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Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte

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N UMERO 3 2012<br />

AEROSPAZIALE I Dal biplano allo spazio<br />

Ricerca e industria<br />

volano insieme<br />

Il settore aerospaziale <strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong> è contraddistinto da una<br />

forte integrazione tra sistema <strong>del</strong>la ricerca scientifica e tessuto<br />

industriale. Dalle fabbriche torinesi proviene il 50% <strong>del</strong> volume<br />

abitabile <strong>del</strong>la Stazione spaziale internazionale e l’acqua (sia quella<br />

trattata secondo il protocollo russo sia quella certificata dagli<br />

standard Usa) destinata agli astronauti.<br />

Nel 2005, su impulso <strong>del</strong>la Regione <strong>Piemonte</strong>, è stato istituito<br />

il Comitato Distretto aerospaziale <strong>Piemonte</strong> insieme a Provincia,<br />

Città e Camera di commercio di Torino e le varie associazioni<br />

datoriali. Il Comitato, gestito da Finpiemonte, è il tavolo di coordinamento<br />

istituzionale sulle politiche <strong>del</strong> comparto (ricerca e<br />

innovazione, formazione, sviluppo <strong>del</strong>la catena di distribuzione,<br />

internazionalizzazione) che ha definito la piattaforma tecnologica<br />

<strong>regionale</strong> e le priorità di investimento <strong>del</strong>la Regione.<br />

A settembre, con i distretti di Lombardia, Lazio, Campania e <strong>Piemonte</strong><br />

è stato creato il metadistretto <strong>del</strong>l’aerospazio italiano, il<br />

primo metadistretto produttivo italiano.<br />

La Regione <strong>Piemonte</strong>, attraverso due fasi successive di finanziamenti<br />

dal 2007, ha investito 50 milioni di euro (Por Fesr<br />

2007/2013) per attivare – con il contributo dei privati - 100 milioni<br />

di euro d’investimenti in ricerca e sviluppo focalizzati su cinque<br />

linee di evoluzione tecnologica:<br />

1. Uav (Unmanned aerial vehicle) per scopi civili<br />

Sviluppo di sistemi e tecnologie per il volo senza pilota destinato<br />

ad applicazioni di monitoraggio dei territori a scopi civili. Record<br />

europeo il 30 settembre 2011: volo contemporaneo di tre Uav per<br />

la protezione civile da Cuneo/Levaldigi.<br />

2. Sviluppo di soluzione motoristiche eco-compatibili<br />

Studio di tecnologie destinate a ridurre l’impatto ambientale <strong>del</strong>la<br />

motoristica aeronautica in linea con gli obiettivi europei <strong>del</strong> 2020<br />

(nuovi materiali e architetture motore).<br />

3. More electric aircraft<br />

Sviluppo di sensori, attuatori, equipaggiamenti per sostituire gli<br />

elementi idraulico-meccanici con avanzati sistemi elettromeccanici<br />

per contenere il peso, migliorare l’affidabilità e le prestazioni.<br />

4. Tecnologie per l’esplorazione spaziale<br />

Studio multidisciplinare di soluzioni tecniche per l’atterraggio e<br />

l’esplorazione robotica <strong>del</strong>la Luna e di Marte nella prospettiva dei<br />

grandi programmi di esplorazione spaziale Esa e Nasa.<br />

5. Space debris management<br />

Sviluppo di tecnologie per la cattura e neutralizzazione dei rifiuti<br />

spaziali orbitanti pericolosi sia per le missioni e le infrastrutture<br />

spaziali sia per i potenziali impatti sulla superficie terrestre.<br />

Il futuro <strong>del</strong>l’aerospazio piemontese si gioca sulla capacità di fare<br />

squadra per competere in Europa e sui mercati globali. La Regione<br />

<strong>Piemonte</strong> ha lavorato per la creazione <strong>del</strong> metadistretto in<br />

armonia col recente bando <strong>del</strong> Miur per preparare la competizione<br />

sui fondi europei <strong>del</strong> programma comunitario Horizon 2020<br />

sull’innovazione tecnologica dei prossimi sette anni.<br />

Distribuzione geografica <strong>del</strong>le aziende piemontesi che hanno<br />

partecipato alla costruzione <strong>del</strong>lo stabilimento di Cameri<br />

Alessandria<br />

Cuneo<br />

Novara<br />

Torino<br />

Vercelli<br />

Verbano Cusio Ossola<br />

Questo stabilimento è in costruzione nell’area <strong>del</strong>l’aerobase<br />

di Cameri (No) dove è già presente il più importante<br />

centro di manutenzione per aeromobili militari<br />

d’Italia (vedi articolo a p. 52).<br />

Esclusi gli esemplari britannici, a Cameri saranno<br />

assemblati i velivoli italiani e olandesi e di eventuali<br />

altri clienti <strong>del</strong>l’area euromediterranea, oltre alla costruzione<br />

prevista di un migliaio di ali (produzione<br />

già in atto da parte di Alenia Aermacchi). Ci sarebbe<br />

poi il supporto manutentivo, logistico e di aggiornamento<br />

per una quarantina d’anni per gli F 35 presenti<br />

nell’area di competenza, compresi quelli <strong>del</strong>le forze<br />

aeree statunitensi: si stima alcune centinaia di velivoli.<br />

Il C 27J – qui con le insegne <strong>del</strong> Reparto Sperimentale di Volo<br />

<strong>del</strong>l’AM – vola anche per le forze aeree Usa<br />

nella pagina a lato, Typhoon <strong>del</strong>la Luftwaffe: la Germania è partner<br />

<strong>del</strong> programma Eurofighter che la Francia ha abbandonato nel 1985<br />

nel box, prototipo di Thales Alenia Space per la mobilità su superfici aliene<br />

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