Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda
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italiani e metà olandesi, ma per la maggior parte hanno deciso di conservare la cittad<strong>in</strong>anza<br />
<strong>italiana</strong> nonostante avessero la possibilità di cambiarla, e questo dimostra che il legame con il<br />
paese di orig<strong>in</strong>e è più forte del legame che hanno con il paese che li ha accolti, probabilmente<br />
perché il modo <strong>in</strong> cui vengono manifestati i sentimenti e gestite le relazioni affettive per loro è<br />
più importante del modo <strong>in</strong> cui vengono gestiti gli affari e risolte le questioni burocratiche. In<br />
breve si può dire che il mescolamento culturale ha determ<strong>in</strong>ato una ricostruzione dell’identità<br />
degli emigrati, i quali però restano pr<strong>in</strong>cipalmente italiani.<br />
«[…] metà e metà, mi sento italiano perché sono nato lì, sono cresciuto lì, l’<strong>in</strong>fanzia l’ho passata lì,<br />
però adesso sono più di 47 anni che sono <strong>in</strong> <strong>Olanda</strong> qu<strong>in</strong>di io conosco l’ambiente olandese, […]<br />
però se sono fra gli italiani parlo italiano, se c’è un italiano <strong>in</strong> mezzo parlo pure un po’ italiano.<br />
Che poi il passaporto mio è italiano, dopo c<strong>in</strong>que anni potevi prendere la nazionalità olandese […]<br />
Là però che vuoi noi siamo più caldi di cuore, qui sono un po’ più frenati quasi su tutte le cose. Io<br />
quando sto <strong>in</strong> Italia mi sento italiano no al cento per cento ma al duecento per cento perché il tenere<br />
che c’ho dentro è italiano.» 213 .<br />
«C’è una differenza molto grande, qua ci tengono ai figli ma non è come da noi che la mamma<br />
cerca i figli sempre per avvic<strong>in</strong>arsi, qua sono più freddi, la differenza è forte. [Si sente italiano o<br />
olandese?] italiano, ma che olandese! mai, tutti gli italiani che stanno qua. C’è qualcuno, quello<br />
dove è stata lei, da M., lui c’ha la nazionalità olandese. Tanti si sono cambiati, avevano paura che li<br />
mandavano via e si sono cambiati la nazionalità, hanno fatto la nazionalità olandese ma io no.<br />
Avevano paura che li mandavano via se succedeva una cosa, una volta era tutto diverso qua, ma io<br />
non ho voluto mai cambiare, mai pensato di fare la nazionalità olandese perché se sei nato <strong>in</strong> Italia<br />
fai quello che vuoi ma sei sempre italiano. Facciamo che c’è una guerra, ti danno un fucile <strong>in</strong> mano<br />
mica ti metti a sparare contro i paesani tuoi, è una cosa assurda capito? Per dire, che sono cose che<br />
non succedono […]» 214 .<br />
«In Italia torno però tutte le cose che vedo là che non funzionano. Io mi sento sempre italiano, ho<br />
rifiutato la nazionalità olandese più di una volta, sai perché l’ho rifiutata? Perché ho detto qua si<br />
pagano le tasse, ti fregano. Io dovevo pagare il dieci per cento del mio salario per farmi la<br />
nazionalità olandese, adesso di meno perché siamo nella comunità europea. Poi ho pensato, magari<br />
la faccio però se tu sei un italiano c’hai un pezzo di carta olandese ma rimani sempre un<br />
italiano» 215 .<br />
«Non serve, solo per dire che sono olandese, c’ho la carta, ma quando parlo sento che sono uno<br />
straniero, chi me lo fa fare, non è importante, poi se vado <strong>in</strong> Italia sono uno straniero a casa mia. I<br />
miei figli possono avere due nazionalità, io gli ho detto, tu scegli o quella olandese o quella<br />
213 Intervista ad U., Maassluis, 1 maggio 2009.<br />
214 Intervista a F., Utrecht, 23 giugno 2009.<br />
215 Intervista a F., Utrecht, 1 aprile 2009.<br />
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