N UMERO 12013G R U P P I D E L C O N S I G L I O94simo quali siano le priorità che ci sonostate prospettate e garantiamo il nostromassimo impegno nel raggiungere taliobbiettivi. Uno di essi, ad esempio, èrelativo al problema <strong>del</strong> taglio dei tempidei pagamenti, punto focale annunciatoanche dalla riforma sanitaria che abbiamomesso in atto. Il primo di questi passiè però l’approvazione rapida e necessaria<strong>del</strong> nuovo strumento urbanistico.Michele MarinelloIl nostro <strong>Piemonte</strong>55 milioni per la scuolaL’importanza <strong>del</strong>la scuola è fondamentalesia per la sua funzione formativa,sia per la tranquillità <strong>del</strong>lenostre famiglie, sia per la costruzione<strong>del</strong> nostro futuro. Per questo laRegione <strong>Piemonte</strong> a trazione leghistaha responsabilmente messo incampo uno sforzo senza precedentiper il sostegno alla scuola in ognisua forma, per dare tranquillità allefamiglie e permettere ai nostri figlidi formasi in ambienti sicuri e stimolanti.In poco più di 15 giorni, tra lametà e la fine di novembre 2012, laRegione ha destinato quasi 55 milionidi euro per il sistema <strong>del</strong>le scuole<strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong>. Sono stati indirizzati2,6 milioni di euro alla messa in sicurezzadegli asili nido, 50 milioniper i lavori di messa in sicurezza<strong>del</strong>le scuole (in due tranche, una giàerogata a giugno 2012 e una in fasedi ultimazione con il bando chiuso asettembre 2012, che in totale interesseràpiù di 250 progetti in altrettantiistituti scolastici) e infine sono statidestinati 900 mila euro per la tutelae il mantenimento dei plessi scolasticinelle zone di montagna. In più,sono stati triplicati, rispetto all’annoscorso, i fondi <strong>del</strong> bando per i nidie le scuole materne, che passa cosìda 500mila a 1,5 milioni di euro (ilbando, finalizzato all’attivazione disezioni primavera per i bambini dai24 ai 36 mesi, scadrà il 15 dicembreed è aperto a tutti i nidi comunalio convenzionati e alle scuole <strong>del</strong>l’infanziastatali o paritarie).Ma non solo, grazie allo sforzo congiunto<strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>regionale</strong> e <strong>del</strong>laGiunta è stato possibile produrre unsostegno pari a 3,5 milioni di europer le scuole pubbliche paritarie inmodo da garantire un’adeguata sceltadi pluralità nella selezione <strong>del</strong>l’istitutodove inviare i propri figli.Un atto che è ancora più significativovisto il quadro di enorme crisi incui stiamo vivendo e lavorando conla conseguente difficoltà nel reperirele risorse. Infine, a fine gennaio, sonostati attivati i fondi per il progetto“scuola digitale” finanziato con 4milioni e 295 mila euro di cui 2,2milioni sono fondi che provengonointeramente dalla Regione.Grazie al progetto si sono trovate lerisorse pari a 1,5 milioni per aumentarel’offerta formativa <strong>del</strong>le scuoledi montagna favorendo chi abita lenostre terre con servizi fondamentaliper i giovani.Si tratta di uno sforzo senza precedenti,fatto tutto con risorse regionali(visto che lo Stato romano suquesto capitolo ha chiuso <strong>del</strong> tutto itrasferimenti) che dimostra al di là diogni parola il nostro modo di governareil <strong>Piemonte</strong>. Siamo da sempreun territorio virtuoso e continuiamoin questa direzione, investendo sullasicurezza di uno dei patrimoni piùpreziosi: le scuole. Il governo centraleha fatto l’esatto opposto.Le nostre Province, per fare un esempio,attendono ancora i circa 40 milionidi euro promessi ormai da troppotempo dallo Stato.La verità è che solo la nostra amministrazione,in tempi di difficoltà enormi,ha avuto il coraggio e la capacitàdi destinare le risorse che ci sono allevere priorità. E queste non possonoche essere i nostri cittadini, le nostrefamiglie ma soprattutto i nostri figli,che rappresentano l’unica speranzache abbiamo per il futuro.Da sempre noi diciamo che i territori,anche quelli più difficili e lontani,sono la nostra risorsa, le nostre radicie ciò per cui dobbiamo lottare.Trovare i fondi perché tali territoricontinuino a vivere evitando lo spopolamento,e garantire la scuola a chivive in montagna è un modo per fareciò, rappresenta il tipo dipolitica che siamo convintisia necessario metterein atto.