www.isiciliani.itI NoMuos di NiscemiContro lesuperarmie i mafiosiA <strong>giugno</strong> la carovanaantimafie si è fermataa Niscemi, nel cuoredella Sicilia...di Sara SpartàE’ mezzanotte in Piazza VittorioEmanuele a Niscemi. Il tocco decisodel grande orologio della Chiesa Madresegna la fine di una giornata importante,lontano dai riflettori, a telecamerespente una decina di ragazzi èseduta per terra e stringendosi forte lemani intona un coro che canta di “ terrelibere”. Sono i ragazzi del No MuosNiscemi, sono loro la vera carovanaantimafia.Raccontare una giornata dal suo epilogoforse è poco convenzionale, ma rendea dare l’idea vera delle cose, di quelloche resta, di chi resta e soprattutto di chiprosegue, instancabile. 4 Giugno <strong>2012</strong> laXV Carovana Internazionale Antimafiepassa da Niscemi e ha un taglio ben preciso,si schiera contro ogni forma di oppressionemafiosa, contro la militarizzazionecoatta del territorio che parte dallaSicilia e investe tutta l’Italia ed infine sioppone all’installazione del Muos, unoschifoso aggeggio della marina militarestatunitense che umilia fortemente la dignitàe l’integrità di un intero popolo e,con questa, di un intero Paese.I discorsi e le parole che si consumanotra le mura di questa piazza sono piene dirabbia, di sdegno, di solitudine. Destinatia rimanere anonimi in un Paese che nonha saputo ascoltarli e dare loro voce.Vincenzo, Elvira, Andrea proprio non cistanno e restano a parlare per ore, discutere,urlare, gesticolare, sospirare: “Finchéstarò qui e avrò voce io ci sarò e nonmi piegherò mai di fronte a nessuno… ela rassegnazione? Ormai non conoscopiù neppure la parola.”Nato quasi per caso...È come se questa giornata, questa seratanon volesse finire, non dovesse finirepiù. Come questo movimento No Muosche è nato quasi per sbaglio tra unachiacchiera e l’altra di fronte a un caffèin cui ci si raccontava di essere stanchi dianni di oppressione mafiosa, di logichedi potere, del raccomandato di turno cheentrava nella pubblica amministrazione,della poca trasparenza nelle istituzioni,della gente ormai sfiduciata e tra tuttequeste cose del Muos, perché come senon bastasse ci si mettevano pure gliamericani a complicare le cose.Col megafono della parrocchiaIl Movimento No Muos nasce, o rinasce,mettiamola così, nel 2011 verso lecinque di un caldo pomeriggio niscemesedi fine Agosto nella Biblioteca Comunalee da quel momento non si è più fermato.Ha attraversato le strade cittadine conun megafono preso in prestito da unaparrocchia e ha organizzato mobilitazioni,dibattiti, sit-in, campeggi, banchetti emanifestazioni. Ha scomodato qualchepoltrona di quel Palazzo Comunale che siera ormai abituato al rassicurante climadell’indifferenza, ha posto domande, pretesorisposte.Nel silenzio di tutto questo ha fischiatosotto palazzo dei Normanni a Palermo alpresidente della Regione, perché “vabene tutto Signor Presidente, ma questoproprio no, ora basta!”Ha raggiunto le piazze di tanti paesidella Sicilia dove oggi si sono costituitiComitati attivi e propositivi che stimolanoe incoraggiano questa lotta, che continua.Ecco perché la Carovana Antimafieè passata da Niscemi. Per fare in modoche l’opinione pubblica mettesse bene gliocchiali e si interessasse ad un problemala cui entità è inversamente proporzionaleall’informazione data sullo stesso.Per dire che non è possibile che accadatutto questo in un Paese che si dice liberoe democratico. In Italia il caso Muos vienetaciuto, occultato e nel migliore deicasi sottovalutato.“Ma che Paese è questo?”Qui la gente si chiede dove sia finita lalegge, la giustizia, l’informazione, il rispettodei più elementari diritti umani:“Perché qui no e in Veneto o in Val diSusa si? Perché. Cosa cambia? Cosa cidivide dal resto del mondo? Forsel’omertà e le mazzette che qualcuno si èintascato fino a Roma affinché niente sisapesse. Quando il Muos verrà completatoforse ne parleranno, ma ormai saràtroppo tardi. Ma che Paese è questo?”.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 34
www.isiciliani.it“Una riserva protetta con migliaiadi piante e animali diversicon querce secolari e la sugherapiù antica di tutto il Mediterraneo:e sono venuti a inquinaree a distruggere tuttoproprio qui”In Contrada Ulmo, la Sughereta di Niscemiè una Riserva Naturale Protettache ospita migliaia di esemplari diversi erari di flora e fauna, particolare per lapresenza di querce ultrasecolari tra cui lasughera più antica di tutto il Mediterraneo.Un paesaggio ed un clima unici chevengono giorno per giorno deturpati e rubatialla gente, ai bambini, alle loroescursioni al bosco. Continue le riperimetrazionidi questa area che oggi sivede soffocata a soli due passi dalla baseamericana da antenne di ogni sorta chedegradano l’ambiente circostanterendendolo fatiscente.Fra il verde e le colline sventrateQui, immersa tra il verde e le collinesventrate dalle nuove costruzioni, lacarovana è stata accompagnata da volticome Oliviero Beha, Antonio Mazzeo,Riccardo Orioles e molti altri esponentidi diversi enti ed associazioni.Nella speranza che le parole spese inquesta giornata non rimangano bloccatealla mezzanotte di quell’orologio, ma cheproseguano nei giorni seguenti, settimanee mesi, formando coscienze e portandonuova linfa a questa lotta.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 35