Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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Hanno portato il <strong>Piemonte</strong> nel mondo<br />
Celestina, Carla, Adriana Cristina, don Bartolomeo, Marco:<br />
sono i cinque emigrati dalla nostra regione che nel corso degli<br />
anni si sono distinti per la loro attività e che per i loro meriti in<br />
vari campi sono insigniti <strong>del</strong> premio internazionale “<strong>Piemonte</strong>se<br />
nel Mondo” edizione 2011. A sceglierli, nell’ottobre <strong>del</strong>lo<br />
scorso anno, è stata una commissione composta dagli assessori<br />
Massimo Giordano e Michele Coppola, dai consiglieri<br />
regionali Federico Gregorio e Roberto Tentoni e da Anna<br />
Ginanneschi, nominata dalla Consulta <strong>regionale</strong> <strong>del</strong>l’emigrazione.<br />
La cerimonia di consegna <strong>del</strong> riconoscimento è ospitata<br />
a Palazzo Lascaris, il 28 settembre, alla presenza dei vertici<br />
<strong>del</strong>le istituzioni regionali, dove sono state ricordate le motivazioni<br />
che hanno portato alla loro designazione.<br />
Celestina Fortina, missionaria laica,<br />
dal 1994 lavora in Senegal, dove<br />
ha collaborato alla costruzione di<br />
villaggi e di strutture a favore <strong>del</strong>la<br />
popolazione locale e ha ottenuto riconoscimenti<br />
“sul campo” da parte<br />
<strong>del</strong>le associazioni di volontariato e<br />
<strong>del</strong>la popolazione senegalese.<br />
Sempre per meriti in campo sociale è<br />
stata premiata Carla Merlone Squatrito,<br />
nata a Torino ma emigrata da<br />
giovane negli Stati Uniti, dove ha<br />
fondato Carla’s Pasta, che ora produce<br />
pasta per tutti gli States. Ha contribuito<br />
a diffondere la cucina italiana e<br />
piemontese anche door to door e la sua<br />
azienda di 100 dipendenti ha mantenuto<br />
una struttura familiare, conseguendo continui successi.<br />
Non ha però mai dimenticato le persone bisognose, alle quali<br />
devolve cibo e danaro non come pura opera di carità, ma<br />
per metodo e generosità innate.<br />
Per meriti in campo letterario è stata<br />
invece selezionata Adriana Cristina<br />
Crolla, nata a Santa Fe da genitori<br />
originari di Cressa (No) e di Cuneo,<br />
laureata in lettere e poi in lingua e<br />
letteratura italiana. È docente ordinario<br />
di letteratura italiana e francese<br />
presso la facoltà Umanista <strong>del</strong>l’Università<br />
di Santa Fe, dove promuove<br />
il recupero <strong>del</strong>la memoria degli emigrati piemontesi.<br />
Il settore artistico è quello in cui eccelle<br />
Marco Rosano, nato a Torino,<br />
residente in Belgio, pianista, organista,<br />
tastierista, compositore, arrangiatore<br />
e produttore. Le sue opere<br />
spaziano dalla musica classica alla<br />
moderna, che ha arrangiato per i<br />
maggiori compositori italiani e internazionali<br />
oltre che per il cinema, il<br />
teatro e la televisione, editando numerosi Cd. Il suo curriculum<br />
è costellato di premi e successi ottenuti in tutto il mondo.<br />
Infine, don Bartolomeo Bergese,<br />
nato a Fossano, dottore in filosofia<br />
e teologia biblica presso la Pontificia<br />
Università Urbaniana di Roma.<br />
È stato parroco di Beinette e Poggi<br />
San Siro, direttore <strong>del</strong> collegio<br />
“Casa <strong>del</strong>lo studente” di Ceva, professore<br />
di Filosofia e parroco <strong>del</strong>la<br />
parrocchia Santi patroni d’Italia a<br />
Roma. Ha poi iniziato a lavorare in Brasile come missionario,<br />
prima nella parrocchia di Nova Iguaçu e poi, da 13<br />
anni, a Pesqueira a favore <strong>del</strong>la popolazione locale mirando<br />
al suo sviluppo sociale e all’indipendenza economica.<br />
Da ventotto anni<br />
premia storie esemplari<br />
Il premio è stato istituito nel 1984 dall’associazione <strong>Piemonte</strong>si<br />
nel mondo per portare alla luce storie esemplari di emigrati piemontesi.<br />
Riconosciuto e regolamentato a livello istituzionale con<br />
la legge <strong>regionale</strong> 4 novembre 1992 n. 46 , è riservato a chi, fra i<br />
nostri emigrati, ha dato lustro alla terra d’origine.<br />
L’articolo 3 <strong>del</strong>la legge prevede infatti che “il riconoscimento venga<br />
attribuito a personalità con nascita o discendenza diretta da<br />
nati in <strong>Piemonte</strong> o a comunità o associazioni (di natura anche<br />
giuridica) operanti all’estero, che abbiano significativamente e in<br />
senso positivo magnificato con la loro attività il nome <strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong><br />
e i valori sociali, culturali e scientifici di cui la regione è<br />
portatrice”. Dal 1984 al 1992 l’associazione provvedeva alla consegna<br />
dei riconoscimenti durante le giornate <strong>del</strong>l’Emigrante <strong>Piemonte</strong>se.<br />
Dopo la promulgazione <strong>del</strong>la legge <strong>regionale</strong>, il premio<br />
è stato assegnato, dalla Regione <strong>Piemonte</strong>, nel 1994, nel 1996,<br />
nel 1999, nel 2003, nel 2006, nel 2008 e nel 2011.<br />
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