Bollettino di Numismatica n. 48-49 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>48</strong> - <strong>49</strong> (2007)<br />
Notiziario<br />
patrimonio culturale <strong>di</strong> un paese straniero. L’appartenenza dell’opera <strong>di</strong> un artista straniero ad un patrimonio<br />
nazionale può <strong>di</strong>pendere o dalla lavorazione dell’opera stessa in territorio nazionale oppure dalla legittima<br />
acquisizione. Per fare qualche esempio relativo al nostro ambito culturale:<br />
– le opere del metallista Mahmūd . al-Kurdī, che firma in caratteri arabi nonché latini, 34) che fanno parte dei<br />
metalli cosiddetti veneto-saraceni;<br />
oppure, sull’altro versante:<br />
– le sei lampade <strong>di</strong> vetro <strong>di</strong> fattura veneziana commissionate dagli ottomani nel sec. XVI, che ora si trovano<br />
nel palazzo Topkapi in Istanbul. 35)<br />
L’uso del termine ‘territorio’ da parte della legislazione è principalmente da intendere come criterio <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduazione dell’oggetto entro un ambito culturale nazionale. Importante è dunque che l’opera <strong>di</strong> provenienza<br />
straniera entri e svolga una funzione in un ambiente circoscritto al territorio del paese in questione.<br />
Fondamentale dunque non è tanto la presenza, la quale può essere anche del tutto occasionale, dei beni nel<br />
territorio nazionale, ma piuttosto il fatto che l’oggetto abbia poi svolto oppure svolga ancora una funzione<br />
nella formazione dell’ambiente culturale del paese, nel cui territorio si trova. 36) Come possibili funzioni dei<br />
beni musulmani possiamo citare brevemente:<br />
– merci <strong>di</strong> scambio e commercio;<br />
– doni per motivi economici e politici;<br />
– oggetti per abbellire e nobiliare artisticamente interni ed esterni;<br />
– oggetti che abbiano servito o servano al progre<strong>di</strong>re della cultura e della scienza;<br />
– oggetti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o;<br />
– modelli per lo sviluppo e la formazione dell’arte e dell’industria;<br />
– opere che nella società multiculturale d’oggi possano servire come punto <strong>di</strong> riferimento per le comunità <br />
extracomunitarie e come strumento <strong>di</strong> comprensione ai fini <strong>di</strong> una maggiore tolleranza reciproca.<br />
Abbiamo detto che l’appartenenza dell’opera <strong>di</strong> un’artista straniero ad un patrimonio nazionale può<br />
<strong>di</strong>pendere anche dalla legittima acquisizione, secondo quanto richiesto dalla convenzione dell’UNESCO.<br />
Ci possiamo a questo punto domandare come si debba considerare il caso <strong>di</strong> una eventuale acquisizione<br />
illegittima.<br />
Ci sono casi frequenti <strong>di</strong> opere introdotte illegittimamente (o secondo modalità che oggigiorno riterremmo<br />
illegittime, per esempio come bottino <strong>di</strong> guerra) 37) che siano rimaste poi nel paese per un certo tempo.<br />
Tale periodo può risultare sufficiente a farle ritenere inserite nel contesto culturale del paese in cui siano state<br />
introdotte. Pren<strong>di</strong>amo come esempio:<br />
– il celebre grifone <strong>di</strong> Pisa, opera probabilmente spagnola dell’XI-XII secolo, giunto a Pisa come bottino <strong>di</strong><br />
guerra ottenuto in una delle tante battaglie combattute dai Pisani contro i musulmani. Posto poi sulla sommità<br />
del tetto della navata centrale della cattedrale, grazie a tale collocazione è <strong>di</strong>venuto un elemento caratteristico<br />
ed inseparabile <strong>di</strong> quest’architettura (ora si trova per motivi conservativi nel Museo dell’Opera del<br />
Duomo), nonché oggetto <strong>di</strong> cronaca (menzionato nelle Istorie Pisane) e tema <strong>di</strong> trattazioni.<br />
34)<br />
Le opere del metallista sono elencate da L. A. MAy e r , Islamic Metalworkers and their Works, Geneva 1959, pp. 56-58; ve<strong>di</strong> inoltre: S. Auld,<br />
Master Mahmud: Objects Fit for a prince, in GruBe 1989, op. cit., pp. 185-201.<br />
35)<br />
Cfr. S. cArBoni, Oggetti decorati a smalto <strong>di</strong> influsso islamico nella vetraria muranese: tecnica e forma, in GruBe 1989, op. cit., p. 151 s.<br />
(figg. 8-9).<br />
36)<br />
Cfr. T. AliBrAn<strong>di</strong> e P. Ferri, op. cit., p. 37.<br />
37)<br />
Non tutti i paesi (quali p.e. gli Stati Uniti ed Inghilterra) hanno sottoscritto il Secondo Protocollo della Convenzione <strong>di</strong> den Hague, The<br />
Convention for the Protection of Cultural Property in the Event of Armed Conflict.<br />
216<br />
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