16.06.2013 Views

Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda

Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda

Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>italiana</strong> verso altri paesi sono strettamente legate alle ambizioni imperialistiche di alcune nazioni<br />

europee che crearono un’economia eurocentrica <strong>in</strong> cui però l’Italia ebbe un ruolo da<br />

colonizzata 21 . Nel 1861 l’Italia, dopo essere stata per secoli sotto il controllo degli imperi<br />

spagnolo, francese e austriaco, conquistò l’<strong>in</strong>dipendenza. Tuttavia l’<strong>in</strong>dipendenza non la riscattò<br />

dalla sua marg<strong>in</strong>ale posizione mondiale. Viene qui presentata la tesi di Donna Gabaccia sulle<br />

cause che dal 1901 al 1915 trasformarono l’esodo dall’Italia <strong>in</strong> una vera e propria emigrazione di<br />

massa. Tra le trasformazioni che diedero vita alle emigrazioni di massa dall’Italia ebbe un ruolo<br />

determ<strong>in</strong>ante il movimento di capitali <strong>in</strong>dustriali che creò <strong>in</strong> diversi paesi milioni di posti di<br />

lavoro per manodopera non specializzata 22 . La mobilità dei capitali generò la mobilità della forza<br />

lavoro. L’<strong>in</strong>sicurezza economica delle aree di orig<strong>in</strong>e portò molti italiani a lasciare il proprio<br />

paese e dirigersi verso i paesi <strong>in</strong> cui la domanda di lavoro era più forte. Considerando il numero<br />

irrisorio delle donne emigrate rispetto a quello degli uom<strong>in</strong>i, si può affermare che le migrazioni<br />

dall’Italia erano prevalentemente a carattere maschile (si veda la tabella 1.2).<br />

Tabella 1.2 Donne tra gli emigrati dall’Italia, 1876-1975 (%)<br />

Donne Numero totale degli emigrati<br />

1876-1915 19 14 037 531<br />

1916-1945 33 4 482 347<br />

1946-1975 29 7 335 081<br />

Fonte: Donna R. Gabaccia, Emigranti. Le diaspore degli italiani dal Medioevo a oggi,<br />

E<strong>in</strong>audi,Tor<strong>in</strong>o 2003<br />

I maschi hanno rappresentato i ¾ dell’<strong>in</strong>tero flusso di espatrio dall’Italia, ovvero il 75,5% del<br />

totale degli emigrati. L’80 per cento degli espatriati era <strong>in</strong> età lavorativa 23 , la maggior parte di<br />

loro era rappresentata da lavoratori con competenze lavorative tradizionali, qu<strong>in</strong>di non<br />

qualificate. Prima del 1896 i contad<strong>in</strong>i costituivano la metà di tutti gli emigrati. Dopo quella data<br />

la presenza dei braccianti, ovvero dei lavoratori salariati che non possedevano terra, aumentò <strong>in</strong><br />

maniera significativa, e crebbe leggermente la percentuale degli artigiani e degli operai delle<br />

21 L’Italia fece il suo <strong>in</strong>gresso come potenza coloniale nella scena politica imperialista soltanto nel 1871,<br />

partecipando alla cosiddetta «zuffa per l’Africa». Con l’aiuto degli <strong>in</strong>glesi l’Italia ottenne un protettorato sulla<br />

Somalia, nel 1899 si espanse <strong>in</strong> Eritrea. Nel 1896 gli italiani vennero sbaragliati dagli Etiopi nella battaglia di Adua,<br />

ma si riscattarono nel 1912 con l’occupazione della Libia. Tuttavia, rispetto ad altre potenze coloniali, l’Italia ebbe<br />

sempre un ruolo temporaneo e marg<strong>in</strong>ale nella spartizione territoriale, cfr. Wolfgang Re<strong>in</strong>hard, Storia del<br />

colonialismo, E<strong>in</strong>audi, Tor<strong>in</strong>o 2002.<br />

22 Oltre che dal trasferimento di capitale <strong>in</strong>dustriale, l’emigrazione di massa fu <strong>in</strong>centivata anche dall’emancipazione<br />

degli schiavi di orig<strong>in</strong>e africana nelle Americhe e dalla creazione di nuovi stati nazionali. Infatti, con l’elim<strong>in</strong>azione<br />

della schiavitù gli imperi coloniali <strong>in</strong>iziarono a reclutare lavoratori europei per la raccolta dei prodotti delle<br />

piantagioni e per l’estrazione delle materie prime dalle m<strong>in</strong>iere delle colonie. Inoltre, le rivoluzioni anticolonialiste<br />

scoppiate nelle Americhe portarono alla formazioni di nuovi stati nazionali. I dirigenti dei nuovi stati cercarono di<br />

popolarli soprattutto con coloni e cittad<strong>in</strong>i europei. Donna R. Gabaccia, Emigranti. Le diaspore degli italiani dal<br />

Medioevo a oggi, E<strong>in</strong>audi,Tor<strong>in</strong>o 2003, p.70.<br />

23 Gianfausto Rosoli, Un secolo di emigrazione <strong>italiana</strong> 1876-1976,Centro Studi <strong>Emigrazione</strong>, Roma 1978, p. 16.<br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!