Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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N UMERO 3<br />
2012<br />
G I A C I M E N T I C U L T U R A L I<br />
Per il tempio <strong>del</strong>la scienza<br />
un progetto di Giorgio Celli<br />
IL NUOVO ALLESTIMENTO DEL MUSEO REGIONALE DI SCIENZE<br />
NATURALI OSPITERÀ UNA COLLEZIONE PERMANENTE PENSATA<br />
DALL’ETOLOGO DA POCO SCOMPARSO<br />
di Daniela Roselli<br />
P<br />
er avvicinare ancora di più il pubblico<br />
alla realtà scientifica in modo originale<br />
e curioso, la Regione <strong>Piemonte</strong> e il Museo<br />
di Scienze Naturali hanno condiviso<br />
con l’etologo Giorgio Celli il progetto di un nuovo<br />
allestimento permanente, dedicato alle riflessioni<br />
più significative nell’ambito <strong>del</strong>le scienze naturali e<br />
<strong>del</strong>l’esplorazione <strong>del</strong>la natura nella sua straordinaria<br />
diversità. Lo scopo non è solo quello di attirare i visitatori<br />
ma anche di catturare l’emozione e l’interesse per<br />
un patrimonio che attraverso una nuova dimensione<br />
espositiva è ancor più valorizzato. Giorgio Celli, etologo,<br />
entomologo, scrittore e conduttore televisivo, nella<br />
sua lunga carriera ha affiancato alla cultura scientifica<br />
l’amore per gli animali, in particolare per i gatti, tanto<br />
da aver dichiarato di “esserne diventato più che un<br />
ammiratore un vero e proprio complice”.<br />
È sua l’idea di uno spazio dedicato alla natura nelle sue<br />
variegate e multiformi realtà, proprio come immaginava<br />
- nella prefazione di un suo famoso libro – che fosse<br />
il Paradiso “un luogo popolato di animali, perché non<br />
è immaginabile un Eden senza il canto degli uccelli, il<br />
garrire <strong>del</strong>le rondini, il belare <strong>del</strong>le caprette e l’apparire<br />
<strong>del</strong> buffo e curioso musetto di un coniglio”.<br />
La collezione che Celli ha pensato verrà allestita al<br />
piano terra negli spazi espositivi <strong>del</strong>la crociera - il<br />
cosiddetto “XVI Lotto” - con un percorso che si snoda<br />
in tre macroaree, con reperti d’epoca, postazioni<br />
interattive, angoli multimediali e scenografie che<br />
racconteranno il mondo naturale, la biodiversità e<br />
la salvaguardia degli ambienti.<br />
All’interno, la sala <strong>del</strong>l’”Arca”<br />
60<br />
nella pagina a lato, un particolare <strong>del</strong>le collezioni storiche