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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.itIndustriaCosa voleva dire“fondata sul lavoro”Perché Marchionne cel'ha tanto con la Fiom?Solo una questione“politica”? O c'entraanche una sostanzialeestraneità del managerpostmoderno alla culturaindustriale?di Riccardo De GennaroNella lotta contro i lavoratori Fiat (isuoi lavoratori, sembra un paradossoma è così) Sergio Marchionne è più“avanti” dei predecessori Valletta eRomiti. Valletta aveva creato i reparticonfino (le cosiddette Officine StellaRossa) dove emarginare i “comunisti”,Romiti non aveva problemi nel metterein cassa integrazione a zero ore coloroche davano fastidio alle gerarchiedi fabbrica.Marchionne ha fatto di più: dal suo insediamentoal vertice del Lingotto ha dichiaratoguerra aperta a una parte deisuoi operai ed è arrivato a licenziarli direttamente.Chi sono?Sono i lavoratori della Fiom, un’organizzazionespesso scomoda anche per laCgil, figuriamoci per la Fiat. Il lavoratoredella Fiom rivendica il suo ruolo professionale,il suo contributo attivo alla creazionedi valore, ragiona di tempi, di metodi,di soluzioni.La professionalità degli operaiValletta e Romiti ammettevano in qualchemodo questo ruolo, sapevano dellaprofessionalità della classe operaia torinese.Marchionne, invece, ha evidentementeun’altra “cultura” e non ha mai dimostratoalcun rispetto per i lavoratori,tutti i lavoratori, non solanto quelli chenon obbediscono. Marchionne non vuolela Fiom in fabbrica, non vuole che eleggasuoi delegati, prova ne sia che la newcompany di Pomigliano non ha riassuntodalla vecchia società operai che fosseroiscritti alla Fiom (la qual cosa dimostraanche che la new company è stata creatanon per assumere ma per licenziare, oltreche per tagliare i diritti in tema di pause,scioperi, malattia).La magistratura di Roma ora ha ricordatoa Marchionne che, al contrario diquanto egli pensa, i lavoratori della Fiomesistono e che la loro mancata riassunzionenella new company per la produzionedella nuova Panda è frutto di unadiscriminazione tra le più odiose.La Fiat, che dovrà assumere 145 lavoratoriiscritti alla Fiom, ha annunciato ricorsoe probabilmente dirà – come hafatto con i tre lavoratori che ha dovutoreintegrare a Melfi dopo analoga sentenzadel tribunale competente – che la produzionedella Panda non è ancora decollatae che dunque sulle linee gli attualilavoratori sono più che sufficienti.Insomma, conoscendo Marchionne, ilgruppo torinese non ammetterà la sconfittae farà di tutto per continuare a nonimpiegare coloro che a Pomigliano hannovotato contro il nuovo modello contrattuale.Un manager decide tutto?Resta il fatto che il gioco del managercon il maglioncino, vergognosamente sostenutoanche da Fim e Uilm (il sindacatogiallo, il Fismic, parla addirittura di“sentenza inapplicabile, stupida e vessatoria),è stato smascherato ed è un giocoche si chiama ricatto: se aderisci e condividitutto quello che dico, se obbedisciagli ordini, se ti fai automa, allora lavori,se viceversa osi obiettare qualcosa quidentro non c’è posto per te.Può un Paese che si dice democratico,che si autoproclama potenza economica,che malgrado tutto continua ad avere unadelle costituzioni più avanzate tra i paesioccidentali, che ogni giorno ribadisce lasua adesione all’euro per dirsi anche assolutamenteeuropeo, può questo Paesetollerare ancora un tale atteggiamento daparte di un semplice manager?I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 81

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