Bollettino di Numismatica n. 48-49 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>48</strong> - <strong>49</strong> (2007)<br />
Notiziario<br />
fatta da Ferrante I a luogotenente del Consiglio Provinciale d’Otranto, che aveva sede a Lecce (Cat. n. 18);<br />
un’altra ricorda la nomina a principe <strong>di</strong> Taranto e l’ingresso a Lecce (Cat. n. 19).<br />
Altre medaglie ricordano personaggi collegati ad Alfonso IV e ai suoi <strong>di</strong>scendenti, inclusi i <strong>di</strong>scendenti<br />
minori <strong>di</strong> Alfonso IV che acquisirono il cognome Aragona e quelli che ruotavano intorno alla sua corte (Cat.<br />
nn.24-92): Beatrice d’Aragona (1457-1508); Eleonora d’Aragona (1450-1<strong>49</strong>3); Isabella d’Aragona (1470-1524);<br />
Maria d’Aragona (1503-1568); Giovanni d’Aragona (1457-1528); Martino d’Aragona (1525-1581); Ferrante<br />
d’Aragona (1478-1577); Carlo d’Aragona (?-1599); Andrea Matteo d’Acquaviva (1457-1528); Inigo de Avalos<br />
(?-1<strong>48</strong>4); Andrea Barbozza (?-1<strong>48</strong>0); Marino Caracciolo (?-1467); Andrea Carafa (c. 1455-1526); Jaume<br />
Casanova (1435-c.1504); Federico da Montefeltro (1422-1<strong>48</strong>2); Joan de Palomar (s. XV); Giovanni Pontano<br />
(c. 1422-1502); Jacopo Sannazaro (1455-1530); Skandërberg o Jor<strong>di</strong> Castriot (1405-1468).<br />
Tra i personaggi della famiglia Borgia (de Borja), Alfonso Borgia, poi <strong>di</strong>venuto papa Callisto III<br />
(1370-1458); Roderico Borgia, poi papa Alessandro VI (1431-1503); Lucrezia Borgia (1<strong>48</strong>0-1519); Gaspare<br />
Borgia (?-1556); San Francesco Borgia (1510-1572).<br />
Particolare interesse rivestono le medaglie coniate in occasione <strong>di</strong> eventi specifici <strong>di</strong> città come Napoli<br />
e altre della Sicilia, nelle cui tipologie viene rappresentata, sia pur in<strong>di</strong>rettamente, la collettività citta<strong>di</strong>na con<br />
le sue problematiche, più o meno funeste: la Liberazione <strong>di</strong> Messina del 1566 (Cat. n. 88) o quella per San<br />
Tommaso d’Aquino del 1604 (Cat. n. 93), coniata su iniziativa dei napoletani per l’intercessione del santo<br />
protettore <strong>di</strong> Napoli, a seguito <strong>di</strong> una grave epidemia manifestatasi nel 1600. Questa storia metallica ‘minore’,<br />
per così <strong>di</strong>re, acquista particolare valore in un periodo in cui hanno il sopravvento tipologie più auliche o anche<br />
quelle riferite ai maggiori regnanti europei, come il francese Luigi XIV (Cat. nn. 98-126; 128-137) o quello<br />
spagnolo come Filippo V, (Cat. nn.140-144), o anche ai personaggi più in vista della loro corte.<br />
Nel periodo 1652-1705 alcune medaglie francesi si riferiscono allo scenario italiano, e in particolare alla<br />
Sicilia: conquista francese <strong>di</strong> Messina, 1675 (Cat. n. 121); o quella con leggenda Alimenta Messanae (Cat.<br />
n. 120). Altre alludono alla vittoria sulla flotta spagnola vicino a Palermo nel 1676 (Cat. nn.121-124); o al<br />
recupero <strong>di</strong> Messina da parte dei Francesi (Cat. n. 127); al terremoto della Sicilia del 9-10 gennaio 1693 che<br />
causò centomila vittime a Siracusa, Augusta, Catania e Messina (Cat. n. 130). Nel gruppo <strong>di</strong> sei medaglie<br />
riferite alla Sicilia e a Napoli coniate tra il 1701 e il 1707, alcune alludono a Filippo V, altre alla rivolta dei<br />
napoletani (Cat. nn.140-144); un’altra, coniata nel 1755, commemora il pittore Luca Giordano (Cat. n. 145),<br />
vissuto tra il 1634 e il 1705 e che soggiornò anche alla corte <strong>di</strong> Carlo II.<br />
Il Catalogo è completato dagli In<strong>di</strong>ci dei nomi (esclusi quelli degli artisti e delle <strong>di</strong>tte produttrici, inseriti<br />
nel Glossario); dei luoghi; delle istituzioni, <strong>di</strong> enti e imprese; dei soggetti.<br />
Infine, qualche parola sulla definizione <strong>di</strong> medaglie ‘commemorative’, o ‘occasionali’, che evidenzia lo<br />
stretto rapporto delle medaglie selezionate con un preciso contesto cronologico, storico o culturale e che va a<br />
rafforzarne il valore <strong>di</strong> testimonianza privilegiata per una ricostruzione della storia culturale dei paesi catalani.<br />
Il comune denominatore <strong>di</strong> quest’opera è infatti che le medaglie commemorative sono appunto le uniche “che<br />
fanno riferimento a un fatto concreto”.<br />
In questo caso però, tale definizione, che tra<strong>di</strong>zionalmente rimanda alla funzione stessa della medaglia<br />
intesa come in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> memoria o <strong>di</strong> memorie, non sempre rispecchia rigorosamente la complessità della<br />
stratificazione storica né, <strong>di</strong> riflesso, la totalità delle tipologie inserite nel Catalogo. Proprio per evitare i rischi<br />
<strong>di</strong> definizioni fuorvianti e generiche, l’A. opportunamente elenca nell’Introduzione le tipologie escluse dal<br />
Catalogo: medaglie religiose devozionali, medaglie e decorazioni militari, gettoni propagan<strong>di</strong>stici o associativi,<br />
medaglie straniere de<strong>di</strong>cate a personaggi catalani. Tuttavia, non sempre questa classificazione può essere<br />
rigidamente applicata alle varie tipologie rappresentate nel Catalogo. Il termine ‘commemorative’ non è sod<br />
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