The Perfect Life 2009/2010 - TopSport

SPECIALE BASEBALL LA BASE È BUONA
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che si propone ai bambini dai 6 ai
9 anni. Ancora una volta, dunque,
l’attenzione ai più piccoli, che rappresentano
il domani, sia per il movimento
sia per il mercato che vi è
legato.
Le m o s s e d e lla Fe d e ra z i o n e
Se il movimento cresce – nel 2007
si è registrato l’incredibile aumento
del 40% dei tesserati – il merito va
alla FIBS, la Federazione Italiana
Baseball e Softball, che si sta muovendo
per creare interesse attorno a
questa disciplina, attraverso progetti
di marketing ed eventi importanti.
Tra questi ricordiamo i Mondiali di
Baseball, organizzati dal 9 al 27
settembre scorso e che, nella loro
fase finale disputata in alcune città
italiane, hanno coinvolto migliaia di
persone, tra atleti e pubblico, in un
happening organizzato in grande
stile. “Oltre ad essere presenti con
i nostri striscioni sul campo – ricorda
infatti Marco Landi, responsabile
marketing della FIBS – in ogni
partita abbiamo allestito dei punti
vendita in cui si potevano acquistare
i gadget dell’evento. È stato un
primo passo per cercare di creare
un business attorno al baseball, pur
sapendo che in Italia si fa fatica.
Come Federazione abbiamo infatti
lanciato una linea merchandising
per la IBL sul modello di quella della
Major League, con tanto di divise
e cappellini stile New York Yankees,
che oggi sono diventati anche un
simbolo del mondo street e fashion,
oltre che della musica rap. In più,
sempre come FIBS, abbiamo accordi
con alcune aziende che ci forniscono
il materiale.”
Come squadre nazionali tutto l’abbigliamento
sportivo da campo
viene fornito da Majestic, l’azienda
che fornisce anche la Major League
americana, mentre per il free time
esiste un accordo con Macron, che
è anche il produttore-fornitore, sia
per l’abbigliamento da campo, sia
per quello free time, delle squadre
della IBL. L’head-wear ufficiale è
invece New Era, che è il “copricapo”
di tutte le squadre nazionali
maschili e la visiera dell’Italia di >>
Trend positivo
I numeri dimostrano come il baseball sia un movimento
in crescita, anche quanto ad appeal sul pubblico
Il baseball ha iniziato a diffondersi in Italia circa sessant’anni fa. In questo periodo le
squadre si sono moltiplicate, così come è salita l’attenzione di pubblico e media nei
confronti di questa disciplina. Stando ai dati ufficiali forniti dalla FIBS, nel 2008 si
sono registrati ben 427 club di baseball e softball, con 791 team registrati (226 senior
e 375 under per il baseball, 80 senior e 110 under per il softball) per un totale di
26.349 membri registrati, di cui 23.213 giocatori/trici. Tra questi 6142 sono over 19,
2308 hanno tra i 16 e i 18 anni, 3718 tra i 13 e i 15, 5723 tra i 10 e i 12 e 5322 meno
di 9 anni. Da un’analisi immediata emerge quindi subito che i programmi scolastici
attuati dalla Little League hanno prodotto buoni frutti, dal momento che i numeri maggiori
sono in corrispondenza della fascia che va dalle scuole elementari alle scuole
medie. Un successo che va di pari passo col crescente interesse del pubblico, che nel
2008 ha toccato le 104.000 presenze, con una presenza media di 3600 spettatori
alle 7 partite della serie finale dell’IBL. In crescita anche la copertura dei media, a partire
dalla televisione, che nel 2008 ha trasmesso 19 dirette (in onda sul media partner
Rai Sport Più), per un totale di 42 ore e 15 minuti, a cui vanno aggiunte le oltre 60
ore delle gare trasmesse in differita. La media ascolti della regular season è stata di
10.300 telespettatori, superiore alla media del canale nell’orario di riferimento, mentre
le sette partite di finale hanno fatto registrare un ascolto medio di 14.000 unità,
con gara 6 (5 settembre 2008) che ha fatto registrare il nuovo record per il baseball
italiano – con 25.742 telespettatori di media e picchi di oltre 43.000. Trasmettendo
una sintesi di gara 5 tra
le 16.30 e le 17.21 del 4
settembre, infine, Raitre ha
fatto registrare una media
di 152.547 telespettatori.
I NUMERI IN ITALIA
427 i Clubs in Italia, tra baseball e softball
26.349 i membri registrati
23.213 i giocatori/giocatrici
Un classico stadio americano. Il baseball sembra un rito
sociale, più che uno sport: ritmi lenti, pause frequenti, ricchi
premi per il pubblico, distrazioni, socialità.
Cibo: ormai una regola non scritta, ciascuno spettatore
deve ingerire almeno 5mila calorie prima di lasciare
lo stadio. I tifosi avversari possono sedere a cinque metri
di distanza, e non scoppia nessuna rissa