Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
N UMERO 3<br />
2012<br />
E U R O P A<br />
Sviluppo e ambiente alpino<br />
gli obiettivi <strong>del</strong>la Macroregione<br />
La Macroregione alpina, un’area popolata da 70 milioni<br />
di abitanti e costituita da territori sviluppati e dotati<br />
di un tessuto imprenditoriale e di centri di innovazione<br />
di prim’ordine in Europa, ha compiuto il primo, fondamentale<br />
passo. Il 29 giugno, infatti, i presidenti <strong>del</strong>le<br />
Regioni alpine di Italia, Svizzera, Francia, Germania e<br />
Austria si sono incontrati a San Gallo, in Svizzera, per<br />
iniziare a definire un mo<strong>del</strong>lo di collaborazione inter<strong>regionale</strong><br />
e transnazionale permanente, per orientare<br />
le politiche regionali, nazionali ed europee di questa<br />
zona verso l’obiettivo di “uno sviluppo economico in un<br />
ambiente intatto”, come cita il documento <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
sottoscritto in quest’occasione. Sviluppo che si fonda<br />
su tre pilastri complessi, ma ugualmente fondamentali:<br />
innovazione e competitività, ambiente ed energia, accessibilità<br />
e trasporto.<br />
Roberto Cota, presidente <strong>del</strong>la Regione <strong>Piemonte</strong><br />
e presidente di turno <strong>del</strong>l’Euroregione alpina-mediterranea,<br />
non ha dubbi: “Si è trattato di una giornata<br />
storica. La votazione convinta e all’unanimità <strong>del</strong>la risoluzione<br />
da parte di tutte le Regioni aderenti al progetto<br />
apre uno scenario nuovo, cui il <strong>Piemonte</strong> guarda<br />
con grande interesse. Sono stati stabiliti i punti da cui<br />
partire per la strategia <strong>del</strong>la Macroregione alpina: lo<br />
scopo è quello di poter affrontare e risolvere insieme<br />
dei problemi comuni, per poter uscire da questa crisi e<br />
per avere nuove prospettive”. “Noi non possiamo pensare<br />
- prosegue Cota - che gli Stati nazionali rappresentino<br />
una camicia di forza, soprattutto in un periodo<br />
in cui si parla di globalizzazione e di Europa. Territori<br />
che hanno caratteristiche omogenee dai punti di vista<br />
socio-economico, <strong>del</strong>le esigenze concrete e <strong>del</strong>le vocazioni<br />
socio-produttive devono poter definire percorsi<br />
condivisi, parlando direttamente agli stati e all’Europa”.<br />
Un appoggio all’istanza è già venuto dal commissario<br />
europeo alle Politiche regionali, Johannes Hahn,<br />
che Cota ha incontrato il 10 luglio a Bruxelles: “Con<br />
il commissario Hahn, oltre che di Euroregione alpinamediterranea,<br />
abbiamo parlato di Macroregione alpina<br />
europea e devo dire che abbiamo ottenuto il suo sostegno.<br />
Questa è un’iniziativa che parte dal basso, non<br />
viene calata dall’alto dagli stati nazionali, ma sono i<br />
territori che insistono sull’arco alpino, specialmente le<br />
nostre Regioni <strong>del</strong> Nord, <strong>Piemonte</strong>, Lombardia e Veneto,<br />
che chiedono di poter lavorare insieme, nell’applicazione<br />
<strong>del</strong> principio <strong>del</strong>la sussidiarietà”. (ma)<br />
I presidenti <strong>del</strong>le Regioni alpine<br />
europee all’incontro di San Gallo<br />
66