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Libri antichi tra Savona e Albenga

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166 CAPITOLO IV

Castiglia di Girolamo Conestaggio, edito a Genova da Girolamo Bartoli nel

1589 (n. 197) e Stanze di diversi eccellenti poeti Antonio Bellone, Genova

1568 (n. 588).

Per quanto riguarda le edizioni in generale, è rilevante la tragedia di Ivan

Domingo Bevilacqua: La regina Matelda, edita a Napoli nel 1597 (n. 105) da

Estillola De Felice, dotto napoletano che fece per un breve periodo anche l’editore

e fece uscire solo un’edizione di questo libro. Sempre dello stesso editore

compare qui un altro volume: L’Anchora di Giulio Cesare Torelli, edito a

Napoli nel 1599 (n. 642). Da notare l’edizione aldina in greco dell’opera di

Demostene del 1504 (n. 242). Tra le edizioni rare vediamo la raccolta di Paolo

di Castro (nn. 480-484).

Tra i libri con illustrazioni spiccano: una Bibbia finemente illustrata, edita

a Lione nel 1562 da Sebastiano Onorato (n.110), un testo di Virgilio, Vergilius

cum commentarij & figuris, con moltissime tavole edito da Gregorio de Gregori

a Venezia nel 1522 (n. 652) e l’opera di Giuseppe Flavio Opera Iosephi viri

inter Iudaeos edita nel 1580 a Francoforte da Sigmund Feyerabend, con pregevoli

illustrazioni di Jost Amman, incisore svizzero (Zurigo 1539-Norimberga

1591), che lavorò per l’editore Feyerabend di Francoforte e può essere considerato

il creatore del libro illustrato tedesco (n. 381). Degna di nota la collezione

dei cinque volumi del Thesaurus della lingua latina, provenienti dalla biblioteca

della chiesa di San Siro di Genova, editi a Parigi nel 1543 da Robert

Estienne (n. 279).

Un’attenzione particolare meritano alcuni libri editi da donne: le Metamorphoseos

di Ovidio, edite a Venezia nel 1527 (n. 474) da Elisabetta Rusconi, tipografa

ed editrice attiva a Venezia, vedova di Giorgio Rusconi e figlia di Paolo

Baffo, che fu in società editoriale con Niccolò Zoppino.

Il libro di Girolamo Angeriano, Eclogae. De obitu Lydae. De vero poeta. De

Parthenope è edito a Napoli nel 1520 da Caterina Mayr (n. 20), tipografa a

Napoli; si tratta di Caterina De Silvestro, moglie di Sigismondo Mayr, che ereditò

la tipografia alla morte del marito nel 1517 e la diresse fino al 1525 quando

si risposò con Evangelista Presenzani, già lavorante nell’officina, che assunse la

gestione dell’azienda.

Due donne, Yolande Bonhomme e Charlotte Guillard, sono editrici dell’opera

di Sant’Agostino: Omnium operum primus [-decimus] tomus, Parigi 1541

(n. 48). Yolande Bonhomme (1490-1557 circa) era una tipografa e venditrice

francese di libri liturgici e devozionali a Parigi. In quel periodo era tra le poche

importanti tipografe parigine con Charlotte Guillard, Francoise Louvain e

Marie L’Angelier. Era la figlia di Pasquier Bonhomme, lui stesso tipografo e

uno dei quattro librai nominati dell’Università di Parigi e moglie di un altro

tipografo, Thielmann Kerver. Ha iniziato a stampare da sola dopo la morte del

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