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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.itStoriaA Portellanon fu sololotta di classeReazione antiproletaria,ma anche un disegnopolitico precisodi Elio Camilleri-Il fatto storico esige una conoscenza ilpiù possibile articolata, strutturata sullaindividuazione delle così dette causeprossime e quelle remote, nonché deicontesti spazio-temporali diversamenteampiCertamente hanno ragione gli storici discuola marxista che hanno spiegato lastrage di Portella della Ginestra, ove furonomassacrate 11 persone e ferite unatrentina, a considerarla un classico esempiodi reazione antiproletaria, perfettamenteleggibile all'interno del modellomaterialistico e dialettico.Ma, come detto, concorsero varie causela cui lettura ci porta a considerare quellastrage il prodotto di una reazione, oltreche sociale e antiproletaria, anche un disegnopolitico e strategico tendente adimpedire un qualsiasi cambiamento progressivodell'economia, della società edella politica in Sicilia.Non c'era bisogno di provocare unastrage per bloccare il movimento contadino:già numerosi sindacalisti ed attivistierano stati tolti di mezzo dagli agrari edalla mafia, altri sarebbero stati eliminatinei mesi e negli anni successivi per impedirela piena attuazione dei Decreti Gullosulla distribuzione delle terre incolte dellatifondo alle cooperative contadine.A Portella, invece, il linguaggio dei mitrain dotazione agli americani e alla DecimaMas voleva significare solo unacosa:”ora basta!”.Ora basta giocare alla democrazia, allevotazioni libere, ora basta con le assurdepretese di assegnare ai rappresentanti elettidalle classi popolari il compito di governarela Sicilia. Appena dieci giorniprima, il 20 aprile, si erano svolte le primeelezioni dell'Assemblea Regionale Siciliana.Ma la strada intrapresa da Badoglio, daBonomi e poi da De Gasperi era un'altra ela Sicilia non poteva andare per suo conto.Era la strada rassicurante di una sostanzialecontinuità e di una inesistenteepurazione o, se si vuole, sostituzione deiresponsabili della sicurezza e dell'ordinepubblico: ben 62 prefetti in servizio duranteil fascismo rimasero al loro posto.Scaricare dal governo il PciLa strada intrapresa era quella indicatadagli USA che trovarono in Pio XII un sicuroed affidabile alleato; la strada fu allorapercorsa dai democristiani siciliani edai loro consoli, Scelba e Mattarella, chechiesero ripetutamente a De Gasperi discaricare comunisti e socialisti dal governo.Proprio come aveva scritto il Segretariodi Stato USA, George Marshall, in unmessaggio personale e segreto inviato aDe Gasperi per il tramite dell' ambasciatorea Roma James Dunn.I recenti studi di Giuseppe Casarrubeasugli atti del processo di Viterbo, nonchésulle carte desecretate dell'archivio statunitensee sugli atti delle relazioni Cattaneidella Commissione d'ichiesta sulla mafiae della relazione Pellegrino sulle stragidelineano un quadro in cui compaionoprogetti di restaurazione fascista promossidalla Repubblica Sociale di Salò con ilpiano Pavolini.Un elenco di nomiE allora è possibile ricostruire una fittatrama di fatti, un elenco di nomi, una cronologiaricca e articolata in cui segnare ilpassaggio e la presenza di centinaia di fascistiinquadrati in formazioni paramilitaria supporto dei resti dell'EVIS e del moribondomovimento indipendestita, stritolatodal contesto internazionale e ormaicompletamente al servizio di fascisti emafiosi.La mafia, appunto, che con Lucky Lucianotratta del ruolo che essa dovrà svolgerenella gestione del potere in Sicilia edel supporto nella lotta al comunismo chelo Stato può tollerare solo all'opposizione.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 58

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