N UMERO 12013CREATIVI CHE FANNO SISTEMA I <strong>Piemonte</strong> da incorniciareUn mondo aperto e curioso16Luca Beatricecritico d’arte e presidente <strong>del</strong>Circolo dei Lettori di Torinointervista“La bellezza salverà il mondo”,scriveva Fëdor Dostoevskij neL’idiota, dichiarando la suasconfinata fiducia nell’arte.Ma quanto è creativo oggi il<strong>Piemonte</strong> e in che modo l’artepuò superare l’esperienzaindividuale per incidere neltessuto socioeconomico? Lo abbiamo chiesto a Luca Beatrice,critico d’arte e presidente <strong>del</strong> Circolo dei lettori di Torino.Qual è l’approccio e la reazione dei piemontesi di fronte all’artecontemporanea?Bisogna sfatare i cliché e riconoscere che il <strong>Piemonte</strong> dimostraapertura, curiosità. Anche a livello turistico l’accoglienza rimaneun plus valore e Torino conferma la sua vocazione di cittàincubatrice di idee.Si parla spesso di “Sistema <strong>Piemonte</strong> per l’arte contemporanea”,quali sono i suoi pregi e i suoi difetti?Il <strong>Piemonte</strong>, e Torino soprattutto, dopo l’abbandono <strong>del</strong>la monoculturaindustriale ha scoperto il sistema <strong>del</strong>l’intrattenimento,<strong>del</strong>la cultura, <strong>del</strong>l’enogastronomia, <strong>del</strong> turismo e in questa trasformazionel’arte ha avuto un ruolo importante, ha cambiato lamentalità. Tuttavia, quando c’era buona disponibilità di risorse ilsistema ha lavorato molto sull’effetto “vetrina” e poco sulla produzionedi arte. Con il rischio di far primeggiare il contenitore sulcontenuto e di dare vita a cattedrali nel deserto, costose da mantenere.A mio avviso bisognerebbe puntare sull’abbattimento deicosti di gestione e investire di più sulle idee, sulla sperimentazione,cosa che innesca un circuito virtuoso, anche economico. Bastipensare all’indotto che l’attività di un artista produce, con riflessipositivi sul lavoro di corniciai, stampatori, artigiani e così via.Com’è il clima creativo in <strong>Piemonte</strong> e quali sono i talenti emergentida seguire con attenzione?Devo riconoscere che oggi il nostro territorio dimostra unabuona vivacità culturale e, nonostante le numerose difficoltà,l’ultimissima generazione di artisti vede emergere talenti anchepiù interessanti di quelli di un quinquennio fa. Probabilmentela precarietà attuale è in grado di favorire una nuovaestetica. Fra i nomi da tenere d’occhio: Nadir Valente, GuglielmoCastelli, Erik Saglia, Corinna Gosmaro e il gruppo BountyKillart. Tutti giovani da poco usciti dall’accademia ma chestanno già facendo parlare di sé.Le fondazioniIl contemporaneo rappresenta uno degli ambiti culturaliattivamente sostenuti anche dalle fondazionibancarie. Tra il 2002 e il 2012 la Compagnia di SanPaolo ha per esempio investito oltre 15 milioni dieuro per istituzioni museali e progetti di arte contemporaneafra cui Artissima, Fondazione Torino Musei,Paratissima, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.Il 2012 ha visto svolgersi il bando Generazione creativaa favore dei giovani talenti nelle arti visive, inarchitettura e nel design. Nei prossimi anni l’azioneI tesori nello scrigno degli AgnelliNon c’è solo il Novecento con Picasso, Balla e Modigliani, maanche il Settecento di Canaletto e l’Ottocento degli Impressionistifrancesi. In tutto 25 capolavori custoditi in un’aereastruttura sul tetto <strong>del</strong> Lingotto, progettata come uno scrignocon ampie vetrateda Renzo Pianoper custodire erendere pubblicala collezione d’arteappartenuta a GiovanniAgnelli e allamoglie Marella. Aldi sotto <strong>del</strong>lo “scrigno”la pinacoteca,ora trasformata infondazione, si sviluppasu 5 livelli epropone dal 2007mostre temporaneeaccomunatedal desiderio disvelare non solo la qualità intrinseca <strong>del</strong>le opere, ma ancheil significato che esse rivestono per il collezionista. Secondoquesto filo conduttore aprirà i battenti il 6 aprile la mostra suJean Prouvé, attraverso i mobili che fecero innamorare <strong>del</strong>lasua arte Laurence e Patrick Seguin, che contribuirono con