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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.it“Garantivanoprotezione,ma non solo”Detto fatto, Pavone prende in mano leredini dell’azienda, da referente ne divental’amministratore e a fine settembre2008 viene siglato l’accordo con la PeregoStrade srl che trasferirà, da lì a poco,tutti i centocinquanta dipendenti allanuova società: la Perego General Contractor.“Il ritorno dei calabresi a Milano”“In questo periodo di crisi aziendaledel nostro territorio finalmente una buonanotizia”, commentava martedì 30 settembre2008 Casate Online, giornale webdi Lecco, all’indomani dall’accordo. Inrealtà lo scenario era tutt’altro che positivo,anche per i dipendenti stessi. “MauroBontempelli – commercialista titolare diuno studio milanese di consulenza amministrativa,fiscale e tributaria, è stato inpolitica come presidente del Consiglio diZona 7 a Milano, ndr – nel giro di settembree ottobre ha messo ordine nellesocietà.E ad ottobre, finite le vacanze con il ritornodei calabresi a Milano, incontroStrangio e gli parlo della Perego. Strangiomi disse: "Andrea ricordati io sonofelice che tu ti sei sistemato, ma io sonosenza lavoro e disponibile a fare lavori dicarpenteria". Perego mi diceva sempre:"Pensa, quando do il lavoro ai calabresinessuno mi fa dispetti ai cantieri e nessunomi incendia i mezzi". Ho pensato cheStrangio facesse al caso suo”.A quel punto Pavone gli suggerisce dipresentarsi come imprenditore della SADBuilding, e fra Ivano Perego e SalvatoreStrangio nasce un rapporto di collaborazione.Secondo gli inquirenti quella siglastarebbe per Salvatore-Andrea-Domenico:ma in aula Pavone nega.Sta di fatto che nel giro di pochi mesinell’azienda di Ivano Perego vengono assuntemolte conoscenze di SalvatoreStrangio legate alle ‘ndrine del territorio,e per l’azienda, completamente assorbitadalle forze illegali, comincia il declino.Come il fattorino, quel Simone che “inquel periodo cascò un po’ come il caciosui maccheroni, ma non sapevo che eraappena stato scarcerato per traffico distupefacenti”. Fra i nuovi c’erano anchemillantatori che si vantavano di competenzeche non avevano. A partire daStrangio stesso, il carpentiere che, impadronitosidell’azienda, si faceva passareper geometra.“Acquistare per conto delle 'ndrine”Ad un certo punto i suoi rapporti conPavone si incrinano. Dopo aver pavimentatouna grossa superficie, alla primaescursione termica saltano tutte le mattonelle:tanto basta per creare il primo attrito.“Quando scopriamo che Strangionon era così bravo come millantava diessere, lui lascia la carpenteria e ci proponela fornitura di mezzi per il movimentoterra. Guarda caso Perego stavacercando un fornitore per i macchinaridel cantiere e nasce questa nuova collaborazione:invece che la carpenteria i camion”.Salvatore Strangio, capo della locale diSeregno. Una personalità difficile dacontrollare all’interno di un’azienda, tantoche finì per essere lui a stesso gestirel’intera attività di una delle maggiori societàoperanti in Lombardia nel movimentoterra.Secondo la DDA era riuscito ad acquisireper conto della ‘ndrangheta, in particolaredelle ‘ndrine di Platì e Natile diCareri, gestione e controllo delle attivitàeconomiche della Perego Strade Srl, divenutapoi Perego General Contractor,conseguendo ingiusti vantaggi patrimonialiquale titolare della SAD BuildingSrl.Pavone spiega che fino al 2009 IvanoPerego appalta alla SAD di Strangio tuttii lavori del movimento terra, “tutta laquota dei subappalti che è possibile dare:i vari patrocini che si rivolgevano a Ivanoda quel momento in poi si rivolgono aStrangio”.Una fitta rete di favori, protezione eatti d’intimidazione a cui lo stesso Pavonefu sottoposto: “Dopo aver cercato diallontanarlo con una raccomandata perdei danni arrecati all’azienda – racconta -fuori da casa mia trovo una croce altaventi centimetri e un sacchetto dellaspazzatura con scarti e rifiuti d’ufficio:volevano i soldi di Perego che era fallitoe se la prendevano con me”.“Numerose armi ed esplosivi”Dal mese di luglio 2009, infatti, Strangioe ‘i suoi gregari’ vengono gradualmenteestromessi dalla Perego. Entra ingioco la figura di Rocco Cristello il quale,dato il suo spessore criminale, offreprotezione sia a Ivano Perego che allostesso Pavone: i due, come testimonianole intercettazioni, necessitano di esseredifesi dall’aggressività di Strangio.Rocco Cristello e suo fratello Francescodispongono di numerose armi edesplosivi e, oltre che garantire protezioneagli amministratori dell’azienda, si mettonoa disposizione di Vincenzo Gallacee Antonino Belnome, rispettivamentemandante ed esecutore materialedell’omicidio di Carmelo Novella, il bosssecessionista ucciso a San Vittore Olonanel luglio 2008.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 39

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