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The Perfect Life 2009/2010 - TopSport

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LARGO AI GIOVANI<br />

>><br />

27% dei netizen italiani), nonostante<br />

la ricca e articolata offerta di contenuti<br />

culturali e di intrattenimento,<br />

specie tra la popolazione dei giovani<br />

e dei giovanissimi (il che, considerando<br />

l’età scolare, è indicativo).<br />

Chi sono dunque questi internauti,<br />

e come interagiscono? A dicembre<br />

2008, Audiweb segnalava che il<br />

58,3% della popolazione italiana tra<br />

gli 11 e i 74 anni accedeva al web<br />

da casa, dall’ufficio, dallo studio e da<br />

altri luoghi, senza dimenticare telefonini<br />

e smartphone.<br />

Di non minore importanza il profilo<br />

degli utenti: gli uomini precedono le<br />

donne di una decina di punti percentuali,<br />

e se la gran parte degli individui<br />

che utilizza internet ha una cultura<br />

medio-alta e una condizione professionale<br />

qualificata in età adulta, sono<br />

comunque i giovani e i giovanissimi i<br />

maggiori fruitori del mezzo multimediale.<br />

L’ambito sportivo risente<br />

del fatto che molti marchi<br />

sono già - di fatto -<br />

delle licenze. E il target<br />

4-9 anni è più attratto<br />

dai propri characters<br />

che dai marchi sportivi<br />

24<br />

Nella classifica delle categorie web<br />

più visitate rimangono al primo posto<br />

i motori di ricerca e i portali che<br />

offrono contenuti generalisti, ma<br />

avanzano esponenzialmente i social<br />

network, le community, i blog,<br />

luoghi virtuali deputati a tessere e<br />

mantenere i fili che legano le persone,<br />

facendo contestualmente circolare<br />

mode, tendenze, stili che arrivano<br />

così a collegare e ad accomunare<br />

centinaia di migliaia di persone. Specie<br />

tra i ragazzi che, si sa, sono facilmente<br />

influenzabili e tendenzialmente<br />

inclini a cercare modelli in figure da<br />

questi ritenute carismatiche, non per<br />

forza famose o di conclamata virtù.<br />

La stessa Nielsen dichiara che si manifestano<br />

meno news “calate dall’alto”,<br />

e quindi da organi istituzionali e<br />

informativi, aziende oppure opinion<br />

leader, quanto piuttosto si registra<br />

un aumento della informazione condivisa<br />

fra pari.
A dare un segnale indiscutibile<br />

di questa nuova forma di<br />

comunicazione e scambio di informazioni<br />

basta il dato di Facebook, social<br />

network per eccellenza, visitato alla<br />

fine del 2007 dal 2% dei netizen attivi<br />

italiani e ora arrivato al 45%. Si può<br />

dire che siamo di fronte a una lenta<br />

ma inesorabile rivoluzione culturale<br />

che, innescata dal cambio generazionale,<br />

dalla tecnologia e acuita dalla<br />

crisi economica, ha spinto le persone<br />

a utilizzare in maniera attiva la comunicazione.<br />

Le informazioni, prima monopolio<br />

di aziende e pubblicitari, oggi<br />

vola di bocca in bocca, o meglio, di<br />

monitor in monitor. Attraverso questo<br />

sistema, ci si confronta, si ricevono<br />

dati, esperienze vissute. Basta inserire<br />

in un blog o tra gli amici di Facebook<br />

una richiesta su un capo, una scarpa,<br />

un attrezzo e nel giro di poche ore<br />

scatta la corsa alla risposta, con note<br />

tecniche, dati, impressioni personali.<br />

Quasi una sorta di internet etiquette<br />

in cui si aiuta il navigante come un<br />

marinaio su un natante in panne in<br />

mezzo al mare. E se l’adulto ha un >><br />

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