laloro galleria a diffondere la conoscenza di questo architettodesignerfrancese. In esposizione una quarantina di pezzi diProuvé che esemplificano la sua abilità nel coniugare estetica<strong>del</strong>le linee e progettualità tecnica alla robustezza dei materiali.Sorpresa finale <strong>del</strong>l’esposizione: sulla pista <strong>del</strong> Lingottosarà montata la Maison Metropole, piccolo gioiello di architetturanomade che nel 1949 vinse un concorso <strong>del</strong> Ministero<strong>del</strong>l’Istruzione per la costruzione di una scuola rurale.www.pinacoteca-agnelli.itJean Prouvé, Fauteuil-direction-orange, in mostra allaPinacoteca Agnelli dal 6 aprile all’8 settembre
di sostegno <strong>del</strong>la Compagnia in questo campo si concentreràsull’arte e lo spazio urbano e sociale, sullavalorizzazione <strong>del</strong>le professionalità creative e sullapromozione <strong>del</strong>le residenze artistiche come occasionedi creatività condivisa.L’acquisizione di opere d’arte per accrescere la propriacollezione e renderla disponibile al pubblico - medianteconcessione in comodato ai musei Gam e Castellodi Rivoli - caratterizza da sempre l’attività <strong>del</strong>laFondazione per l’arte moderna e contemporanea Crt,istituita nel 2000 dalla Fondazione Cassa di Risparmiodi Torino. La collezione si compone di oltre 700 opered’arte di più di 170 artisti italiani e stranieri, per unvalore complessivo superiore a 35 milioni di euro. Fragli artisti in collezione sono presenti Alighiero Boetti,Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, GoshkaMacuga, Ana Mendieta e Hermann Nitsch. Fra le ultimeopere acquistate ad Artissima si annoverano fra lealtre quelle di Giorgio Griffa, Franco Vaccari e MarinaAbramovic.La fondazione ha negli ultimi tempi ampliato la promozione<strong>del</strong>l’arte contemporanea anche dando supportoa svariati progetti di educazione, formazione edeventi di fruizione d’arte. nIl filatoio <strong>del</strong>l’arteIl vernissage è in fabbricaLa “fabbrica <strong>del</strong>la seta” più antica d’Europa, il filatoio costruitoa Caraglio (Cn) fra il 1676 e il 1678, è la scenografica sede<strong>del</strong> Cesac, il Centro sperimentale per le arti contemporanee.Nato nel 1999 per volontà <strong>del</strong>la Regione e <strong>del</strong>l’associazioneculturale Marcovaldo, intende rafforzare la presenza e lafruibilità <strong>del</strong>l’arte di oggi nel <strong>Piemonte</strong> nord occidentale, avvicinandoil territorio alle più significative espressioni <strong>del</strong>laricerca artistica italiana e internazionale. La programmazioneprevede esposizioni, ricerca e studio, interventi d’arte eincontri con la comunità locale.www.marcovaldo.itL’archeologia industriale si conferma un indovinato contenitoreper ospitare l’arte contemporanea. Succede anchenel quartiere torinese Madonna di Campagna, dove sorge lafondazione 107, istituzione no-profit all’interno di un ex capannonedegli anni ‘50 in cui la famiglia Piccari avviò l’attivitàimprenditoriale nel settore metalmeccanico. Voluta dallastessa famiglia ma aperta all’ingresso di altri soci sostenitori,la fondazione intende promuovere la diffusione <strong>del</strong>l’arte contemporaneanelle sue diverse forme attraverso mostre, eventie dibattiti con l’obiettivo di favorire l’incontro e la contaminazionefra campi diversi <strong>del</strong>la creatività. Un’attività che intendecontribuire alla riqualificazione e allo sviluppo <strong>del</strong> quartiereanche all’interno <strong>del</strong> più ampio Progetto 107. Proprio nell’isolatocompreso fra via Depanis e via Sansovino è infatti in via direalizzazione una sorta di citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong>l’arte e <strong>del</strong>la creativitàcon loft, uffici e laboratori costruiti al fine di accogliere professionistidi questo settore: dal gallerista al designer, dall’artistaall’artigiano creativo.www.fondazione107.itUna suggestiva veduta <strong>del</strong> Filatoio di Caraglio (Cn) MIG 15, 2012, Paolo Grassino alla Fondazione 10717