong><br />
mediterraneo, è stata avviata una campagna di ricerca archeologica<br />
in Libia, nel<strong>le</strong> acque di Ras al H<strong>il</strong>al, dove è stato rinvenuto <strong>il</strong> relitto<br />
di una fregata veneziana armata di 31 cannoni <strong>per</strong>duta durante la<br />
guerra di successione di Spagna (1702); in Turchia è iniziato lo studio<br />
del porto sommerso dell’antica città greca di Kyme Eolica. Il<br />
programma didattico della Soprintendenza si realizza in corsi di formazione<br />
destinati ai professori ed ai loro alunni su temi archeologici ed<br />
antropologici. Gli archeologi spiegano la storia e <strong>le</strong> tecniche dell’archeologia<br />
subacquea, poi <strong>le</strong> classi partecipano alla simulazione di un cantiere<br />
sottomarino al<strong>le</strong>stito in acque protette. Guardando <strong>il</strong> fondo del<br />
mare dalla barca attraverso batiscopio i ragazzi assistono al<strong>le</strong> varie fasi<br />
dello scavo, oppure direttamente dalla su<strong>per</strong>ficie del mare – con<br />
opportuna assistenza e la protezione di muta, maschera e pinne – vivono<br />
un’es<strong>per</strong>ienza diretta osservando <strong>il</strong> lavoro dei subacquei. Il corso<br />
antropologico prevede invece la partecipazione del<strong>le</strong> classi a laboratori<br />
di mestieri tradizionali del mare: decorazione di barche da<br />
pesca, fabbricazione di corde, cerimonie, riti e credenze dei pescatori<br />
e dei marinai. Una maniera semplice ed efficace di insegnare al<strong>le</strong><br />
nuove generazioni la conoscenza, <strong>il</strong> rispetto e la salvaguardia del<br />
patrimonio cultura<strong>le</strong> sottomarino della Sic<strong>il</strong>ia. Campi-scuola di<br />
archeologia subacquea sono inoltre organizzati annualmente a livello<br />
universitario <strong>per</strong> studenti e laureati, che sono ammessi a partecipare<br />
a scavi se<strong>le</strong>zionati (Pantel<strong>le</strong>ria Scauri, Ustica, S.Vito Lo Capo).