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The Perfect Life 2009/2010 - TopSport

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APPUNTI<br />

di Marco Danieli<br />

Un sistema<br />

troppo precario<br />

Qualità ed entusiasmo come ricetta per riportare<br />

non solo l’abbigliamento sportivo ma l’intero sportsystem ai fasti del passato<br />

14<br />

In questo momento del mercato<br />

di indiscutibile difficoltà, troppo<br />

spesso ci si trova davanti a<br />

persone che non comprendono bene<br />

la situazione e che, di conseguenza,<br />

con poca lucidità affrontano il futuro<br />

alla giornata, rischiando di perdere di<br />

vista gli obiettivi più importanti.<br />

Purtroppo la situazione è<br />

generalizzata e interessa tutti gli<br />

attori della filiera: da una parte, le<br />

aziende impoveriscono sempre di<br />

più i prodotti, spinte ossessivamente<br />

alla massima ricerca del risparmio,<br />

in una logica di salvaguardia del<br />

proprio margine, al fine di far quadrare<br />

i bilanci e cercare di evitare pesanti<br />

passivi. Di contro, la distribuzione,<br />

seguendo la stessa logica, non attua<br />

piani a medio/lungo termine, anzi<br />

ordina sempre meno o comunque<br />

cerca di limitare quanto più possibile<br />

il loro rischio commerciale, cercando<br />

di scaricarlo per quanto possibile ai<br />

produttori.<br />

Ovviamente a risentire di questa<br />

evoluzione, o meglio, involuzione<br />

del mercato è il consumatore,<br />

sempre più disorientato, quasi<br />

costretto a rivolgersi a logiche di<br />

prezzo più che di funzione, affidabilità<br />

del marchio e qualità del prodotto.<br />

Complice di questo atteggiamento<br />

è sicuramente la minor disponibilità<br />

di spesa, ma sarebbe troppo facile<br />

liquidare così il discorso, con<br />

faciloneria e superficialità.<br />

Sta di fatto che questo insieme<br />

di atteggiamenti sta portando ad<br />

un inaridimento generale, a un<br />

livellamento verso il basso che ben<br />

poco ha a che vedere con il mondo<br />

dello sport cui eravamo abituati,<br />

assai più entusiasmante e anche<br />

bello da vedere, mondo che oggi<br />

sembra sempre più lontano, quasi<br />

un ricordo sbiadito. Questa spirale<br />

non virtuosa deve essere spezzata<br />

per evitare che il consumatore non<br />

riesca più a trovare gli stimoli per<br />

tornare a qualificare la sua domanda;<br />

innescando, in tal modo, una spirale<br />

virtuosa che porti il settore ad un<br />

livello più qualificato.<br />

Chi scrive non ha la ricetta per<br />

cambiare il mondo, ma con sana<br />

umiltà e un po’ di senso pratico si<br />

rende conto che qualcosa occorre<br />

pur fare. Inutile continuare a<br />

constatare con varie lamentazioni<br />

il puro e semplice stato delle cose.<br />

Bisogna, invece, rendersi conto che<br />

un cambiamento vi deve essere e che<br />

lo sportsystem non può – e non deve<br />

– diventare territorio ad appannaggio<br />

solo di pochi gruppi mondiali.<br />

Ritrovare entusiasmo, credere nel<br />

futuro si può, e si deve! Intendo<br />

un’azione veramente collettiva,<br />

che appartenga a tutti perché<br />

solo così, tutti assieme, facendo<br />

sistema, rimboccandosi le maniche e<br />

operando concordemente è possibile<br />

cercare di far fronte alla situazione<br />

nel migliore dei modi, con fiducia<br />

reciproca e nel futuro.<br />

Quale migliore soluzione se non<br />

quella della qualità? Qualità dei<br />

prodotti, dei rapporti con i nostri<br />

clienti e fornitori, con i consumatori<br />

finali. Gli stessi clienti devono ritrovare<br />

il gusto per le belle cose, di qualità,<br />

studiate e costruite ancora con<br />

passione pensando alle esigenze e alla<br />

funzione del consumatore stesso. Uno<br />

sforzo, quindi, nel cercare soluzioni,<br />

in termini di prodotto, che tengano<br />

conto delle richieste della clientela,<br />

del mutamento del consumatore, delle<br />

condizioni economiche in essere.<br />

La qualità deve però spiccare<br />

anche nei negozi: non solo strutture<br />

piacevoli e funzionali alla vendita<br />

del prodotto ma anche assortimento<br />

di prodotto, specializzazione e<br />

competenza nel servizio. Il punto<br />

vendita ha un ruolo fondamentale,<br />

non solo per i fatturati, ma anche per<br />

il recupero di un rapporto fiduciario<br />

con la clientela che sta alla base del<br />

mercato.<br />

Formazione e cortesia, conoscenza<br />

del prodotto, giusto assortimento e<br />

competenza sono elementi chiave<br />

per riavvicinare le persone al mondo<br />

dell’articolo sportivo. Solo lavorando<br />

tutti insieme, ad ogni passaggio<br />

della filiera, potremo rivivere quelle<br />

eccellenze e positività di un passato<br />

che può tornare ad essere il futuro.<br />

marco.danieli@topsport.it<br />

Nessun attore della filiera, oggi, attua piani a medio/lungo termine,<br />

cercando solo di limitare il più possibile ogni rischio commerciale

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