The Perfect Life 2009/2010 - TopSport
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SPECIALE BASKET UN UNIVERSO A PARTE<br />
>><br />
tà e, per questo, tende a scegliere<br />
sempre il meglio. In questo senso è<br />
importante non solo restare al passo<br />
coi tempi, ma cercare anche di<br />
precorrerli, investendo nella ricerca.”<br />
I cui frutti sono stati visibili già alle<br />
Olimpiadi di Pechino, in cui si sono<br />
viste scarpe quasi tecnologiche per<br />
le loro caratteristiche, come la Hyper<br />
Dunk 2008, capace di essere estremamente<br />
leggera (287 grammi di<br />
media di peso), ma allo stesso tempo<br />
ultraresistente alle sollecitazioni,<br />
prestazioni poi migliorate dal modello<br />
Hyper High, la famosa scarpa<br />
lanciata dall’asso NBA Kobe Bryant.<br />
L’ultima frontiera è tuttavia rappresentata<br />
dalla Fly Wire, ottenuta dallo<br />
studio dei materiali usati dalla NASA<br />
per gli astronauti e capace di avere<br />
una tenuta ottima e una leggerezza<br />
fuori dal comune. Ai giocatori piace,<br />
agli appassionati anche. E il prodotto,<br />
stando alla risposta dei consumatori,<br />
tira. A dimostrazione di come un<br />
approccio scientifico all’oggetto da<br />
commercializzare sia una strada che<br />
porti già nell’immediato buoni frutti.<br />
Così come, per calarsi nel modo<br />
giusto nel mercato del basket, sia<br />
necessario non sottovalutare il suo<br />
legame con il mondo della moda,<br />
perché oggi più che mai il basket è intimamente<br />
legato al costume. “Negli<br />
ultimi mesi – conferma infatti Giampaolo<br />
Lovato, general manager di<br />
Sportbox, distributore a livello nazionale<br />
del marchio And1 – si è registrata<br />
una tendenza fashion per la scarpa<br />
alta da basket, nel mid e nell’alto.<br />
Ora tutti si mettono a fare scarpe da<br />
basket o pseudo da basket, in uno<br />
stile un po’ rétro, un po’ vintage, non<br />
tecnico. Sebbene anche dal punto di<br />
vista tecnico il mercato delle scarpe<br />
Atmosfere lontane, campetti<br />
di periferia, play ground dove<br />
si respirano sudore e polvere<br />
e dove si indossano<br />
le canotte dei propri idoli.<br />
L’America chiama,<br />
l’Italia risponde,<br />
il mercato si adegua<br />
da basket sia interessante.” Un’ipotesi<br />
suffragata anche da Nicola Balbo<br />
di Nike: “Oggi stanno tornando prodotti<br />
heritage come le Dunk, le Blazer,<br />
le Taylor e le Converse, oltre alle<br />
prime Jordan”. I clienti amano quindi<br />
affrontare il presente e il futuro con<br />
la sicurezza delle emozioni regalate<br />
da prodotti che hanno fatto la storia<br />
nel passato, pur sapendo che oggi<br />
la forza attrattiva della pallacanestro<br />
non riguarda solo le calzature. Analizzando<br />
in modo completo questo<br />
fenomeno possiamo infatti parlare<br />
di un vero e proprio basket style, figlio<br />
di un merchandising fiorente che<br />
guarda inevitabilmente oltre Oceano.<br />
Atmosfere lontane, campetti di<br />
periferia, playground dove si respirano<br />
sudore e polvere e dove si indossano<br />
le canotte dei propri idoli.<br />
L’America chiama, l’Italia risponde. E<br />
il mercato, naturalmente, si adegua.<br />
Pantaloncini larghi e cappellini in<br />
segno di sfida, con il rumore metropolitano<br />
e la musica R’n’B e hip-hop<br />
sullo sfondo. Molto afro-americano,<br />
molto basket e soprattutto molto<br />
trendy. Il consumatore italiano lo sa<br />
e si muove di conseguenza, ricercando<br />
certi articoli invece di altri. Ecco<br />
allora che l’interesse ricadrà su quei<br />
marchi che hanno maggiore popolarità<br />
e che, come tali, sono un simbolo<br />
in cui identificarsi, per trovare quella<br />
che, sociologicamente parlando, è la<br />
propria collocazione all’interno della<br />
società. Soprattutto quando si ha a<br />
che fare con un target molto giovane<br />
come quello del mercato del basket,<br />
che comprende prevalentemente ragazzi<br />
dai quattordici fino ai ventottotrent’anni,<br />
con una maggiore presenza<br />
della prima fascia (dai quattordici<br />
ai diciotto anni), adolescenti che possono<br />
sognare su un campetto indossando<br />
le stesse scarpe con cui<br />
Kobe Bryant spopola in NBA. In tutto<br />
questo l’Italia che posizione ha? “Si-<br />
Il futuro è nelle scarpe<br />
Il punto di vista del distributore nazionale del marchi And1<br />
Passa il tempo e, con esso, anche le mode. Come capire in anticipo dove andrà<br />
il mercato del basket? Meglio affidarsi all’esperienza di chi lavora nel settore,<br />
per evitare brutte sorprese. “Il marchio And1 – afferma infatti Giampaolo<br />
Lovato, general manager di Sportbox, distributore nazionale del marchio<br />
And1 – è nato nel 1993 e noi abbiamo iniziato a distribuirlo alla fine del<br />
2000. Prima si lavorava nell’abbigliamento, poi si è deciso di puntare<br />
anche sulle scarpe. È stata una scelta felice, visto che, col passare<br />
del tempo, è stato proprio quello il mercato che ha<br />
tenuto maggiormente.” Nonostante anche il settore<br />
abbigliamento si sia mantenuto al passo coi<br />
tempi. “Oggi And1 è nell’abbigliamento da<br />
basket anche col marchio Under Armour,<br />
che produce maglie realizzate in modo da<br />
espellere meglio il sudore.”<br />
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