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Libri antichi tra Savona e Albenga

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IL MONDO DEI LIBRI NELLA SAVONA DEL ’500

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sti, oltre ai libri, anche pannelli con riproduzioni fotografiche delle pagine più

belle. Questi ultimi sono attualmente in esposizione permanente al Campus

Universitario di Savona 82 . I Libri ritrovati sono 106, di cui poco meno della

metà sono cinquecentine.

Tra essi vi sono volumi degni di attenzione. La particolarità più notevole è

senz’altro rappresentata da cinque libri, che recano la nota di appartenenza

del poeta savonese Gabriello Chiabrera, che studiò presso il convento. Si

tratta di due Confessionali del Savonarola e di una trilogia di lirici greci con

testi a fronte in greco e latino: l’Iliade di Omero, l’Olympia di Pindaro, gli

Argonauti di Apollonio Rodio, editi a Ginevra nel 1606 da Pietro de la Rouvière.

In relazione al contenuto, sono da mettere in evidenza i tre volumi Delle

navigationi et viaggi di Giovanni Battista Ramusio, editi da Giunti a Venezia

nel 1606. Si tratta di uno dei primi resoconti di viaggi e trattati geografici

dell’età moderna. L’autore, Giovanni Battista Ramusio, era un raffinato diplomatico

e ambasciatore della Serenissima con molteplici contatti e raccolse più

di 50 memoriali di viaggi, da Marco Polo a Vespucci, a Magellano, alle grandi

esplorazioni africane.

Il Ramusio avvertì come pochi altri i mutamenti introdotti nella storia

europea dall’allargarsi dell’orizzonte geografico e, inserendosi nel lavoro dei

cartografi, scrisse questa opera, che dai tempi dei pionieri cartaginesi arriva

fino ai suoi e fu l’antesignano di tutta una vastissima produzione letteraria

geografica. Il Delle navigationi et viaggi rimane ancora oggi una miniera di

informazioni, osservazioni, racconti, in parte veritieri, in parte frutto di tradizioni

favolose o di stereotipi mitici, a cui moltissimi autori hanno attinto.

Altri libri notevoli: Vitae et res gestae Pontificum Romanorum di Alfonso

Chacon, con incisioni di Matthiius Greuter; il De Indiarum iure di Juan de

Solorzano Pereira, edito a Lione da Lorenzo Anisson nel 1672. Si tratta di

un’importante analisi del diritto coloniale spagnolo di Juan de Solorzano Pereira,

giurista spagnolo, che lavorò come giudice dell’alta corte a Lima. Il trattato

è la più sistematica formulazione giuridica dei problemi di legittimazione del

dominio spagnolo nel XVII secolo ed ebbe un prestigio ineguagliabile nei circoli

ufficiali e legali delle Indie per un secolo e mezzo.

È anche degno di nota il Breue trattato delle continuationi de’ cambi in cui si

esaminano alcune moderne foggie di cambiare di Bernardo Giustiniani, edito a

Mondovì da Giovanni Gislandi e Giovanni Tommaso Rossi nel 1621 con erro-

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La mostra si è tenuta nella Pinacoteca Civica di Savona dal 16 settembre al 28 ottobre

2017.

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