Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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Contro l’usura <strong>del</strong> tempo<br />
La collezione ha rischiato di andare perduta. Quando<br />
- nel 1995 - la Regione <strong>Piemonte</strong> ha acquistato<br />
Villa Laghi dalla famiglia Bonomi Bolchini di Milano,<br />
che l’aveva a propria volta comprata dai marchesi<br />
Medici <strong>del</strong> Vascello per farne una lussuosa riserva<br />
di caccia, l’imponente collezione occupava il salone<br />
d’onore <strong>del</strong>la villa. E lì è rimasta a lungo.<br />
Con il trascorrere <strong>del</strong> tempo i funzionari <strong>del</strong>la Regione<br />
si sono resi conto che le condizioni climatiche<br />
e, in particolare, la forte umidità all’interno <strong>del</strong>la<br />
villa rischiavano di compromettere per sempre l’integrità<br />
dei volumi. E così, grazie all’interessamento<br />
<strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> Parco naturale La Mandria e di<br />
alcuni guardiaparco, i libri sono stati inventariati e<br />
tazione da parte <strong>del</strong> pubblico”. E, nel luglio 2011,<br />
l’intera collezione è stata trasferita all’interno <strong>del</strong>la<br />
Biblioteca.<br />
Tra oggetti d’arte e testimonianze storiche<br />
Tra i pezzi più pregiati <strong>del</strong> Fondo Bonomi Bolchini<br />
spiccano, per il loro valore di “oggetti d’arte”,<br />
l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto stampato dal<br />
tipografo Antonio Zatta nel 1772 e la Gerusalemme<br />
liberata di Torquato Tasso edita da Antonio Groppo<br />
tra il 1760 e il 1761, entrambe riccamente illustrate<br />
da Pietro Antonio Novelli. Decisamente intrigante,<br />
inoltre, A General Synopsis of Birds, l’opera in sei volumi<br />
<strong>del</strong>l’ornitologo inglese John Latham che, pubblicata<br />
tra il 1781 e il 1785, raccoglie informazioni<br />
su tutti i volatili allora conosciuti ed è arricchita da<br />
numerose illustrazioni disegnate, incise e colorate<br />
a mano dall’autore. Dal punto di vista storico, invece,<br />
appaiono di particolare interesse le opere dei<br />
maggiori protagonisti <strong>del</strong> Risorgimento italiano,<br />
da Massimo d’Azeglio a Silvio Pellico, da Giuseppe<br />
Mazzini a Vincenzo Gioberti, pubblicate in gran<br />
parte tra il 1848 e il 1870.<br />
spostati in locali più idonei alla loro conservazione.<br />
In seguito all’autorizzazione <strong>del</strong>la Soprintendenza<br />
ai Beni librari, le direzioni Comunicazione istituzionale<br />
e Amministrazione e personale <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong><br />
<strong>regionale</strong> e la direzione Risorse umane e patrimonio<br />
<strong>del</strong>la Giunta hanno recentemente siglato un<br />
protocollo d’intesa che prevede la cessione d’uso<br />
<strong>del</strong> Fondo Bonomi Bolchini alla Biblioteca <strong>del</strong>la<br />
Regione affinché “ne garantisca la valorizzazione<br />
e la promozione, assicurandone la catalogazione,<br />
la tutela, la conservazione e la possibilità di consul-<br />
Un impegno che continua<br />
In poco più di un anno, la Biblioteca <strong>del</strong>la Regione<br />
<strong>Piemonte</strong> ha già provveduto a catalogare tutti i volumi<br />
stampati a partire dal 1830, a immetterli nel<br />
proprio catalogo (visitabile on-line all’indirizzo Internet<br />
http://crpiemonte.erasmo.it/Opac/Default.<br />
aspx), e a renderli disponibili per la consultazione.<br />
Nei prossimi mesi provvederà a catalogare i tomi<br />
più antichi e a digitalizzare alcune <strong>del</strong>le opere più<br />
significative stampate tra il XVI e il XIX per renderne<br />
più comoda e immediata la fruizione. La Biblioteca<br />
<strong>del</strong>la Regione <strong>Piemonte</strong>, che ha sede a Torino<br />
in via Confienza 14, è aperta al pubblico dal lunedì<br />
al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. n<br />
Ha collaborato la refernte <strong>del</strong>la Biblioteca <strong>del</strong>la Regione <strong>Piemonte</strong>, Marisa Rodafile<br />
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