www.isiciliani.itHanno lasciato le loro famiglie per venire in Italia alavorare, disposti a qualunque lavoro, onesto e dignitoso,perché permetta di guadagnare abbastanza da poterspedire qualche euro a casa. C'è chi non vede i proprifamiliari da sei mesi, chi da due anni, chi quattro, equalcuno ha anche lasciato dei figli piccoli. Quello checolpisce, però è soprattutto la serenità e la dignità con cuiparlano di queste cose, vedendoli sorriderci la vita sembradavvero più semplice.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 62
www.isiciliani.itCataniaPezzi di classe dirigenteElezioni all'Ordine deimedici di Catania...di Giuseppe GiustolisiQuel giorno, davanti alla sededell'Ordine dei medici di Catania, gli uominidi Raffaele Lombardo distribuivanovolantini a sostegno del loro candidato,Massimo Buscema, vent'anni fa consiglierecomunale della Rete e adesso approdatoalla corte del Mpa, dopo un cursushonorum maturato nelle parrocchiedel centrosinistra prima e del centrodestradopo. Buscema ce l'ha fatta ed è diventatoil neo presidente dei medici catanesi.C'è una foto che spiega meglio diqualsiasi cronaca quel che avvenne inquella giornata di dicembre dell'annoscorso: si vede un crocchio di personaggiche confabulano davanti alla sededell'Ordine e tra questi si riconosconoFrancesco Calanducci, medico e deputatoregionale Mpa (quello che parla al cellulare),alla sua destra Nicola D'Agostino,deputato regionale Mpa e, alla destradi D'Agostino, Mario Chisari, medico edex vicesindaco di Stancanelli in quotaautonomista. Staccatosi dal gruppettopoco prima dello scatto, c'era anche l'exbraccio destro di Lombardo Lino Leanza,che di recente ha mollato il partito, fiutatii venti di crisi.Quella dell'Ordine dei medici era certamenteun'elezione chiave per il poterelombardiano, ma serviva soprattutto permettere alla porta il presidente uscente,Giansalvo Sciacchitano, colpevole diavere fatto, un anno fa, un esposto allaProcura di Roma contro le spese follidell'Enpam (di cui è consigliere nazionale),l'ente pensionistico dei medici chebrucia milioni di euro investendo in titolitossici e svende gli immobili di proprietà(uno di questi al paternese Ligresti, chepoi l'ha rivenduto al doppio).“Te la faremo pagare a Catania”, l'avevaavvertito uno dei dirigenti dell'Enpam.E così è stato. Del resto la sanità catanesenon può permettersi una persona che incittà rappresenta, insieme a pochissimialtri medici, l'ultima trincea contro lostrapotere di Lombardo e che per di piùha l'occhio vigile sui bilanci. Per fare unesempio, durante la gestione Sciacchitano,l'addetto stampa era un professionistapagato cinquemila euro l’anno. Adessone hanno scelto uno di minore esperienzae che ne prende il triplo. Poteva mai rimanerea presiedere l'Ordine dei medicietnei un tipo così? Mentre scriviamo,giunge voce autorevole da Roma chevogliono destituire Sciacchitano dalconsiglio dell'Enpam.I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong>– pag. 63