Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda
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1.2 Storia dei Paesi Bassi<br />
1.2.1 Dalle divisioni <strong>in</strong>terne alla costruzione di una forte identità nazionale<br />
La storia dei Paesi Bassi è strettamente legata alla sua storia d’immigrazione. La prosperità e il<br />
benessere del Paese, soprattutto nel periodo dell’<strong>in</strong>dustrializzazione, sono stati una forte<br />
attrattiva per diversi flussi migratori. A determ<strong>in</strong>are la ricchezza del paese fu il successo delle<br />
ambizioni imperialiste. Nel corso del XVII secolo la supremazia olandese sui mari orientali<br />
cancellò la supremazia portoghese. Nel 1602 venne fondata una compagnia monopolistica<br />
olandese, la Verenigde Oost-Indische Compagnie (Voc), alla quale gli stati generali conferirono<br />
il monopolio del commercio a oriente del Capo di Buona Speranza f<strong>in</strong>o allo stretto di Magellano.<br />
Nell’Ambo<strong>in</strong>a, l’isola <strong>in</strong>donesiana dei chiodi di garofano, nel corso del XVII secolo si riuscì a<br />
convertire gli abitanti al calv<strong>in</strong>ismo, il che con il tempo fece di loro dei partner particolarmente<br />
affidabili degli olandesi e dopo la decolonizzazione li portò a rifugiarsi <strong>in</strong> <strong>Olanda</strong> come<br />
«Molucchesi del Sud». Anche <strong>in</strong> Nord America gli olandesi fondarono una colonia sulle rive del<br />
fiume Hudson. Nel 1614-15 si assicurarono il monopolio del commercio delle pelli <strong>in</strong> quel<br />
territorio che venne chiamato «Nuova <strong>Olanda</strong>». Per l’approvvigionamento delle proprie navi<br />
nella base allestita nel 1652 al Capo di Buona Speranza, la Compagnia delle Indie Orientali<br />
olandese aveva promosso l’<strong>in</strong>sediamento dei «Boeri» (contad<strong>in</strong>i) olandesi 60 . Nel 1830 gli<br />
olandesi <strong>in</strong>trodussero nelle colonie <strong>in</strong>donesiane un provvedimento detto «sistema culturale»<br />
(cultuurstelsel) 61 . Questo sistema salvò l’economia dell’<strong>Olanda</strong>, che nel 1830, era stata<br />
<strong>in</strong>debolita dalla separazione del più forte e <strong>in</strong>dustrializzato Belgio. Il passato coloniale ebbe delle<br />
conseguenze sul processo di immigrazione che dopo la decolonizzazione ha <strong>in</strong>teressato l’<strong>Olanda</strong><br />
<strong>in</strong> maniera sempre più prem<strong>in</strong>ente. Con la decolonizzazione, <strong>in</strong> particolare dopo l’<strong>in</strong>dipendenza<br />
dell’Indonesia del 1949 62 , l’<strong>Olanda</strong> diventò la meta di molti flussi migratori provenienti dalle sue<br />
ex-colonie. Questo non vuol dire che l’<strong>Olanda</strong> sia stata soltanto un paese di immigrazione, anche<br />
gli olandesi conobbero l’esperienza migratoria. Occorre tornare <strong>in</strong> dietro al 1880 quando<br />
l’Europa fu colpita da una grave crisi agricola causata dall’importazione del grano a basso costo<br />
dal Nord America. Per molti lavoratori olandesi l’alternativa per salvarsi dalla depressione fu<br />
spostarsi nei posti <strong>in</strong> cui l’espansione economica aveva causato la loro crisi. Dunque ci fu un<br />
volontario spostamento di olandesi soprattutto verso gli USA, il Canada, l’Argent<strong>in</strong>a e<br />
l’Australia. In <strong>Olanda</strong> venne istituito un comitato nazionale che <strong>in</strong>centivava e facilitava<br />
60 W. Re<strong>in</strong>hard, Storia del colonialismo, E<strong>in</strong>audi, Tor<strong>in</strong>o 2002.<br />
61 In pratica, secondo questo sistema i giavanesi che non disponevano di liquidi, potevano scegliere <strong>in</strong> luogo<br />
dell’imposta sui due qu<strong>in</strong>ti del reddito, di impiegare un qu<strong>in</strong>to del suo fondo e del proprio lavoro per colture da<br />
esportazione come la canna da zucchero, l’<strong>in</strong>daco, il tabacco, il caffè e il tè a beneficio del governo olandese, Ibid.,<br />
p. 203.<br />
62 Nel 1949 l’Indonesia venne proclamata Repubblica federale <strong>in</strong>dipendente, Ibid., p. 318.<br />
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