The Perfect Life 2009/2010 - TopSport
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Usain Bolt vs Michael Schumacher<br />
Brett Favre ritorna per<br />
vincere il Superbowl<br />
RITORNI. Da molti è considerato il miglior<br />
quarterback di tutti i tempi, ha vinto per 3 volte<br />
il premio come miglior giocatore dell’anno,<br />
detiene la maggior parte dei record più<br />
importanti.<br />
A 40 anni appena compiuti, Brett Favre è<br />
il protagonista di un clamoroso ritorno sui<br />
campi da football americano nelle file dei<br />
Minnesota Vikings. L’obiettivo del giocatore,<br />
che in passato aveva già annunciato per ben<br />
due volte il proprio ritiro, salvo poi ripresentarsi<br />
puntualmente all’avvio del campionato, è<br />
portare la sua squadra alla<br />
vittoria finale, il prestigioso<br />
SuperBowl. Favre e i Vikings<br />
si sono legati per due stagioni:<br />
nelle tasche del giocatore<br />
finiranno ben 35 milioni di<br />
dollari, mentre la squadra di<br />
Minneapolis potrà contare non<br />
solo su un’attenzione mediatica<br />
senza precedenti, ma anche<br />
sulla classe indiscussa del<br />
quarterback che, nonostante<br />
l’età non più verde, ha già<br />
dimostrato di essere ancora<br />
tra i migliori.<br />
Cricket in protesta<br />
http://brettfavrereturn.org<br />
BUSINESS. Seguendo l’esempio di Andrew<br />
Flintoff, superstar della disciplina che ha<br />
deciso di non firmare più contratti preferendo<br />
ingaggi a gettone, sono sempre di più i<br />
giocatori che cercano guadagni maggiori<br />
in uno sport dove difficilmente si spuntano<br />
ingaggi superiori alle 25mila sterline annue.<br />
Il dibattito su ingaggi e professionismo non<br />
è nuovo nel mondo degli sport “minori” di<br />
origine anglosassone: già alcuni decenni fa si<br />
consumò la clamorosa frattura nel mondo del<br />
rugby, con il distacco di numerose franchigie<br />
australiane e scozzesi, in<br />
polemica con la federazione<br />
internazionale che rifiutava il<br />
professionismo, che andarono a<br />
costituire la nuova disciplina del<br />
Rugby a 13.<br />
La mossa di Flintoff, il<br />
primo giocatore di cricket<br />
ad impuntarsi su tematiche<br />
contrattuali, rischia ora di creare<br />
una frattura di proporzioni<br />
storiche su tutto il movimento,<br />
indebolendo il potere delle<br />
federazioni per il possibile<br />
innesco di un pericoloso effetto<br />
domino.<br />
http://bit.ly/contrattocricket<br />
Duello su due ruote<br />
Il grande campione olimpionico giamaicano<br />
cerca la velocità anche sul circuito automobilistico<br />
Usain Bolt è, semplicemente, l’uomo più veloce del mondo: campione<br />
olimpico sulla distanza dei 100 e 200 metri piani, oltre che della<br />
staffetta 4x100, ne detiene anche i record mondiali. Nato a Trelawny,<br />
municipio sulla costa nord della Giamaica, ad ogni apparizione riesce<br />
a stupire pubblico ed esperti esibendosi in performance sportive<br />
straordinarie.<br />
Il giovanissimo velocista (ha compiuto 23 anni nell’agosto scorso) si<br />
distingue non solo nella mera pratica sportiva, ma anche nella comunicazione:<br />
lo stile allegro e scanzonato, la disponibilità con i fan e le<br />
“scenette” che interpreta dopo ogni vittoria ne stanno decretando il<br />
successo anche a livello mediatico.<br />
Evidentemente non pago dei record che detiene, ora lancia una sfida<br />
che appare impossibile: lui, le sue gambe e le sue scarpette, contro<br />
nientemeno che un’automobile di Formula 1. E non una macchina<br />
qualsiasi, ma la più blasonata di tutte: la Ferrari.<br />
Bolt, infatti, nutre una passione viscerale per le automobili sportive,<br />
tanto da possederne diverse, tra cui una spyder del cavallino rampante.<br />
Ma il giovane caraibico non si accontenta di sfidare la casa<br />
automobilistica più famosa del mondo: vuole anche confrontarsi con<br />
il pilota più titolato di tutti i tempi, colui che da molti viene considerato<br />
uno dei più grandi di sempre: Michael Schumacher, il tedesco 7 volte<br />
campione del mondo, ritiratosi 3 anni fa e recentemente in predicato<br />
per un clamoroso ritorno alle competizioni in sostituzione dell’attuale<br />
pilota di Maranello Felipe Massa, infortunatosi in un brutto incidente<br />
in Ungheria.<br />
Alcuni opinionisti hanno immediatamente bollato la proposta come<br />
una mera operazione promozionale: il buon senso vuole troppo ampio<br />
il divario prestazionale tra l’uomo e la macchina per rendere il duello<br />
anche solo minimamente plausibile.<br />
Le cose, tuttavia, potrebbero stare diversamente: secondo Bolt, infatti,<br />
se si analizzano le prestazioni registrate nel corso delle sue gare,<br />
è possibile notare come la perfomance che il podista è in grado di<br />
esprimere grazie al suo fisico, non è così lontana da quella di una<br />
Formula 1, soprattutto su una distanza molto breve, come i 100 metri<br />
piani. L’atleta è, infatti, in grado di raggiungere dopo i primissimi metri<br />
ben 45 chilometri all’ora, sfiorando poi una media di 40km/h: nonostante<br />
gli oltre 800 cavalli del suo motore, un bolide da corsa non<br />
sembrerebbe essere troppo distante.<br />
Non solo una boutade, dunque, ma una sfida ragionata: anche questa<br />
volta il campione giamaicano sembra sicuro di sé, e addirittura fiducioso<br />
nella vittoria.<br />
D’altronde Usain Bolt ha già in numerose occasioni stravolto i pronostici<br />
della vigilia, demolendo con apparente naturalezza record che<br />
apparivano agli occhi dei più semplicemente imbattibili.<br />
La sfida è dunque lanciata: se il confronto avrà davvero luogo ci saranno<br />
davvero tutti gli in gradienti per mandare tutti i fan, tanto dell’<br />
atletica che dell’automobilismo, in visibilio.<br />
http://bit.ly/boltferrari<br />
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