➜Progett’AzioneAngelo BurziNon solo tagli, ma ancheriduzione <strong>del</strong> debitoLa drammaticità <strong>del</strong> bilancio <strong>regionale</strong>impone un impegno responsabilee possibilmente corale per il risanamentodei conti che consenta, oltrealla normale amministrazione, lo svolgimento<strong>del</strong>la funzione di motore disviluppo e sostegno al welfare in unmomento estremamente negativo perimprese e famiglie. In questo contestooccorre mettere in campo misurestrutturali di risanamento economicoe finanziario, pena l’alternativa di aumentarein aumentare in modo consistentela tassazione di competenza<strong>regionale</strong>, vale a dire Irap e addizionaleIrpef. Il problema è complessoe per questo è necessario interveniresu più fronti. Progett’Azione proponedi migliorare l’efficienza nel pubblicoimpiego, individuando il personalein esubero e utilizzando il pensionamentoper i dipendenti che ne hannotitolo, riducendo l’orario di lavoro dichi non necessariamente deve essereimpiegato a tempo pieno e attuandola mobilità presso altri enti, incentivataattraverso il pagamento <strong>del</strong>la Regione<strong>del</strong> 50% per tre anni <strong>del</strong> costocomplessivo <strong>del</strong> dipendente che verràassunto in un’altra amministrazione.La Regione <strong>Piemonte</strong> possiede, tramiteFin<strong>Piemonte</strong> Partecipazioni eFin<strong>Piemonte</strong> spa, decine di partecipazioniin società miste pubblico-privateche si occupano di logistica, trasporto,gestione di aree aeroportuali, realizzazionedi aree industriali, attivitàtermali e anche agricole. Oggi ciò nonè più sostenibile. Il compito <strong>del</strong>la Regioneè investire capitale iniziale perfar decollare iniziative imprenditorialiconnesse con politiche di interessepubblico e poi, non appena l’impresaè in grado di stare in piedi dasola, uscirne. Progett’Azione chiededi “vendere tutto e subito”, ovveroconsentire alla Regione di romperequell’intreccio fra politica e impresaed incassare alcune decine di milionidi euro, oggi indispensabili per ridurreil debito e rilanciare lo sviluppo.È inoltre indispensabile procedere,individuando i migliori strumenti, allacostituzione di un Fondo immobiliaresanitario e di un Fondo immobiliare<strong>regionale</strong> (tra l’altro già previsti perlegge) per conferirvi tutto quanto nonè prioritario per l’Ente.L’intero capitale che deriverà dallealienazioni dovrà essere utilizzatoper coprire parte <strong>del</strong>l’indebitamento<strong>regionale</strong>. La riforma sanitaria, approvatanella scorsa primavera dopo mesidi discussione, necessita di un’accelerazioneestremamente significativanella sua attuazione. I sacrifici sononecessari, ma è indispensabile allostesso tempo <strong>del</strong>ineare un percorsodi sviluppo che ci porti fuori dalla crisi.Per questo il sostegno all’impresadeve essere una <strong>del</strong>le priorità <strong>del</strong>lepolitiche <strong>del</strong>la Regione <strong>Piemonte</strong>, favorendoinvestimenti nella green economy,nell’innovazione digitale, nelleopere pubbliche immediatamentecantierabili. Si dovrà intervenire anchecon la concessione agevolata diaree industriali pubbliche per attrarrenuove imprese. Il sistema <strong>del</strong>la formazioneprofessionale dovrà essereprofondamente riformato, ammettendoa finanziamenti esclusivamentele agenzie che garantiscono la maggiorpercentuale di occupazione dopoaver concluso un corso di formazione.Soprattutto nei momenti di maggiordifficoltà è necessario assicurare unadeguato sostegno alla famiglia e allegiovani