BdN <strong>48</strong> - <strong>49</strong> (2007) Notiziario Secondo l’ArTicolo 10 1. “Sono beni culturali le cose immobili e mobili...che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”. Riportiamo come esempi: – la ceramica invetriata policroma, prodotta soprattutto in Sicilia nei secc. XI-XII (Tav. VII); 4) – i pannelli lignei del XII sec., lavorati in Sicilia 5) ; – i numerosi cofanetti e placchette in avorio, lavorati in Sicilia nei secc. XII-XIII; 6) – le stoffe ricamate, come il famoso piviale <strong>di</strong> Bonifacio VIII (Sicilia sec. XIII, Museo della Cattedrale <strong>di</strong> Anagni) (Fig. 2 e tav. VIII). 7) 2. Sono inoltre beni culturali: b) “gli archivi e i singoli documenti <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong>, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché <strong>di</strong> ogni altro ente ed istituto pubblico”: – l’archivio <strong>di</strong> Leone Caetani, oggi parte del fondo Caetani della Accademia Nazionale dei Lincei, con sua corrispondenza con Muh. ammad Farīd Kurd ‘Alī . 8) c) “le raccolte librarie...”: – il corano stampato in caratteri arabi a Venezia negli anni 1537-38, oggi nella Biblioteca dei Frati Minori <strong>di</strong> San Michele ad Isola, Venezia (Fig. 3); 9) – la collezione <strong>di</strong> manoscritti arabi <strong>di</strong> Eugenio Griffini, oggi nella Biblioteca Ambrosiana; 10) – la collezione <strong>di</strong> manoscritti islamici dell’Accademia dei Lincei. 11) 3. “Sono altresì beni culturali, quando sia intervenuta la <strong>di</strong>chiarazione prevista dall’articolo 13 ...” e) “le collezioni o serie <strong>di</strong> oggetti, a chiunque appartengano, che, per tra<strong>di</strong>zione, fama e particolari caratteristiche ambientali, rivestano come complesso un eccezionale interesse artistico o storico”: 4) Per non appesantire il testo, il cui scopo non è affatto quello <strong>di</strong> presentare qualche novità scientifica, bensì esclusivamente <strong>di</strong> portare ad una più ampia conoscenza del cospicuo patrimonio ‘nazionale’ <strong>di</strong> beni storici-artistici <strong>di</strong> fattura islamica o islamizzante ai fini <strong>di</strong> promuoverne una puntuale tutela, ci si limita alla segnalazione <strong>di</strong> qualche testo <strong>di</strong> base per gli interessati desiderosi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re l’argomento. Sulla storia e sulla cultura artistica araba: Gli Arabi in Italia. Cultura, contatti e tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> F. GABrieli, u. scerrATo (a cura <strong>di</strong>), Milano 1979, rimane un punto <strong>di</strong> partenza.Ve<strong>di</strong> inoltre U. scerrATo, Arte islamica a Napoli. Opere delle raccolte pubbliche napoletane, Napoli 1968; F. GABrieli (a cura <strong>di</strong>), Maometto in Europa, Arabi e Turchi in Occidente 622-1922, Milano 1982; e.J. GruBe (a cura <strong>di</strong>), Arte veneziana e arte islamica, Atti del primo simposio internazionale sull’arte veneziana e l’arte islamica, Venezia 9-12 <strong>di</strong>cembre 1986, Venezia 1989; A. cilArdo (a cura <strong>di</strong>), Presenza araba e islamica in Campania, Atti del Convegno (Napoli-Caserta 1989), Napoli 1992; G. curATolA (a cura <strong>di</strong>), Ere<strong>di</strong>tà dell’Islam. Arte Islamica in Italia, Venezia 1993; M.V. FonTAnA, L’influsso dell’arte islamica in Italia, ibid., pp. 455-<strong>49</strong>8; M.V. FonTAnA, The influence of Islamic art in Italy, in AION 55, 1995, pp. 296-319 con ampia bibliografia; Ch. BurneTT, A. conTA<strong>di</strong>ni, Islam and the Italian Renaissance, Warburg Institute Colloquio, 5, London 1999. Sull’architettura musulmana in Italia, che esula naturalmente dal nostro argomento e che presenta problematiche particolari, ve<strong>di</strong> la perspicace trattazione <strong>di</strong> E. GAl<strong>di</strong>eri, Sull’architettura islamica in Sicilia. Lamento <strong>di</strong> un architetto ignorante sopra una architettura inesistente, in Rivista degli Stu<strong>di</strong> Orientali, LXXIV, 2000, pp. 41-73. Di questo contributo si deve mettere qui in rilievo la notizia riportata in nota 57, p. 72, che l’autore abbia richiesto nell’ormai lontano 1991 dal Direttore Generale del Ministero per i BB.CC.AA. la creazione <strong>di</strong> una ‘Soprintendenza speciale alle antichità islamiche in Italia’. Sulla ceramica, cfr. in particolare: G. BerTi, l. TonGiorGi, I bacini ceramici me<strong>di</strong>evali delle chiese <strong>di</strong> Pisa, Quaderni <strong>di</strong> cultura materiale, 3, Roma 1981; M.V. FonTAnA, G. VenTrone VAssAllo (a cura <strong>di</strong>), La ceramica me<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> San Lorenzo Maggiore in Napoli, Atti del Convegno ‘La Ceramica me<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> San Lorenzo Maggiore in Napoli nel quadro della produzione dell’Italia centro-meri<strong>di</strong>onale e i suoi rapporti con la ceramica islamica’, Napoli, Basilica <strong>di</strong> San Lorenzo Maggiore 25-27 giugno 1980, Istituto Universitario Orientale, Dipartimento <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Asiatici, Series Minor XXI, 1984, voll. 1-2. 