Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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N UMERO 3<br />
2012<br />
A V V E N I M E N T I<br />
Stupinigi mostra i suoi tesori barocchi<br />
72<br />
È stata prorogata fino al 30 dicembre<br />
la mostra “Stupinigi Tempo Primo.<br />
Tesori ritrovati. Architettura. Decorazione.<br />
Arredi. I grandi interventi<br />
di restauro”.<br />
Un’occasione imperdibile per visitare<br />
la Palazzina di caccia, capolavoro<br />
<strong>del</strong> barocco concepito da Filippo<br />
Juvarra e proclamato patrimonio<br />
<strong>del</strong>l’umanità dall’Unesco, che per<br />
anni è stata chiusa al pubblico per la<br />
realizzazione di importanti lavori di restauro e di adeguamento<br />
funzionale.<br />
Voluta da Amedeo II come luogo di ritrovo e di festa in occasione<br />
<strong>del</strong>le grandi battute venatorie e divenuta una <strong>del</strong>le<br />
residenze estive preferite dalla famiglia reale, ora Stupinigi<br />
ha recuperato l’originaria bellezza e ha riaperto le porte<br />
per consentire la riscoperta di questa elegante dimora<br />
di campagna. Il nuovo percorso di visita prende avvio<br />
dalla Corte d’onore, dove sono stati ripristinati i parterres<br />
verdi tracciati sugli assi <strong>del</strong>le rotte di caccia. Nell’atrio si<br />
propone la storia mauriziana <strong>del</strong> luogo. Si prosegue nella<br />
Scuderia juvarriana, con il Cervo <strong>del</strong> Ladatte, ornamento<br />
originale <strong>del</strong>la cupola, e, alle pareti, i 12 medaglioni lignei<br />
con effigi tratte dalla geneaologia sabauda.<br />
Di qui si accede alla biblioteca alfieriana<br />
con primi arredi, alla Galleria<br />
<strong>del</strong> Levante, con i trofei <strong>del</strong> Collino,<br />
e alla Sala degli Scudieri, con le Cacce<br />
di corte <strong>del</strong> Cignaroli.<br />
Si fa quindi l’ingresso nel Salone<br />
centrale, affrescato dai fratelli Valeriani<br />
sul tema <strong>del</strong>le storie di Diana,<br />
dea <strong>del</strong>la caccia, con le splendide<br />
applique, i paracamini e il monumentale<br />
lampadario, fulcro <strong>del</strong>l’edificio,<br />
da cui si riparte l’intera sistemazione<br />
architettonica <strong>del</strong> territorio. La visita si conclude<br />
nell’Appartamento di Levante, detto dei Duchi di Chiablese,<br />
secondo un percorso cerimoniale che parte dall’atrio e<br />
dalla Camera di parata, attraversa salotti, camere da letto<br />
e studioli, per finire nella Camera da gioco.<br />
Tutte le sale, interamente restaurate nelle splendide decorazioni<br />
dipinte, con stucchi, tappezzerie originali in seta e<br />
in carta dipinta, espongono gli arredi e i mobili preziosissimi,<br />
opera dei grandi ebanisti piemontesi, quali Piffetti e<br />
Bonzanigo.<br />
La mostra è aperta tutti i giorni, a eccezione <strong>del</strong> martedì<br />
e <strong>del</strong> 25 dicembre, dalle 10 alle 18. Per il sabato e per i<br />
giorni festivi è necessaria la prenotazione.<br />
www.ordinemauriziano.it