generazioni, garantendo unaiuto domiciliare per le famiglie conminori a rischio allontanamento.Per favorire l’accesso a un diritto irrinunciabile,qual è quello <strong>del</strong>la primacasa, proponiamo l’istituzione di uncontributo una tantum dal valore di 10mila euro finalizzato a coprire le spesecorrelate all’acquisto di un’abitazione,quali quelle notarili, di agenzia, perassicurazioni o perizie bancarie. Proponiamoinoltre di attivare agevolazionifinanziarie per i mutui per la prima abitazionee anche un sostegno concretoai genitori separati. La crisi economicaè sotto gli occhi di tutti e i numeri parlanochiaro. Il risanamentoè necessario, per invertirela rotta e per garantire ilfuturo ai piemontesi.
➜Italia dei ValoriAndrea BuquicchioImu, Atc e Comunirischiano il collassoLe Atc <strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong> e numerosi Comuni<strong>del</strong> territorio rischiano il collassoa causa <strong>del</strong>l’ aliquota Imu. Nei giorniscorsi infatti il presidente <strong>del</strong>l’Agenziache si occupa <strong>del</strong>le case popolari neltorinese ha lanciato un preoccupantegrido d’allarme. Inviando oltre 90 letteread altrettante amministrazioni hachiesto che venga restituito quantoappena versato per l’imposta sugli immobili.Un’istanza legittimata dall’adozionedi un recente decreto legge cheescluderebbe gli enti no - profit dalpagamento <strong>del</strong>la tassa. Ma il problemapiù grave per Atc sarà anche quello dichiudere in pareggio il prossimo contoeconomico. Se il pagamento <strong>del</strong>l’Imusarà confermato l’Atc potrebbe fallire.Centinaia di dipendenti rischiano diperdere il posto di lavoro e migliaia diinquilini di rimanere senza un punto diriferimento per la gestione <strong>del</strong>le propriecase. Un altro aspetto decisamentegrave riguarda le amministrazioni locali<strong>del</strong> torinese, che ad oggi non sono ancorainformate se dovranno restituireo meno quanto già versato dall’Atc.Stiamo parlando di circa 8 milioni dieuro, di questi solo 5,5 per il Comunedi Torino. Un grosso punto interrogativoche grava sui bilanci di decine diComuni, a tal punto che molti sindacihanno preferito avvalersi <strong>del</strong>l’esercizioprovvisorio per i primi mesi <strong>del</strong>l’annoin modo da limitare i danni prodottida un’eventuale restituzione <strong>del</strong> gettitoImu proveniente dalle case di proprietàAtc. Una tegola pesantissima peri Comuni, i cui conti sono già gravementedanneggiati dagli stretti vincoliimposti dal patto di stabilità. Per questimotivi ho provveduto a presentareun’interrogazione alla Giunta <strong>regionale</strong>con l’obiettivo di ottenere chiarezza suquesta vicenda. Non si possono lasciarenell’incertezza decine di amministrazionicomunali, ed allo stesso tempo nonè accettabile assistere inermi al rischiodi fallimento <strong>del</strong>le Atc piemontesi. LaRegione non può essere spettatrice difronte a questi disagi, alcontrario dovrebbe interveniretempestivamentein aiuto di Comuni ed Atc.➜Unione di CentroGiovanni NegroLudopatia:le malattie di Stato.Quando ho depositato, primo firmatario,il progetto di legge denominato eufemisticamente“..uso responsabile e consapevole<strong>del</strong> gioco...” riferentesi a pochedisposizioni più che altro logistiche ededucative, avevo ben presente i drammiche si nascondevano dietro il gioco d’azzardolegalizzato. Drammi economici,anzitutto, ma come nei casi di tossicodipendenza,drammi familiari. Personesul lastrico ...per il gioco di Stato. Leggorecentemente che molti esercizi pubblicizzanoi loro locali mettendo in evidenzala mancanza <strong>del</strong>le cosiddette ..macchinette.Anzi, se ne sta componendoun vero e proprio elenco. Come a dire:genitori, mogli, mariti, figli, se vedete uncongiunto o un amico in quel locale...state tranquilli! Ho verificato di personain alcune ASL la situazione di quella cheviene definita “ludopatia”. Conoscevoi dati che in Italia