5) Cfr. il capitolo I legni in F. GABrieli, u. scerrATo (a cura <strong>di</strong>), op. cit., pp. 521-540. 6) Cfr. P.B. coTT, Siculo-Arabic ivories, in Princeton monographs in art and archaeology, Folio series, 3. Princeton 1939. 7) Cfr. la scheda <strong>di</strong> G. MAnnA, in G. curATolA 1993, op. cit., p. 204 ss. 8) Cfr. V. sAGAriA rossi, Il gusto bibliofilo <strong>di</strong> Leone Caetani e l’interesse per l’oriente <strong>di</strong> Federico Cesi: due lincei a confronto, in Biblioteca, Rivista <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> bibliografici, 1, pp. 156-175. 9) Cfr. A. nuoVo, Il Corano arabo ritrovato (Venezia, P. e A. Paganini, tra l’agosto 1537 e l’agosto 1538), in La Bibliofilia, LXXXIX, 1987, pp. 237-271. 10) Cfr. o. löFGren, r. TrAini, Catalogue of the Arabic manuscripts in the Biblioteca Ambrosiana, 3 voll., Milano 1975-1995; sui fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci arabi in generale, cfr. anche il saggio <strong>di</strong> r. TrAini, I fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> manoscritti arabi in Italia, in Gli stu<strong>di</strong> sul Vicino Oriente in Italia dal 1921 al 1970, II. L’Oriente islamico, Roma 1971, pp. 221-276. 11) Cfr. r. TrAini, I manoscritti arabi <strong>di</strong> recente accessione della Fondazione Caetani, Roma 1967; A. M. PieMonTese, I manoscritti persiani dell’Accademia Nazionale dei Lincei (Fon<strong>di</strong> Caetani e Corsini), Roma 1974. 206 http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it
BdN <strong>48</strong> - <strong>49</strong> (2007) Contributi critici Fig. 2 – Piviale <strong>di</strong> Bonifacio VIII, sec. XIII, Tesoro della Cattedrale <strong>di</strong> Anagni (da MAnn AnnA 1993, fig. 94, p. 204) – la collezione <strong>di</strong> oggetti islamici (manoscritti, altri beni librari, metalli tardo-islamici) <strong>di</strong> Leone Caetani, oggi parte della Fondazione Caetani, Accademia dei Lincei; 12) – l’armeria islamica della collezione Stibbert, Museo Stibbert <strong>di</strong> Firenze (Fig. 4). 13) 4. “Sono comprese tra le cose in<strong>di</strong>cate al comma 1 e al comma 3, lettera a)”: b) “le cose <strong>di</strong> interesse numismatico”: – la collezione <strong>di</strong> monete islamiche delle Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche del Castello Sforzesco; 14) – il monetiere islamico del Museo Nazionale d’Arte Orientale <strong>di</strong> Roma 15) – la collezione della Biblioteca Comunale <strong>di</strong> Palermo; 16) c) “i manoscritti, gli autografi, i carteggi, gli incunabili, nonché i libri, le stampe e le incisioni, con relative matrici, aventi carattere <strong>di</strong> rarità e <strong>di</strong> pregio”: – ve<strong>di</strong> 2 b) e c). d) “le carte geografiche e gli spartiti musicali aventi carattere <strong>di</strong> rarità e <strong>di</strong> pregio”: – l’atlante nautico Kitāb al-bahr . al-aswad wa’l-abyad . (libro del Mar Nero e del Mar Bianco) <strong>di</strong> Seyyed Nūh (XVII sec.) della Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna (Tav. IX). 17) 12) Cfr. G. <strong>di</strong> FluMeri VATielli, Metalli tardo-islamici nella Fondazione Caetani (Roma), in Rivista degli Stu<strong>di</strong> Orientali, LXX, 1996, pp. 303-352. 13) Cfr. H. russell roBinson (a cura <strong>di</strong>), Il Museo Stibbert a Firenze, I, Milano s.d. (ma 1973), pp. 11-20, 191-213. 14) 14 Cfr. in generale sulle monete, P. BAloG, La monetazione della Sicilia Araba e le sue imitazioni nell’Italia meri<strong>di</strong>onale, in F. GABrieli, u. scerrATo (a cura <strong>di</strong>), op. cit., pp. 611-628; sulla collezione milanese: c.o. cAsTiGlioni, Monete cufiche dell’I.R. Museo <strong>di</strong> Milano, Milano 1819. 15) Sulla collezione romana: s. BAl<strong>di</strong> de cAro (a cura <strong>di</strong>), Le Monete islamiche. Parte Prima, Museo Nazionale d’Arte Orienale “Giuseppe Tucci”, Documenti, La Collezione <strong>Numismatica</strong>, 1, Roma, 2008. 16) Cfr. F. sAPio ViTrAno, Il nummarium islamico e normanno della Biblioteca Comunale <strong>di</strong> Palermo, Palermo 1975. 17) Cfr. H.J. KisslinG, Der See-Atlas des Sejjid Nū h, Beiträge zur Kenntnis Südosteuropas und des Nahen Orients, 1, München 1966; M. BernAr<strong>di</strong>ni, in G. curATolA 1993, op. cit., scheda 264, pp. 409-410. 207 http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it