Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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N UMERO 3<br />
2012<br />
SICUREZZA SUL LAVORO I Ancora troppe le “morti bianche”<br />
i dati Inail c’è stato un decremento degli incidenti <strong>del</strong><br />
20% fra il 2006 e il 2010 con un ulteriore decrescita<br />
nel 2011. Nei primi tre mesi <strong>del</strong> 2012 sono 17 i lavoratori<br />
che, in <strong>Piemonte</strong>, hanno perso la vita. Dal 2006<br />
a oggi gli infortuni mortali sono scesi <strong>del</strong> 30%. I casi<br />
mortali sono passati dai 93 <strong>del</strong> 2006 ai 58 <strong>del</strong> 2010. Nel<br />
2011 sono state 63 le vittime, 12 in meno rispetto al<br />
2010, quando se ne registrarono 75. La provincia che<br />
ha fatto i maggiori passi avanti è quella di Verbania<br />
con un ottimo -31,4% degli incidenti e un altissimo<br />
-66,7% nelle morti bianche. Il fanalino di coda è rappresentato<br />
da Cuneo nell’incidentalità (-15,4%) e da<br />
Vercelli nella mortalità (100%, da 5 a 10 decessi). Nelle<br />
statistiche sui settori, la massima mortalità è in quel-<br />
40<br />
intervista<br />
Dottor Guariniello, a leggere le dichiarazioni <strong>del</strong> Parlamento<br />
e i dati sulla sicurezza sembrerebbe emergere un<br />
<strong>Piemonte</strong> “luci e ombre”.<br />
Da magistrato vivo una situazione molto particolare.<br />
Quando sono a Torino non sono per niente soddisfatto<br />
di quanto si sta facendo, poi quando viaggio per lavoro,<br />
mi rendo conto che noi siamo più avanti di molte<br />
altre regioni, e non mi riferisco solo al Sud Italia.<br />
Il nostro paese è differenziato da zona a zona, basta vedere<br />
come si sviluppa l’intervento <strong>del</strong>la magistratura.<br />
In alcune zone non ci sono processi, in altre si fanno<br />
ma con rammarico bisogna ammettere che c’è troppa<br />
lentezza e spesso interviene la prescrizione.<br />
Allora cosa si può fare?<br />
Raffaele Guariniello<br />
Sostituto procuratore<br />
“Servirebbe<br />
una procura<br />
unica sulla<br />
sicurezza”<br />
Bisogna far funzionare meglio gli organi di vigilanza.<br />
I direttori <strong>del</strong>le Asl pongono agli ispettori l’obiettivo<br />
di fare un gran numero di ispezioni. Quindi vengono<br />
effettuate ispezioni superficiali e non si va al cuore <strong>del</strong><br />
problema. Non si affrontano le criticità dei cantieri<br />
edili, bisogna indagare i veri motivi degli incidenti.<br />
Però l’Associazione Costruttori non ci sta a passare per<br />
la pecora nera...<br />
Non è questione di essere le pecore nere. Nei cantieri<br />
ci sono ancora troppi morti. Prendiamo ad esempio<br />
l’incidente al termovalorizzatore <strong>del</strong><br />
Gerbido, due morti a poca distanza<br />
di poco tempo, lavoratori di una piccola<br />
impresa. Chi sono i responsabili<br />
effettivi? Come mai un’impresa così<br />
piccola svolgeva compiti così <strong>del</strong>icati?<br />
La responsabilità è spesso dei<br />
committenti che prima di altri sono<br />
chiamati a fare un salto di qualità,<br />
soprattutto culturale.<br />
Dopo i rilievi <strong>del</strong>la Commissione di inchiesta<br />
parlamentare, l’assessore <strong>regionale</strong><br />
dice che il <strong>Piemonte</strong> non è stato a<br />
guardare. Si può fare di più?<br />
È prioritario dare input diversi ai direttori <strong>del</strong>le Asl<br />
e quindi agli ispettori. Monferino è persona eccezionale,<br />
dalle indubbie doti manageriali e abbiamo una<br />
proficua collaborazione. Bisogna cambiare qualcosa<br />
a livello nazionale. Ci sono 120 procure in Italia,<br />
molte sono piccole e non sono in condizioni di fare<br />
processi in materia. Io credo che bisognerebbe istituire<br />
una procura unica nazionale sulla sicurezza sul<br />
lavoro. Prendiamo ad esempio il provvedimento di<br />
soppressione dei piccoli tribunali, che mi vede molto<br />
d’accordo. Leggendo il decreto sono rimasto molto<br />
sorpreso per il fatto che al tribunale di Ivrea siano<br />
state aumentate le competenze. Ivrea ha tre sostituti<br />
procuratori, certo si potrà potenziare un po’ l’organico,<br />
ma non in maniera tale da fare un salto di qualità,<br />
non potrà avere un gruppo specializzato come<br />
Torino. Eppure adesso ha competenza su numerose<br />
realtà industriali: Settimo Torinese con lo stabilimento<br />
Pirelli, Cavagnolo che ci ha consentito di fare il<br />
processo Eternit, Caselle con l’aeroporto, Chivasso.<br />
Davvero non comprendo la logica, si prende un morto<br />
e lo si resuscita senza apparenti motivazioni. Penso<br />
che non sia questa la strada da percorrere. (fm)<br />
(foto di Pierangelo Vacchetto)