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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.itLuglio '83- Luglio '92Da Chinnici aBorsellino“Borsellino: Non sarà la mafia ad uccidermi masaranno altri. E questo accadrà perchè c'èqualcuno che lo permetterà. E fra quel qualcuno,ci sono anche miei colleghi...” di Antonio CiminoMa prima ancora di Borsellino, la memoriaci riporta all'estate del 29 luglio1983. "Palermo come Beirut - titolavanoi giornali - Un'autobomba contenentemezzo quintale di tritolo esplode davantiall'abitazione del giudice Rocco Chinnicicapo dell'ufficio istruzione nel tribunaledi Palermo”.Insieme al magistrato rimangono uccisitre uomini della scorta ed il portiere dellostabile. Muore l'uomo che ha teorizzatol'esistenza del terzo livello che quellazona grigia in cui si intrecciano i rapportitra mafia e politica, viene ucciso il piùconvinto assertore di un unico filo conduttoreche porta ai delitti politicomafiosi.Reinia, Mattarella e La Torre. Tra lemontagne di carte la figlia del magistratotrvoa un piccolo diario su cui RoccoChinnici aveva annotato fatti, sensazioni,sfoghi e considerazioni sull'ambiente delpalazzo di Giustizia di Palermo.Trentatré pagine di diario in cui si leggeil senso di solitudine e la motivata diffidenzadi un funzionario onesto, costrettoa muoversi tra le sabbie mobili diun ambiente nel quale non sempre risultachiaro da che parte stiano le istituzioni.Nell'ufficio di Rocco Chinnici, inventoredel Pool Antimafia, sono state condotteinchiesti fra le più scottanti del tempo riguardantianche personaggi molto importantilegati ad alcuni ambienti politici romani.Nel diario sono presenti denunce, fatti,sospetti e sopratutto tanti nomi e cognomidi politici, magistrati, forze dell'ordine,avvocati, cavalieri del lavoro, mafiosi.Chinnici esprimi giudizi severi nei riguardidi alcuni suoi colleghi, li definisceemissari e servi dela mafia.Anche il giudice Paolo Borsellino annotavatutto nella sua agenda dopol'attentato di Capaci, aspettava che i suoicolleghi di Caltanissetta lo convocasseroper ascoltarlo. Lui, l'uomo più vicino aGiovanni Falcone, non verrà mai chiamatodai giudici della procura di Caltanissetta.Recentemente si è tornato a parlare"dell'amico che avrebbe tradito PaoloBorsellino" , qualcuno lo avrebbe individuatonell'arma dei Carabinieri nella personadel comandante di Ros, AntonioSubranni.Il 9 maggio del 1978 viene ucciso a Cinisida uomini del boss Tano BadalamentiPeppino Impastato, militante comunistaunico oppositore del sistema politico-mafiosodel luogo. Isolato dalla sinistraufficiale, subito dopo iniziano ivari depistaggi e lì si ritrova la tesidell'allora maggire dei carabinieri subrannidove sostiene che Peppino Impastatosi suicida mentre compie un attentatoterroristico. Chissà se Antonio Subranniè sempre la stessa persona oppure unomonimo.MemoriaQUANDO C'ERA IL PCIA Palermo, alla fine degli anni 60, in viaDanisinni 18 alle spalle di Corso Calatafininello stesso quartiere dove regnavano "iboss mafiosi" Tommaso Buscetta e PippoCalò c'era un piccolo avanposto di opposizionedemocratica, era lo studio medico delDottor Ludovico Consagra.Nell'appartamento dove venivano curatimigliaia di palermitani c'erano due camereche funzionavano come una sezionedell'allora PCI in cui trovavi tanto materialeda leggere: libri, giornali, e in periodi dielezioni montagne di pubblicità elettorale.Il Dottor Consagra è stato consigliere comunale,poi provinciale, lo chiamavano "Ilmedico del PCI". Riusciva a coniugare laprofessione con l'impegno politico in manieraincredibile: andava a visitare i suoi pazientianche a mezzanotte.Economicamente sosteneva il partitocome pochi, per esempio tutte le domenichenel quartiere organizzava la diffusione gratuitadell'Unità. Distribuzione che avveniva"casa per casa" a cui partecipavo anch'io ,allora <strong>giovani</strong>ssimo, insieme al altri <strong>giovani</strong>.Nelle varie capagne elettorale Consagraorganizzava dei comizi per strada, aveva ungrande seguito.Negli anni 70 nel corso di un comizio inuna piazza del quartiere, lo vidi affrontare ungruppo di fascisti venuti ad interrompere il discorsodi Pio La Torre.Agli inizi degli anni 90 non condividendoalcune scelte politiche il compagno Consagrainizia ad essere emarginato dal suo partito,non più PCI. Lui, grande persona di culturastimato anche dai suoi avversari politiciper la sua grande dirittura morale e professionale.Ricordo aver avuto molte discussioni accesecon lui perchè malgrado il suo partitol'avesse "scaricato" lui continuava a difenderlo,una delle cose di cui non andava fiero fu ilvedere che alcuni (pochi, per fortuna) <strong>giovani</strong>che lui aveva "istruito" con i suoi discorsi e isuoi libri da adulti sono diventati avvocati difensoridi alcuni politici mafiosi.Antonio CiminoI <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag.71

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