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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.it“Chisiete?Doveandate?Unfiorino!”«Considerato il carattere dell’attività,nonché il tempo di svolgimento dellastessa, è necessario un contributo di 300euro per l’uso del suddetto spazio, il nullaosta e la stipula di un’apposita convenzione».Firmato Lucio Maggio, direttoreamministrativo dell’Ateneo di Catania.La replica del Movimento studentescocatanese non si è fatta attendere.«Riteniamo che quanto accaduto sia ungrave attacco alla democrazia, alla libertàdi pensiero e di associazione», ha attaccatoMatteo Iannitti, portavoce del Msc.Il problema vero, a detta degli studenti,sarebbe ancora una volta la gestionedell’Università da parte del rettore Recca.«Questa – ha continuato Iannitti – èl’ennesima dimostrazione di quanto siaaccentrato il potere nelle mani del rettoreche agisce in modo antidemocratico eSchedaE NELLE ALTRE UNIVERSITA?Studenti che pagano per utilizzare le aule? Paradossale, secondole associazioni studentesche catanesi, ma nel resto d'Italia lasituazione è simile. E, se non per giustificati motivi didattici, ilconto è salato. A cominciare da Palermo, dove hanno deciso diesternalizzare il servizio. «Per organizzare un evento nei nostrilocali bisogna contattare l'agenzia Feedback», spiegano cortesidal centralino dell'ateneo palermitano. Una decisione giustificatacon i «costi inferiori per l'ateneo», ma non è possibile conoscerele tariffe, «quelle deve richiederle all'agenzia». Ma un modo perorganizzare un evento gratuito all'interno dell'università più grandedi Sicilia c'è: basta fare richiesta per una attività collegata alladidattica nelle segreterie di presidenza delle facoltà: studenti omeno, saranno loro a decidere. Il guaio vero, a Palermo, sonoperò i tempi lunghissimi: secondo il regolamento approvato nel2008, bisogna fare formale richiesta almeno 120 giorni primadell'evento. Esattamente il doppio (due mesi) di quanto stabilito aCatania da pochi giorni. A La Sapienza invece di giorni di preavvisone bastano 30, e le salatissime tariffe sono ben evidenti sulsito. Per utilizzare le aule del prestigioso ateneo romano ci sonodovrebbe dimettersi».Ma il caso del banchetto richiesto dairagazzi di Ingegneria non è il solo. Al dipartimentodi Fisica è successo qualcosadi ancora più paradossale. In questo casola richiesta di pagamento riguarda l’organizzazionedella tradizionale festa dell’exfacoltà di Fisica.Occupazione simbolica e assemblee«Ci hanno chiesto 800 euro per i locali,cifra dimezzata quando il dipartimentoha comunicato che si trattava di una cosainterna all’Ateneo», spiega Giuliana Barbarinodel collettivo Gatti fisici.Una strana situazione, dunque, per cuiil dipartimento deve pagare l’universitàdi cui fa parte. Così dai comunicati diprotesta gli studenti sono passatiI <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 41all’occupazione simbolica dei Chiostridel monastero dei Benedettini e alle assembleepubbliche.La mobilitazione ha indotto il rettore afare un passo indietro in due tappe. Prima,l’8 <strong>giugno</strong>, un comunicato in cui affermache «gli spazi saranno concessigratuitamente ogni qualvolta le manifestazionisiano di interesse d’Ateneo o organizzateda associazioni studentesche osindacali».Poi, tre giorni dopo, le revoca della richiestai pagamento all’associazione diIngegneria. Ma gli studenti ormai non sifidano. Temono che la situazione possaripetersi e dunque chiedono un regolamento«che disciplini in maniera chiaral’uso gratuito degli spazi per singoli e associazionidell’Ateneo».infatti quattro possibilità, a seconda del grado di coinvolgimentonelle attività istituzionali dell'ateneo: gratis per gli eventi interni,gratis più rimborso per gli eventi che richiedono attrezzatureparticolari, pagamento del 50 per cento per le cooperazioni e«tariffa commerciale» totalmente a carico degli organizzatori intutti gli altri casi. L'uso dei locali è sempre gratuito per glistudenti, fatti salvi i giustificati motivi, mentre per l'attivitàconvegnistica le tariffe partono da 400 euro per un'aula da 80posti fino ad arrivare ai 5 mila euro dell'aula magna da 900 posti.Cifre a cui vanno sommate le eventuali spese. Anche all'Almamater di Bologna la domanda di utilizzo va consegnata almeno30 giorni prima, ma non basta essere studenti per usufruiredell'aula in comodato d'uso: si deve essere membri diun’associazione accreditata, ovvero iscritta in un apposito albo.Appena 15 invece i giorni di preavviso necessari a Venezia,Università Ca' Foscari, dove a pagare sono tutti, studenti edocenti compresi. La differenza è che il tariffario vale solo percortili e aule di rappresentanza, non per le aule ordinarie,secondo tre fasce di «pertinenza» all'attività didattica. Prezzisalati, che partono da un minimo di 150 euro per una serata allasala conferenze Marcorà per gli interni - studenti e docenti - finoai 5800 euro per un’intera domenica al salone del rettorato.Leandro Perrotta

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