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Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte

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N UMERO 3<br />

2012<br />

PARI OPPORTUNITa I Papà a tempo pieno<br />

34<br />

le famiglie attraverso agevolazioni e la creazione<br />

di servizi. In questo caso l’iniziativa <strong>del</strong>la Regione<br />

<strong>Piemonte</strong> prevede un contributo aggiuntivo di 400<br />

euro mensili destinato ai<br />

lavoratori dipendenti <strong>del</strong><br />

settore privato che scelgono<br />

il congedo parentale<br />

entro il primo anno di vita<br />

<strong>del</strong> proprio figlio o figlia,<br />

come prevede il decreto legislativo<br />

<strong>del</strong> 2001 che offre<br />

agli uomini la possibilità di<br />

astenersi dal lavoro al posto<br />

<strong>del</strong>la madre lavoratrice.<br />

È un finanziamento aggiuntivo perché va<br />

a sommarsi all’indennità prevista dalla legge<br />

nazionale che riconosce ai genitori che scelgono<br />

il congedo il 30% <strong>del</strong> loro stipendio per un<br />

periodo di sei mesi. Si parla così di pari opportunità<br />

tra mamma e papà, per condividere<br />

meglio le responsabilità genitoriali e per dare<br />

ad entrambi la possibilità di passare più tempo<br />

insieme al nascituro. I papà che volessero<br />

aderire a questa iniziativa possono farlo fino al<br />

31 marzo 2013: dopo aver inoltrato domanda<br />

all’Inps per fruire <strong>del</strong> congedo parentale possono<br />

presentare domanda alla Regione <strong>Piemonte</strong><br />

per ottenere il contributo.<br />

Partono i nidi aziendali<br />

“Visto il successo riscontrato per il numero<br />

di adesioni - sottolinea l’assessore <strong>regionale</strong><br />

Giovanna Quaglia - il progetto è diventato<br />

quest’anno il simbolo tra le attività che l’Assessorato<br />

realizza a favore <strong>del</strong>le famiglie piemontesi,<br />

guardato con molta attenzione anche<br />

dalle altre Regioni. Ma non è la sola iniziativa<br />

messa in campo dal <strong>Piemonte</strong> nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

Pari opportunità. Oltre all’intervento per<br />

i padri, sono stati finanziati molti interventi<br />

rivolti alle imprese per la realizzazione di nidi<br />

aziendali, anche in ambito rurale, e per agevolare<br />

modalità flessibili di lavoro come telelavoro,<br />

job sharing, e per favorire l’aggiornamento<br />

continuo per le donne assenti dal lavoro. Sono<br />

inoltre state attivate misure rivolte a Comuni ed<br />

Enti pubblici e privati per il potenziamento <strong>del</strong>la<br />

rete dei servizi per la prima infanzia, e per<br />

favorire la banca <strong>del</strong> tempo. Un utilizzo di risorse<br />

che ammontano a circa 3 milioni di euro<br />

GRAZIE ALLE RISORSE DEL FONDO<br />

SOCIALE EUROPEO LA REGIONE HA<br />

REALIZZATO UN BANDO, CHE SI È CHIUSO<br />

A SETTEMBRE 2012, PER DIFFONDERE,<br />

CON MEZZI INNOVATIVI, LA CULTURA<br />

DELLE PARI OPPORTUNITÀ E DELLA NON<br />

DISCRIMINAZIONE NEL MONDO DEL<br />

LAVORO E DELLA SCUOLA.<br />

tra finanziamenti regionali, fondi statali ed europei”.<br />

Osservando le normative europee, l’Assessorato <strong>regionale</strong><br />

alle Pari opportunità ha messo in campo<br />

misure e azioni specifiche<br />

in materia di parità: impegnandosi<br />

a favore <strong>del</strong>le<br />

donne vittime di violenza<br />

sia per la loro tutela legale<br />

che per l’inserimento lavorativo;<br />

sostenendo l’imprenditoria<br />

femminile e il<br />

lavoro autonomo femminile,<br />

destinando un fondo di

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