stimano i malatidi gioco d’azzardo in circa 700.000, dicui 300.000 patologici. Ma non senzasorpresa ho potuto constatare situazioniche pensavo concentrate soprattuttonelle grandi aree urbane. Ed invece no.Apprendo poi che la terapia è moltolunga, personalizzata e multidisciplinarecon costi che sono stimati in qualchemilione di euro a carico <strong>del</strong> Serviziosanitario nazionale, oltre ai costi socialidi quanti rovinano se stessi e la propriafamiglia o l’azienda! La diffusione <strong>del</strong>cellulare ha consentito un ampliamento<strong>del</strong>l’offerta con milioni (sì, milioni) disiti di gioco on line. Lo Stato aumentale accise sulla benzina, l’IVA, la pressionefiscale ma diminuisce il prelievo dalgioco virtuale. E’ veramente scandalosoche un Paese civile si serva <strong>del</strong> giocod’azzardo, incontrollato ed alla mercédi chiunque compresi i minori, perfare cassa sapendo che poi parte degliincassi andranno al SSN per le cure diuna patologia in costante aumento.Ora, mi rendo perfettamente conto cheuna regolamentazione dei luoghi in cuiinsediare i locali da gioco, evitarne lapubblicità, proteggere con prevenzionenelle scuole e diffusione <strong>del</strong>le informazionisia poco più che un pagliativo. Masolamente questo, oggi, è possibile.Chiedo invece al futuro Parlamento diaffrontare la questione alla radice, rendendosiconto che non sipuò ..”far cassa..” sullapelle dei cittadini.➜Fed. Sinistra EuropeaEleonora ArtesioSfiducia a CotaIl Presidente Cota sembra essere diventatogovernatore a sua insaputa.Nella competizione elettorale gli hannoportato consenso, a sua insaputa, listepresentate senza esserne titolate (almenosecondo le sentenze dei primi duegradi di giudizio). Il risultato ottenutoin conseguenza <strong>del</strong> voto popolare l’haconvinto di essere amato dalla gente,così amato che non passa settimanasenza una manifestazione che vorrebbestringerlo d’affetto, sicuramente a suainsaputa. Per due anni, durante il governoBerlusconi-Lega, Cota ha continuatoa sostenere che i tagli per i non auto-All’attesa per l’esito <strong>del</strong>le elezioni politichesi sostituisce ora l’attesa per lalettura che daranno i mercati finanziarinei prossimi mesi di una situazione istituzionalesenza precedenti. Era necessariastabilità e certezza di riforme, siè prodotta invece una grande confusionee un’inesplicabile situazione distallo. L’iniziale reazione positiva agliexit-poll, è svanita alle prime proiezioniautentiche sull’esito <strong>del</strong>la consufficienti,sul trasporto pubblico locale,sulla sanità potevano essere sopportati.In seguito i tagli <strong>del</strong> Governo Monti sonodiventati insopportabili e insostenibili (edeffettivamente lo erano). Questo atteggiamentodi autonomia ad intermittenzafa riflettere sulla credibilità <strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong>a livello nazionale, a partire dalla attendibilità<strong>del</strong> piano di rientro in sanità chein <strong>Piemonte</strong> comprime pesantemente iservizi e a livello nazionale non ottieneancora l’approvazione <strong>del</strong> ministero.Inoltre la maggioranza di Cota si è progressivamentesfaldata, con la nascita diProgett’Azione e la fuoriuscita dei Pensionatie vive dei rapporti tesi tra PdL,Fratelli d’Italia e Lega. La stabilità politica<strong>del</strong>l’esecutivo <strong>regionale</strong> risulta quindifortemente compromessa, in modo dainfluire con la continuità <strong>del</strong>l’azione amministrativae la certezza <strong>del</strong>le decisioniassunte. Il voto alle elezioni politiche hasancito, seppur di poco, la sconfitta <strong>del</strong>centro-destra in <strong>Piemonte</strong> sia alla Camerasia al Senato e ridotto la Lega ad unaforza marginale, sotto il 5%. E’ giuntodunque il momento di andare a fondocon la mozione di sfiduciaal Governatore e far ritornarei piemontesi alle urne.➜ModeratiMichele Dell’UtriLe elezioni fanno volaresolo lo spread95