Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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N UMERO 3 2012<br />
OCCUPAZIONE E SVILUPPO I Mondo giovanile<br />
Una generazione “senza”...<br />
di Carlo Tagliani<br />
28<br />
L’<br />
hanno definita generazione “senza”.<br />
Senza prospettive certe, senza lavoro<br />
stabile retribuito, senza denaro sufficiente<br />
per rendersi autonoma dalla<br />
famiglia di origine per formarne<br />
eventualmente una propria. È l’identikit più ricorrente<br />
<strong>del</strong>le giovani generazioni, sempre più in bilico tra<br />
crisi economiche e incertezze esistenziali, sballottate<br />
tra il desiderio di una vita “normale” e l’incubo di<br />
un’esistenza troppo piatta... Un’istantanea condivisa<br />
a metà dal sociologo Franco Garelli, professore ordinario<br />
di Sociologia dei processi culturali all’Università<br />
di Torino, che osserva: “Il rischio dei giovani,<br />
oggi, è di essere forse un po’ troppo ripiegati su se<br />
stessi, senza un desiderio reale di contare nelle dinamiche<br />
pubbliche e politiche, poco inclini a far sentire<br />
la propria voce in termini di partecipazione”.<br />
Immersi in una realtà complessa<br />
La situazione socioeconomica - è inutile nasconderlo - è<br />
tutt’altro che rosea. La crisi che ha caratterizzato questi<br />
anni ha avuto forti ripercussioni sul mercato <strong>del</strong> lavoro,<br />
messo in discussione prassi e mo<strong>del</strong>li di sviluppo<br />
che si ritenevano acquisiti e costretto a scelte impopolari<br />
per contenere l’emergenza.<br />
“In questo quadro - sottolinea Garelli - i giovani rappresentano<br />
senza dubbio l’anello debole <strong>del</strong> sistema<br />
Franco Garelli<br />
professore ordinario di Sociologia dei<br />
processi culturali all’Università<br />
di Torino<br />
perché hanno meno garanzie,<br />
stentano a inserirsi nel mercato<br />
<strong>del</strong> lavoro e vedono ‘passare<br />
sopra le proprie teste’ molte<br />
risorse <strong>del</strong>lo stato destinate a<br />
una popolazione già integrata<br />
che diventa sempre più anziana. Cambiare mentalità<br />
e provare a inclinare l’asse degli investimenti in direzione<br />
<strong>del</strong>le nuove generazioni rappresenta un problema<br />
e una sfida che dovrebbe essere raccolta dalla<br />
società e dalla politica”.<br />
Preoccupazione dei giovani dovrebbe essere rivendicare<br />
un ruolo più attivo nel determinare la propria<br />
vita e la società in cui sono chiamati a costruire<br />
il proprio futuro.<br />
“Mi è parso un segno importante - continua Garelli -<br />
che il Governo abbia proposto di alzare le tasse per i<br />
giovani universitari fuoricorso perché è un modo per<br />
dire loro, in modo chiaro e netto: se vi prendete l’impegno<br />
di frequentare l’università dovete farlo con ritmi<br />
e tempi adeguati. Non è concepibile, infatti, che i